La Panissa, un’antica ricetta che rivive nelle celebrazioni e per gli amanti delle tradizioni culinarie, si avvicina un appuntamento assolutamente da non perdere: arriva domenica 14 aprile a Santhià (VC), una festa popolare di grande attrattiva darà il benvenuto al Carvè Museum, tributo al carnevale storico di questa affascinante cittadina piemontese.

Questa bellissima giornata di festeggiamenti culminerà presso il Palazzo del Capitano in via de Rege Como, 7, dove si celebrerà con la distribuzione gratuita della panissa, il risotto con i fagioli che rappresenta un pilastro della cucina locale.

Questa ricetta secolare, che si tramanda di generazione in generazione, è profondamente radicata nella tradizione del Carnevale ed è un piatto che ne incarna l’autenticità e la tradizione, un vero gioiello della gastronomia italiana che si distingue per la sua semplicità e il sapore delizioso, creato con ingredienti genuini e facilmente reperibili.

La preparazione della panissa

La preparazione della panissa di Santhià inizia con la frittura di cipolla e lardo finemente tritati in un paiolo, mentre si cuoce a parte un brodo con fagioli e duja, il caratteristico salame piemontese. Dopo aver sciolto il lardo, ecco il momento di aggiungere il riso, si tosta e si insaporisce con sale e rosmarino, mescolando con cura e aggiungendo gradualmente il brodo. Dopo venti minuti, il riso è pronto per essere servito con una spolverata di pepe. Per un tocco di raffinatezza, si può sfumare la panissa con un bicchiere di vino rosso verso la fine della cottura.

Ingredienti semplici come salame, fagioli, lardo e riso, tutti prodotti locali a km zero, sono l’essenza di questa ricetta genuina, custodita con passione e preparata con tanta dedizione durante le festività carnevalesche. La panissa non è solo un piatto: è un’esperienza gastronomica che celebra le tradizioni contadine e lo spirito di comunità, scelta con cura per condividere la felicità dell’apertura del Carvè Museum.