GUALDO, il Romagna DOC Sangiovese della cantina Romagnola Poderi dal Nespoli, nasce nel segno della tradizione vinicola della Valle del Bidente, ma con una tecnica d’avanguardia.

Un vino dal colore rosso brillante e con marcati riflessi violacei, che al gusto presenta note di viola e ciliegia e che nasce seguendo la tecnica della viticoltura biosimbiotica.
Una tecnica all’avanguardia che sfrutta l’interazione tra microrganismi fungini appositamente iniettati nel terreno e le radici della pianta per creare un ambiente favorevole alla crescita della pianta.

GUALDO nasce da un vigneto biologico di circa 13 ettari e nel 2021 la produzione è stata di 10.000 bottiglie: la cantina Poderi del Nespoli ha aderito al consorzio Romagna Distretto Bio-simbiotico, primo distretto agroalimentare in Romagna e primo distretto Bio-simbiotico certificato in Italia.

” La tecnica dell’agricoltura biosimbiotica è conosciuta da alcuni decenni, ma fino ad ora mai era stata utilizzata in maniera strutturata nella produzione –  dichiara Marco Martini, presidente di Poderi dal Nespoli – . E’ una tecnica che favorisce una crescita più armoniosa delle piante e che le rende anche più resistenti alle malattie ed agli stress ambientali quali ad esempio periodi di siccità prolungati. Al contempo l’agricoltura Bio-simbiotica rispetta il terreno grazie al suo ridotto impatto ambientale.”

GUALDO è un vino fresco e giovane con un tannino giovane e delicato che che si abbina alla perfezione con primi piatti, arrosti ed anche formaggi particolarmente stagionati.

Nasce da un vigneto relativamente giovane – piantato nel 2017 – ma che, grazie alla tecnica d’avanguardia usata dalla cantina, riesce a regalare uve dalla particolare ed apprezzata complessità.Gualdo, il Sangiovese biosimbiotico di Poderi Dal Nespoli - Sapori News

Un prodotto d’eccellenza il vino GUALDO, che rientra nella MGA ( Menzione Geografica Aggiuntiva) Sangiovese Predappio, un’area geografica che grazie alla particolare combinazione tra terreni e microclimi permette la massima espressione delle peculiarità organolettiche del prodotto.
In un’ottica di rispetto delle risorse ambientali e di salvaguardia della biodiversità, si attua, perciò, una totale esclusione dell’utilizzo di sostanze chimiche fertilizzanti e fitosanitarie.