Il pistacchio di Bronte è una varietà pregiata di pistacchio coltivata principalmente nel comune di Bronte, in Sicilia: un prodotto tipico della cucina siciliana,  apprezzato per il suo sapore intenso e aromatico, il suo colore verde smeraldo e la sua consistenza croccante. Il pistacchio di Bronte ha una lunga storia che dall’antichità ha portato il suo gusto fino ai giorni nostri

Piccola storia del pistacchio di Bronte

Il pistacchio è una pianta originaria dell’Asia Minore, dove era già conosciuta e apprezzata dalle antiche civiltà. Secondo alcune fonti, il pistacchio fu introdotto in Sicilia dagli arabi nell’VIII secolo d.C., che lo chiamavano “frastuch” o “fristach”. Gli arabi portarono con sé anche le tecniche di coltivazione del pistacchio, che si adattò bene al clima e al terreno dell’isola: in particolare, il pistacchio trovò le condizioni ideali per crescere alle pendici dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa. Qui, il terreno lavico, ricco di minerali e concimato naturalmente dalle ceneri vulcaniche, favorì lo sviluppo di una varietà di pistacchio unica al mondo: il pistacchio di Bronte.

Il pistacchio di Bronte si distingue dalle altre varietà per il suo aroma intenso e persistente, dovuto alla presenza di oli essenziali, e per il suo colore verde smeraldo – da cui il suo soprannome, “oro verde” –  dovuto alla presenza di clorofilla, ed ha una forma caratteristica allungata ed una buccia sottile che facilita la sgusciatura.

Il pistacchio di Bronte è coltivato principalmente nel territorio del comune di Bronte, ma anche in quelli limitrofi di Adrano e Biancavilla, in provincia di Catania. La coltivazione del pistacchio a Bronte ha dato vita a una tradizione secolare che coinvolge tutta la popolazione locale: la raccolta dei pistacchi avviene ogni due anni, tra la fine di agosto e l’inizio di ottobre, ed è un’attività faticosa che richiede l’intervento manuale dei contadini. I contadini si arrampicano sui rami delle piante, chiamate “lochi” o “scornabeccu”, per staccare i frutti con le mani o con delle forbici.

I frutti vengono poi separati dall’involucro esterno e fatti essiccare al sole o in forni appositi, ed infine vengono sgusciati o lasciati interi e conservati in sacchi di carta o juta.

La produzione del pistacchio a Bronte rappresenta una fonte importante di reddito per l’economia locale. Il pistacchio di Bronte è infatti un prodotto molto richiesto sia sul mercato nazionale che su quello internazionale, dove viene esportato in diversi paesi come Germania, Francia, Stati Uniti e Giappone.

Il pistacchio di Bronte ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP) nel 2009, che ne garantisce la qualità e l’origine, ed è inoltre un Presidio Slow Food dal 2001, che ne tutela la biodiversità e la sostenibilità.

Le ricette con il pistacchio di Bronte

Il pistacchio di Bronte è un ingrediente molto versatile in cucina, che si presta a diverse preparazioni sia dolci che salate: si può utilizzare per realizzare gelati, granite, torroni, paste da forno, biscotti, torte e dolci vari. Tra i dolci più famosi a base di pistacchio di Bronte ci sono la torta Setteveli, la cassata siciliana, i cannoli, i bignè, il cremoso al pistacchio e il rotolo al cioccolato e pistacchio.

Ma anche l’utilizzo in versione “salata” è molto gettonato: con il pistacchio di Bronte si preparano salse, pesti, creme e condimenti per primi e secondi piatti. Tra le ricette salate più note ci sono la pasta al pistacchio, le lasagne al pistacchio, gli arancini di riso al pistacchio, i gamberoni al brandy con stracciatella e pistacchio, gli involtini di carne al pistacchio e il filetto di dentice in crosta di pistacchio.  conferisce ai piatti un gusto unico e raffinato, che esalta i sapori della cucina siciliana.

