Azienda Agricola Monsupello compie 130 anni : l’azienda agricola nota per i suoi pluripremiati spumanti, continua la fortunata storia familiare tra tradizione e progetti di rinnovamento 

L’Azienda Agricola Monsupello, un nome che risuona con orgoglio nell’Oltrepò Pavese, ha recentemente festeggiato un traguardo notevole: i suoi primi 130 anni di storia vitivinicola.
Fondata nel lontano 1893 a Torricella Verzate, questa realtà storica è oggi guidata dai fratelli Pierangelo e Laura Boatti, che, insieme alla madre Carla, portano avanti con passione l’eredità lasciata dal padre, Carlo Boatti. Con lo sguardo rivolto al futuro, sono pronti a spingere l’azienda verso nuovi e ambiziosi traguardi.

Il percorso di rinnovamento dell’azienda, avviato da Carlo Boatti nel 1959 con il supporto della moglie Carla, ha segnato l’inizio di una nuova era per Monsupello, nota per i suoi spumanti pluripremiati.
Oggi, il testimone è passato nelle mani dei figli, Pierangelo e Laura, che, insieme a una squadra di professionisti fedeli all’azienda, continuano a scrivere capitoli di successo nella storia di Monsupello.
La loro dedizione si intreccia con la storia del territorio dell’Oltrepò Pavese e dei suoi preziosi vigneti di Pinot nero, simbolo di un legame indissolubile con la terra che li ospita.Azienda Agricola Monsupello, 130 anni tra tradizione e rinnovamento - Sapori News

Con l’obiettivo di superare la soglia dei 130 anni mantenendo alti gli standard di eccellenza, Pierangelo Boatti, chef de cave, si avvale della collaborazione di Stefano Torre, direttore enologo con una lunga esperienza in azienda, e di Federico Fermini, enologo che lavora al fianco di Torre. Insieme, si impegnano a migliorare costantemente la produzione, che si distingue per l’alta qualità, la cura meticolosa delle vigne e della cantina, e per la capacità di creare vini che raccontano storie uniche e affascinanti.

Tanti i progetti per il futuro

Tra gli obiettivi futuri, vi è l’espansione della superficie vitata e lo sviluppo di nuovi prodotti, come uno spumante di Pinot nero al 100%, che testimonia l’importanza di questo vitigno per il territorio e per l’azienda. Monsupello può vantare oltre 50 ettari di vigneti di proprietà, gestiti con pratiche che assicurano basse rese di uva per ettaro.

La vendemmia manuale, effettuata esclusivamente in cassette da 18 kg, e le rese uva/vino inferiori al 45% sono la dimostrazione dell’impegno di Monsupello nel presentare vini strutturati e armonici, capaci di suscitare emozioni sempre nuove nei consumatori.

L’azienda persegue anche un progetto di sostenibilità ambientale, con il supporto dell’agronomo Giovanni Bigot, che garantisce l’elevata qualità dei vigneti.

La varietà di vini prodotti da Monsupello include il Pinot nero in versione spumantizzata e vinificata in rosso, oltre a vitigni significativi del territorio come la Croatina, il Riesling Renano, grandi bianchi quali Sauvignon, Chardonnay, Muller Thurgau, e le bacche nere internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon.

L’offerta si compone di 7 spumanti metodo classico, 7 vini bianchi, 1 vino rosé, 15 vini rossi e 3 vini dolci. La distribuzione, che copre il 95% del mercato italiano, si concentra sulle enoteche e il canale Horeca, grazie a una rete commerciale solidamente radicata, creata da Pierangelo Boatti in oltre tre decenni di attività, che oggi conta 120 agenti su tutto il territorio nazionale.

Azienda Agricola Monsupello per i suoi 130 anni non celebra solo la storia dell’Oltrepò Pavese con i suoi spumanti, ma anche con i vini bianchi e i rossi, che incarnano le caratteristiche distintive di questo territorio. Un esempio è il Podere La Borla, scelto per creare la speciale bottiglia celebrativa dei 130 anni, un omaggio a Carlo Boatti.Azienda Agricola Monsupello, 130 anni tra tradizione e rinnovamento - Sapori News

Marsupello è anche accoglienza e sostenibilità

Infine, il progetto di accoglienza e sostenibilità di Monsupello si estende ben oltre la produzione di vino. La cantina si apre all’accoglienza, a progetti sostenibili e a contaminazioni artistiche come musica e danza, che si affiancano simbolicamente all’arte enologica.
Laura Boatti,
in qualità di direttrice creativa, cura le attività di promozione e anima il progetto “Sprigionato”, in collaborazione con l’Associazione Terre di Mezzo. Questa iniziativa coinvolge studenti e detenuti del supercarcere di Voghera, promuovendo la sostenibilità sociale. Nel 2023, hanno realizzato una vendemmia che riflette questo impegno, con vini come Muller Thurgau e Sauvignon, e il progetto continua a offrire nuove opportunità a chi cerca una seconda possibilità nella vita.