Il Verdicchio Dei Castelli Di Jesi Doc e Docg è un vino di qualità prodotto nelle Marche, in un’area molto limitata.

Il vitigno, grazie alle  condizioni geomorfologiche e microclimatiche del territorio, permette di produrre un vino unico, altrove irripetibile.

Un’area ricca di  antiche abbazie e casolari, con schiere di monaci e intere generazioni di coltivatori, che hanno avuto con la terra un rapporto sacrale.
Tanti vigneti, disegnati come fossero opera di un artista incisore, ed altrettante aziende che con sapienza tradizionale e capacità innovativa riescono a fare un vino, autentico orgoglio delle Marche.

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi è espressione unica di questa terra e della sua storia e deriva dalla passione autentica di chi la coltiva.

La zona di produzione è composta da 25 comuni, ognuno identificato da “Castelli”, piccoli borghi cintati e fortificati che prendono il nome da Jesi, città regia, titolo ricevuto dall’imperatore Federico II, sua città natale.

Il territorio del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il territorio è delimitato a nord dal fiume Cesano, a sud dal fiume Musone a est dai versanti affacciati sull’Adriatico, ad ovest si spinge fino a 550 metri sopra il livello del mare prossimi al  pre-Appennino.
La denominazione possiede una zona classica in cui vitigno si è diffuso in origine, che si trova a destra del fiume Misa fino al suo confine meridionale.
Il suolo, a forte componente marnoso-argillosa e substrati di calcare delle alture pedemontane, degrada poi verso colline di medio impasto con presenza di argilla e arenaria, sino ai declivi ventilati e arricchiti da presenza di sabbia, prossimi alla costa.

ll nome Verdicchio, inoltre, deriva dal colore dell’acino, che mantiene evidenti sfumature di verde anche a piena maturazione.

Doc dal 1968, il Verdicchio dei Castelli di Jesi è conosciuto per la sua inconfondibile personalità, la sua accentuata sapidità e la notevole capacità di invecchiamento.

Il Verdicchio è inoltre in grado di ottenere ottimi risultati in tutte le tipologie, compresi gli spumanti Metodo Classico e i vini passiti.

Nel 2010 arriva la Docg “Castelli di Jesi Verdicchio Riserva”, che esprime il grande potenziale di uno dei più grandi vini bianchi italiani, con un affinamento minimo di 18 mesi.
Un Castelli di Jesi Riserva DOCG è all’altezza di competere con i grandi bianchi del mondo.
La produzione limitata contribuisce ad accrescere la preziosità di questo vino.

La raccolta in epoca precoce o nei vigneti delle zone più alte dà vita vini agili, freschi, dai richiami olfattivi floreali e accentuate sfumature agrumate.
La maturazione ideale, posta tra la metà di settembre e i primi giorni di ottobre, svela tipici ricordi di mandorla, ampie percezioni fruttate e delicati ricordi di anice.
Il vino sfida il tempo con disinvoltura, divenendo sempre più complesso ed armonico: con la maturità fanno capolino sensazioni balsamiche e affascinanti tratteggi minerali. 

I 25 “CASTELLI DI JESI”

Apiro, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cingoli, Corinaldo, Cupramontana, Maiolati Spontini, Mergo, Monte Roberto, Montecarotto, Morro D’Alba, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Senigallia, Serra dè Conti, Serra San Quirico, Staffolo.

VERDICCHIO, IL FUTURO DELLA DENOMINAZIONE

L’assemblea dei soci dell’Istituto marchigiano di tutela vini nel 2021 ha approvato modifiche sostanziali al disciplinare del Verdicchio Castelli di Jesi Doc e Docg.
Per quest’ultima, la modifica del nome – ora Castelli di Jesi Docg (era Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg), con ‘Verdicchio’ facoltativo – e il trasferimento della tipologia ‘Superiore’ dalla Doc alla Docg.
Per la Doc è stato reso obbligatorio l’imbottigliamento nella zona di produzione. 

Una scelta, quella del nome, tesa quindi alla valorizzazione del territorio attraverso una precisa identificazione dell’area produttiva in etichetta.
Con il trasferimento della tipologia Superiore, la Docg passerà da 1.000 a 25.000 ettolitri di produzione al termine dell’iter di modifica del disciplinare (che non si è ancora concluso), mentre l’obbligatorietà dell’imbottigliamento nella zona di produzione tutelerà sempre di più la qualità della Doc.

VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI – NUMERI PRINCIPALI 

  • CASTELLI DI JESI VERDICCHIO RISERVA DOCG (istituita il 02.03.2010)

Superficie vitata: Ha 2230
Resa uva/Ha: 10 Ton
Vitigni Verdicchio min 85%, max 15% di altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione nella Regione Marche
Affinamento: 18 mesi, di cui 6 in bottiglia

  • VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI DOC (istituita il 26.09.1968)

Superficie vitata Ha: 2230
Resa uva/Ha: 14 ton
Vitigni: Verdicchio min 85%, max 15% di altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione nella Regione Marche

ISTITUTO MARCHIGIANO DI TUTELA VINI (IMT)

Con 519 aziende associate per 16 denominazioni di origine – di cui 4 Docg – l’Istituto Marchigiano di tutela vini (Imt) rappresenta l’89% dell’imbottigliato della zona di riferimento e incide per il 45% sull’intera superficie vitata regionale (oltre 7.500 ettari tra le province di Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino).
Dal 1999 supporta tutti i produttori e garantisce l’autenticità delle produzioni. 

Info: www.imtdoc.it