La Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo è un ortaggio simbolo della storia contadina del Friuli Occidentale.

Fino agli 60′ rappresentava un importante risorsa per molte famiglie contadine. Gli antichi coltivatori la conoscevano come Cipolla Rossa dei Maraldi, in quanto la produzione avveniva nella zona alta del territorio di Cavasso Nuovo, quella dei campi adiacenti il Ponte dei Maraldi, che avevano l’esposizione climatica migliore.

Nel corso degli anni e di generazione in generazione, le varie famiglie  si tramandavano
i segreti delle varie fasi di coltivazione di questo
ortaggio ricco di storia e tradizione, che, grazie all’ecosistema, regala aromi e sapori caratteristici.

Ad occuparsi della coltivazione della Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo erano soprattutto le donne. Nel corso degli anni, le mamme e le nonne tramandavano alle loro figlie la custodia delle preziose semenze.  Oltre alla coltivazione le donne si adoperavano anche alla realizzazione delle cosiddette “trecce di cipolla”.

La vendita avveniva tramite l’uso ambulante di biciclette o carretti.

Una storia contadina che fino agli 70′ ha rappresentato il fulcro economico ed agricolo del Friuli Occidentale.

Nel 2010 nasce l’ Associazione di Produttori di Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo, che ne tutela la promozione e la produzione in tutte le sue fasi.Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo : cultura, tradizione e coltivazione - Sapori News

Abbiamo intervistato la dottoressa Michela Spigolon, Presidente dell’Associazione Produttori della Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo.

La Cipolla Rossa di Cavasso ha una lunga storia alle spalle, che affonda le sue radici nella storia della agricoltura italiana. Negli anni 60 è stata una preziosa risorsa legata alle tradizioni del territorio.

Ci può raccontare come nacque la tradizione della coltivazione della cipolla rossa e che rituale si tramandava nella coltivazione dei semi?

Soprattutto le donne, ormai ottuagenarie, raccontano, con dovizia di particolari e aneddoti, di questa tradizionale coltivazione dell’ortaggio.
La produzione della cipolla, infatti, risultava essere una preziosa risorsa economica prima dell’avvento dell’industrializzazione.
Erano le donne, principalmente, che si occupavano di questa produzione e le sementi venivano tramandate da madre a figlia come dote.
Ogni anno, infatti, oltre a coltivare la cipolla da vendere, c’era la necessità di coltivare la cipolla per produrre la semenza per l’annualità successiva.
La coltivavano in piccoli orti vicino casa, e dopo il raccolto si occupavano anche della preparazione delle trecce di cipolle (dette in friulano “riesti”) e della loro successiva vendita.
Munite di biciclette e carretti, raggiungevano i paesi e mercati vicini per la vendita porta a porta; in alcune testimonianze risulta che avessero raggiunto zone in provincia di Venezia, come Caorle. In questi casi, trovavano alloggio lungo la strada.
Oltre alla vendita,  barattavano la cipolla con mais o altre verdure non presenti nella nostra pedemontana.

La coltivazione avviene all’interno del territorio di Cavasso Nuovo. Le zone maggiormente predisposte a tale processo sono quelle dell’area Magredile e ai piedi delle Alpi Carniche. L’ecosistema collinare sotto i 300 s.l.m.  e un clima arieggiato ne favoriscono una crescita perfetta.

Che peculiarità hanno il territorio e l’ecosistema in cui nasce la cipolla rossa di Cavasso Nuovo?

La zona di produzione della Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo comprende tutto il territorio del Comune di Cavasso Nuovo e quello dei comuni confinanti: Arba, Fanna, Frisanco, Meduno e Sequals. La zona di produzione si identifica geograficamente l’alta pianura del Friuli Occidentale (area Magredile), ai piedi delle Prealpi Carniche. Possiamo, quindi, parlare di  zone sotto i 300 m s.l.m., collinari e quindi arieggiate,    con un’esposizione al sole adatta a questo tipo di prodotto.
La coltivazione avviene in appezzamenti costituiti da un terreno di medio impasto, di origine alluvionale, profondo, tendente allo sciolto, ben areato, che mantiene costantemente la struttura gromerulare.

Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo : cultura, tradizione e coltivazione - Sapori News

Biodiversità ed etica sono tra i cardini della vostra associazione. Quando nasce il vostro organismo costitutivo?

L’ Associazione Produttori di Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo nasce nel 2010, da un gruppo di promotori, tra i quali anche persone facenti parte delle famiglie detentrici e custodi delle preziose sementi di Cipolla Rossa.

Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo : cultura, tradizione e coltivazione - Sapori News

Negli ultimi la Cipolla Rossa è stata inserita nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali PAT. Un valore storico e culturale dall’alto profilo che nel corso degli anni recenti è stato virtuosamente recuperato e valorizzato.
Il passato si intreccia con il presente, a conferma del forte legame con le maestranze agricole del territorio friulano.
Il prezioso lavoro dei produttori di Cavasso Nuovo salvaguardia storia, consumo e sapore della Cipolla Rossa.

Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo : cultura, tradizione e coltivazione - Sapori News

Come vi ponete nei confronti del mercato agricolo nazionale e quali sono i vostri obiettivi per il 2023?

Nel 2022, con la comunicazione pubblicata sulla GAZZETTA UFFICIALE, la Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo è stata riconosciuta nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali PAT, grazie ad un approfondita relazione, documentata con testimonianze video, foto e documentazione storica.
Dopo questo ulteriore traguardo puntiamo ad un incremento della produzione, ma restando sempre un prodotto di nicchia e di alta qualità.
Ci rivolgiamo ad un cliente particolarmente attento ai prodotti di eccellenza.
Puntiamo, inoltre, ad aprire nuovi canali di vendita in tutta Italia ed all’estero: siamo, infatti, presenti con la nostra storia ed il nostro prodotto nelle maggiori fiere ed eventi enogastronomici italiani, importanti opportunità per ampliare i nostri orizzonti.
Oltre a mantenere la sua produzione e consumazione tradizionale, ricerchiamo, attraverso la cucina, la possibilità di presentare la nostra cipolla in chiave moderna, grazie a piatti e ricette creative.

Credits foto: Francesco Zanet