Una DOP unica al mondo e pluripremiata, Roccaverano, elimina dal nome la dicitura “robiola” e modifica il disciplinare: nella sua produzione solo latte di capra. Cambiamenti importanti per un prodotto che resta immutato nella sua unicità.

Roccaverano DOP cambia ma…resta uguale

Tanti cambiamenti per un prodotto che nella realtà non cambia: Robiola di Roccaverano diventa Roccaverano DOP, semplicemente.
Una modifica che è stata sancita dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, che riporta anche il cambio nel disciplinare di produzione: Roccaverano DOP è 100% caprino, e non sono ammesse percentuali di latte di mucca e di pecora.

«Il Roccaverano è invariato nel contenuto e nelle modalità di produzione, ma con il nuovo disciplinare il nostro Consorzio e i produttori che ne fanno parte consolidano il proprio impegno all’insegna della qualità, limitando esclusivamente a quello di capra il latte utilizzabile – dichiara Fabrizio Garbarino, Presidente del Consorzio di Tutela del Roccaverano DOP –. Non si tratta di un nuovo limite: di fatto sono anni che produciamo il Roccaverano solo con il latte di capra, quello che mancava era che il regolamento lo riconoscesse».

Di fatto quindi un formaggio che adotta un nuovo logo ed un nuovo disciplinare ma non cambia : per quanto riguarda il processo di produzione si limita ad ufficializzare una regola che da anni lo contraddistingue.

Un formaggio artigianale e rispettoso del territorio

Roccaverano DOP è realizzato in maniera totalmente artigianale nel territorio legato al suo nome, da una serie di produttori che rispettano da sempre una serie di regole importanti che mettono al centro il benessere degli animali, il rispetto dell’ambiente ed il territorio.
Nel precedente disciplinare pesava “l’eredità” dei primi tempi del Roccaverano, che un tempo era prodotto in un caseificio sociale che utilizzava anche latte diverso da quello di capra: ma da molti anni si utilizza esclusivamente latte di capra e quindi la modifica al disciplinare ha avuto il via libera di Regione Piemonte e Commissione Europea senza problemi.

Niente più “robiola” , adesso solo Roccaverano DOP

«Nel nome abbiamo tolto il riferimento alla robiola, perché nell’immaginario collettivo la robiola è un formaggio molle e senza stagionatura, di latte vaccino, mentre il Roccaverano è prodotto solo con latte di capra, ha una consistenza totalmente differente dalla robiola industriale e può essere stagionato anche per 3 o più mesi – precisa Garbarino –. Il cambiamento nasce da una scelta unanime delle aziende produttrici, tutte iscritte al Consorzio di Tutela, spinte dalla volontà di non creare confusione nei consumatori che si avvicinano alla nostra DOP».