La Coppa di Parma è un grande prodotto tradizionale della salumeria italiana, che ha ottenuto il riconoscimento come Igp dell’Unione Europea nel 2011.

La qualifica Igp è legata alla presenza di un preciso ed ufficiale Disciplinare di Produzione, che garantisce la qualità del prodotto. Le tecniche di lavorazione, affinate nel corso dei secoli e legate profondamente ad un territorio che ha assorbito Coppa di Parma IGP nei propri tratti culturali, rendono questo salume unico nel suo genere. 

Il compito di promuovere e valorizzare la Coppa di Parma IGP  spetta al Consorzio di Tutela della Coppa di Parma Igp: nato nel 2012, con sede a Parma, attualmente raggruppa 21 produttori, per un comparto da oltre 500 occupati tra addetti diretti e lavoratori legati all’indotto.

Tutti i numeri della Coppa di Parma 2023

La Coppa di Parma conosce un crescente successo di pubblico, che nel 2023 ha prodotto un fatturato al consumo da 73 milioni di euro, con una crescita del mercato canadese arrivato a sfiorare la metà dell’export complessivo, secondo i dati comunicati dal Consorzio di Tutela.

Nel 2023 il volume del prodotto certificato è cresciuto del 7%, arrivando a superare i 2 milioni di chilogrammi, mentre più in generale la produzione si è assestata sui livelli del 2022 sfiorando i 4 milioni.

Un ottimo risultato considerando come l’aumento della materia prima abbia avuto un ruolo predominante nell’ultimo anno. Nello specifico caso del Consorzio di Tutela, il taglio di carne suina utilizzato per la Coppa Igp (la porzione muscolare del collo) ha avuto un rialzo del 16%, in un trend ormai costante.

Buone anche le performance del preaffettato, che dopo un inizio di 2023 negativo ha raggiunto i livelli dell’anno precedente, soprattutto grazie a un +15% fatto registrare a novembre poco prima delle festività natalizie: sono stati 440mila i chili di carne suina impiegata nello specifico comparto, che ha avuto una incidenza del 30% sul totale delle vendite.

La grande distribuzione infine si conferma il canale di commercializzazione principale, mantenendo una quota pari al 70% del turnover del comparto. In crescita anche il settore ho.re.ca che per la Coppa di Parma Igp rappresenta una importante vetrina in termini di reputazione e valorizzazione del prodotto.

Come detto, sono ottime le performance registrate per l’export arrivato al 10% sul turnover del comparto, soprattutto per quanto riguarda il Canada, all’interno di un mercato in cui la Coppa di Parma Igp, dal suo ingresso dieci anni fa, è in costante crescita.

Forte presenza nei mercati esteri

Il Paese nordamericano nel 2023 ha superato il 45% di quota export complessiva (nel 2021 per esempio era al 38%) confermando il primato per maggior importatore di Coppa di Parma Igp, mentre l’area UE continua a rappresentare la principale area di destinazione grazie ai principali partner commerciali come Germania, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo.

«Il 2023 è stato un anno in cui abbiamo affrontato sfide importanti,» ha commentato soddisfatto Fabrizio Aschieri, presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma Igp «come la crescita esponenziale del costo delle materie prime arrivato addirittura a un +16%, fattispecie che deriva anche dalla minor disponibilità di suini.

Ecco perché aver aumentato i volumi del prodotto certificato ci rende molto soddisfatti e testimonia l’apprezzamento dei consumatori per la Coppa di Parma Igp. Infine, segnalo con piacere la costante crescita del mercato canadese, che prevediamo potrà avere un ulteriore rialzo nei prossimi anni, a testimonianza dell’interesse e della capacità del prodotto nel raggiungere anche i mercati extra europei».

Ugo Dell’Arciprete