Pasta al pistacchio

La pasta al pistacchio è una ricetta semplice e veloce da preparare, che richiede pochi ingredienti. Si tratta di un primo piatto cremoso e saporito, ideale per un pranzo o una cena speciale. Ecco come preparare la pasta al pistacchio:

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di pasta corta (farfalle, penne, fusilli)
  • 200 g di pistacchi di Bronte sgusciati
  • 100 ml di panna da cucina
  • 50 g di parmigiano grattugiato
  • 2 spicchi di aglio
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe

Preparazione:

  • In un mixer tritare i pistacchi con un filo d’olio fino a ottenere una crema omogenea. Se necessario aggiungere un po’ d’acqua per rendere la crema più fluida.
  • In una padella soffriggere gli spicchi di aglio sbucciati e schiacciati con un po’ d’olio. Quando l’aglio è dorato, toglierlo dalla padella e aggiungere la crema di pistacchi. Mescolare bene e aggiustare di sale e pepe.
  • In una pentola portare a ebollizione abbondante acqua salata e cuocere la pasta al dente. Scolare la pasta e versarla nella padella con la crema di pistacchi. Aggiungere la panna e il parmigiano grattugiato e mescolare bene il tutto a fuoco basso per qualche minuto, fino a ottenere una salsa cremosa e ben amalgamata.
  • Servire la pasta al pistacchio ben calda, spolverando con altri pistacchi tritati a piacere.

Gelato al pistacchio

Il gelato al pistacchio è uno dei dolci più amati dagli amanti del pistacchio. Si tratta di un gelato cremoso e delicato, che esalta il sapore e il colore del pistacchio di Bronte. Per preparare il gelato al pistacchio si può usare una gelatiera o una semplice ciotola da mettere in freezer. Ecco come preparare il gelato al pistacchio:

Ingredienti per 4 persone:

  • 250 ml di latte intero
  • 250 ml di panna fresca
  • 150 g di zucchero
  • 100 g di pistacchi di Bronte sgusciati
  • 2 tuorli d’uovo

Preparazione:

  • In un mixer tritare i pistacchi con 50 g di zucchero fino a ottenere una polvere fine. Mettere da parte.
  • In un pentolino portare a bollore il latte con la panna e il resto dello zucchero, mescolando di tanto in tanto.
  • In una ciotola sbattere i tuorli con una frusta fino a renderli spumosi.
  • Versare il latte bollente sui tuorli, mescolando continuamente con la frusta. Rimettere il composto sul fuoco e cuocere a fiamma bassa, senza far bollire, fino a quando non si addensa leggermente. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.
  • Aggiungere la polvere di pistacchi al composto e mescolare bene. Trasferire il composto in una gelatiera e seguire le istruzioni del produttore per ottenere un gelato cremoso. Oppure, versare il composto in una ciotola capiente e metterlo in freezer, mescolando ogni mezz’ora con una forchetta per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio.
  • Servire il gelato al pistacchio in coppette o coni, decorando con altri pistacchi interi o tritati a piacere.

Un’eccellenza gastronomica molto salutare

Il pistacchio di Bronte non è solo un ingrediente gustoso e pregiato, ma anche un alimento ricco di proprietà benefiche per la salute. Consumare regolarmente pistacchi di Bronte può apportare diversi vantaggi al nostro organismo, grazie al loro elevato contenuto di nutrienti e sostanze antiossidanti. Vediamo quali sono i principali benefici per la salute del pistacchio di Bronte:

  • Protegge il cuore: il pistacchio di Bronte è fondamentale per la prevenzione dell’organismo dallo sviluppo di tumori e ci protegge dallo sviluppo di malattie virali e cardiache grazie all’ azione dei grassi monoinsaturi che favoriscono la riduzione del colesterolo cattivo (LDL). Il pistacchio aiuta, infatti, ad innalzare il valore del colesterolo positivo, HDL. Inoltre, il pistacchio di Bronte è una buona fonte di potassio, un minerale che regola la pressione sanguigna e previene l’ipertensione.
  • Rinforza il sistema immunitario: il pistacchio di Bronte è un’ottima fonte di vitamina E, un potente antiossidante che contrasta i radicali liberi e rafforza le difese dell’organismo contro le infezioni. Il pistacchio contiene anche vitamina C, vitamina B6 e acido folico, che contribuiscono alla produzione di globuli bianchi e rossi.
  • Previene l’anemia: il pistacchio di Bronte è ricco di ferro, un minerale essenziale per il trasporto dell’ossigeno nel sangue e per la prevenzione dell’anemia ferropriva. Il pistacchio contiene anche rame, zinco e selenio, che favoriscono l’assorbimento del ferro e ne potenziano l’effetto.