Golocious è la catena di ristoranti dove il food porn conquista i palati di coloro che amano il cibo di qualità, arricchito da ingredienti che, solo a guardarli, fanno venire l’acquolina in bocca.

Se vi state chiedendo cosa sia il food porn… è presto detto!  Non è altro che la moda di  fotografare e riprendere il cibo che si sta per mangiare e di condividerne l’immagine sui social.
Insomma, una sorta di esibizionismo…gastronomico! 

Golociuos, materie prime selezionate e tecniche innovative

Il cibo realizzato di Golociuos viene realizzato con materie prime selezionate e tecniche di preparazione innovative, che fanno godere sia con gli occhi che con il palato!
Piatti ricchi di panna e sughi, grossi hamburger trasudanti grasso che occhieggiano da mega panini … ecco gli eccessi che richiamano il food porn e l’ossessione per un cibo ricco di condimento e molto godurioso!

Nati da un’idea di due giovani food influencer Vincenzo Falcone e Gian Andrea Squadrilli, i  ristoranti Golocious, inaugurati proprio nel periodo della pandemia, sono dislocati  in varie località italiane.
Da Sorrento a Napoli, da Roma a Milano, troverete ben 15 punti vendita in Italia (per ora) , che stanno riscuotendo un  grandissimo successo.

Ma oltre al cibo c’è di più! La catena, infatti, mira a farsi conoscere e a fidelizzare il cliente tramite la nuovissima app e i social network.
Altri elementi importanti sono l’asporto e il delivery, quest’ultimo fondamentale durante il periodo della pandemia.

“Insieme a Golocious abbiamo aperto una nuova prospettiva per la ristorazione in hotel, portando un’offerta giovane e all’avanguardia, basata sul food porn e sullo street food e che rappresenta un’eccellenza italiana, nelle nostre strutture.
Siamo molto felici della sinergia in atto, basata sull’innovazione, uno dei più importanti valori che Fedegroup e Golocious condividono” 
ha dichiarato Roberto Imperatrice, CEO di Nabucco Holding, società proprietaria di FedeGroup, partner di Golocious al Leonardo Milan City Center.

L’app di Golocious

L’app di  Golocious, realizzata in collaborazione con Studio Vatore, contiene anche un catalogo di giochi in continuo aggiornamento con la possibilità data agli utenti di competere tra loro in una classifica settimanale, lo store locator e il qr code personale così da farsi riconoscere alla cassa ottenendo ulteriori gettoni G.
Con la sua app innovativa, la più completa tra le realtà italiane di ristorazione, Golocious invita, quindi,  i suoi consumatori a compiere un percorso molto simile ad un video gioco.

Una volta scaricata l’app i Golo-Heroes, saranno coinvolti in missioni speciali da compiere per ottenere una moneta digitale, il Gettone G, che dà accesso a buoni sconto e ad una serie di opportunità.
Sfide dal sapore “porn” come ad esempio quella di mangiare il limited edition del mese per guadagnare ulteriori punti, oltre ai giochi a tema come “Burger Samurai” e “Diabolicious – il caveau inespugnabile”.

E per rafforzare sempre di più la community c’è anche Gologram, il social network che consente di condividere le proprie esperienze di gusto scattando foto da postare.

Per l’espansione, avvenuta in parte durante la pandemia in dark kitchen, è stata fondamentale la partnership con FedeGroup.

“Con questa app metteremo al centro i nostri consumatori, i Golo-Heroes, che possono entrarci tutti i giorni, anche quando non sono nel locale. Nessuno dispone di un sistema così interattivo, una community totale che consente agli utenti di pubblicare contenuti nella bacheca Gologram, poter commentarsi a vicenda e, soprattutto, fare amicizia. Naturalmente  questo sarà un punto di partenza, presto arriveranno nuove funzionalità.
È una coccola per i tanti che ci hanno seguiti nei primi anni, con tante aperture in pandemia, un sistema per premiarli con sconti e cene gratuite” raccontano Falcone e Squadrilli.

Le consegne? Con UberEats

E per raggiungere le case dei tanti appassionati di food porn si sono affidati in esclusiva su tutto il territorio nazionale al delivery di UberEats.

“Siamo felici di essere partner esclusivo di una realtà che è diventata un vero e proprio punto di riferimento nel mondo del food italiano.
La nostra partnership è iniziata nel 2020, in piena pandemia, e rappresenta un esempio di collaborazione tra due realtà che hanno espanso in questi due anni le loro operazioni sul territorio nazionale.

Oltre alle potenzialità della piattaforma Uber Eats, abbiamo offerto la nostra consulenza sia nella scelta delle città dove andare ad aprire nuovi store Golocious sia nel declinare la loro offerta culinaria in modo da incontrare, grazie al feedback costante degli utenti, i gusti dei consumatori a livello locale” spiega Giovanni D’Amato, head of operations di Uber Eats Italia.

“La nostra app rappresenta l’ inizio di un processo di digitalizzazione e di un approccio di tipo phygital, una fusione tra online e offline, per offrire un’ esperienza omnicanale ai nostri clienti”, afferma Alessio Cutino, CEO di Golocious.

L’app sarà presto online per iOS e Android scaricabile all’indirizzo golocious.com/download-app.

La  mission di Golocious  è diventare il punto di riferimento del food porn italiano di qualità, sia in Italia che all’estero, con locali che si distinguono uno dall’altro secondo un format diverso.

Un’offerta diversificata

Il format, che punta a far godere occhi, palato e stomaco, cura di aprire locali secondo varie le esigenze, studiate a seconda della richiesta di mercato che c’è nel luogo dove viene aperto il locale e si rivolgono a diversi target: Burger&Wine, Pizza e Cucina, Pizza in teglia e Sbamburger.

Burger&Wine si rifà a un concetto di burger americano ma che strizza fortemente l’occhio alle eccellenze campane e italiane, accompagnati da una selezione di vini al calice con enomatic e in bottiglie da tutto il mondo.

Pizza in teglia rilancia il trancio crunch in versione foodporn e tradizionale.

Pizza e Cucina propone un menù a base di pizza contemporanea e in cucina una rivisitazione in chiave food porn della trattoria tradizionale italiana.

L’ultimo nato è Sbamburger, con caratteristiche “fast” dedicato alla Generazione Z, con un forte orientamento verso l’omnicanalità.