Le doggy bag sono dei contenitori che permettono ai clienti di portare via il cibo avanzato al termine di un pasto al ristorante: il termine deriva dall’abitudine di alcuni clienti di portare il cibo a casa per i loro cani, ma in realtà si tratta di una pratica utile anche per gli esseri umani, soprattutto in un’ottica di riduzione dello spreco alimentare.

Doggy bag e food waste

Il food waste, ovvero lo spreco di cibo, è un problema globale che ha conseguenze negative sia a livello economico che ambientale. Secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, ogni anno vengono sprecati circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari a un terzo della produzione mondiale. Questo significa che ogni anno vengono sprecate risorse preziose come acqua, terra, energia e lavoro, e che vengono emesse grandi quantità di gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale.

Le doggy bag possono rappresentare una soluzione semplice ed efficace per ridurre il food waste, consentendo ai clienti di consumare il cibo avanzato in un secondo momento, evitando così di buttarlo via. Tuttavia, l’utilizzo delle doggy bag varia molto a seconda dei paesi e delle culture, e in Italia si tratta ancora di una pratica poco diffusa e accettata.

Doggy bag in Italia e all’estero

Italia

In Italia, l’utilizzo delle doggy bag nei ristoranti è ancora poco frequente e spesso considerato imbarazzante o inappropriato. Questo dipende da diversi fattori, tra cui la cultura e le tradizioni italiane legate all’alimentazione e al consumo dei pasti al ristorante.

La cucina italiana è famosa nel mondo per la sua qualità e varietà, e per gli italiani il cibo è un elemento fondamentale della vita sociale e familiare: il ristorante è un’occasione per gustare piatti tipici e raffinati, e per condividere un momento di convivialità con gli altri commensali. In questo contesto, richiedere una doggy bag può essere visto come un segno di scarsa educazione o di mancanza di apprezzamento per il cibo e per il lavoro del ristoratore.

Inoltre, in Italia esistono delle normative che regolano la possibilità di richiedere e utilizzare le doggy bag nei ristoranti. La legge n. 166 del 2016, nota come “legge contro lo spreco alimentare”, prevede che i ristoranti possano fornire ai clienti dei contenitori idonei per il trasporto e la conservazione del cibo avanzato, purché siano rispettate le norme igienico-sanitarie e che il cliente si assuma la responsabilità del corretto utilizzo della doggy bag. Tuttavia, la legge non obbliga i ristoranti a fornire le doggy bag, né i clienti a richiederle, lasciando quindi ampia discrezionalità alle parti.

L’utilizzo delle doggy bag in Italia ha quindi dei pro e dei contro. Tra i vantaggi, ci sono la riduzione dello spreco alimentare, il risparmio economico per il cliente e il ristoratore, e la possibilità di godere di un pasto appetitoso anche il giorno successivo. Tra gli svantaggi, ci sono la percezione negativa da parte di alcuni clienti e ristoratori, la difficoltà di conservare adeguatamente il cibo, e il rischio di alterazione o contaminazione del cibo stesso.

Estero

In altri paesi, soprattutto anglosassoni, l’utilizzo di questa metodologia nei ristoranti è molto più diffuso e accettato che in Italia. Questo dipende da diversi fattori, tra cui le differenze culturali ed economiche che influenzano l’accettazione delle doggy bag in paesi stranieri.

Paesi come gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Australia e il Canada, hanno una cultura alimentare diversa da quella italiana, e il cibo ha un valore meno simbolico e affettivo: andare al ristorante è spesso una scelta pratica e veloce, e le porzioni di cibo sono abbondanti e i prezzi accessibili. In questo contesto, richiedere una doggy bag è considerato normale e conveniente, e non implica alcun giudizio negativo sul cibo o sul ristoratore.

Inoltre, in questi paesi esistono delle politiche che incentivano l’utilizzo delle doggy bag nei ristoranti, sia a livello legislativo che a livello di sensibilizzazione. Ad esempio, negli Stati Uniti, la FDA, l’agenzia governativa che sovrintende alla sicurezza alimentare, ha pubblicato delle linee guida per il corretto utilizzo delle doggy bag, ed ha fornito consigli sulla maniera migliore per trasportare, conservare e riscaldare il cibo avanzato. Inoltre, esistono delle iniziative promosse da associazioni o enti locali, come il programma “Too Good To Waste” in California, che fornisce ai ristoranti dei contenitori ecologici e personalizzati , con lo scopo di ridurre lo spreco alimentare e sensibilizzare i clienti.

L’utilizzo delle doggy bag all’estero ha quindi dei pro e dei contro. Tra i vantaggi, ci sono la riduzione dello spreco alimentare, il risparmio economico per il cliente e il ristoratore, e la possibilità di godere di un pasto appetitoso anche il giorno successivo. Tra gli svantaggi, ci sono la qualità inferiore del cibo riscaldato, il consumo eccessivo di contenitori usa e getta, e il rischio di alterazione o contaminazione del cibo stesso.