Una degustazione ha proposto cinque diverse espressioni del Morellino di Scansano divenuto DOCG a partire dalla vendemmia 2007. Luogo dell’evento il Casello Daziario di Porta Venezia in piazza Oberdan a Milano dove i produttori hanno arricchito il racconto con aneddoti e curiosità sui loro vini. Una masterclass organizzata da WineMi, associazione che riunisce cinque enoteche storiche della città, ha coordinato la serata.
“Il Morellino di Scansano proviene dalla parte costiera e collinare più a sud della regione, nota come Maremma toscana – ha spiegato Alessio Durazzi, direttore del Consorzio all’esordio della masterclass – una zona che beneficia di un’ubicazione ottimale: se da un lato risulta protetta dai venti freddi del nord, dall’altro è aperta alle temperate brezze marine che permettono straordinarie escursioni termiche tra il giorno e la notte, garantendo l’esaltazione degli aromi ed un’incredibile salubrità delle uve”.
La zona di produzione si estende per circa 65.000 ettari di cui all’incirca 1500 a vigneto tra la parte sud ovest della provincia di Grosseto, la parte più a sud della Toscana. Comprende per intero i comuni di Scansano, buona parte di Grosseto, Magliano in Toscana e Manciano, parte di Campagnatico, Roccalbegna e Semproniamo. Divenuto DOCG a partire dalla vendemmia 2007 ha per disciplinare l’indicazione di avere Sangiovese con un massino di 15% di uve da frutto nero. Può essere prodotto nella tipologia annata oppure riserva.
Campo Maccione azienda in Maremma della Fattoria Rocca delle Macie, di proprietà della famiglia Zingarelli, con ettari di proprietà dedicata alla produzione del Morellino e la cantina non lontano da Grosseto e Poggio Cavallo. L’espressione Morellino di Scansano DOCG 2017, assaggiato come campione di vasca in quando in vendita solo quest’autunno, durante la vinificazione passa prima in acciaio per la parte fermentativa, poi in cemento dove fa la malolattica, per poi concludere in acciaio la sua evoluzione. Ottenuto da Sangiovese al 90% con la restante parte di Cabernet Sauvignon aveva nel calice un granato profondo, un naso tra vinoso e profumi decisi di frutta matura, con un soffio floreale. L’assaggio ancora squilibrato aveva, lasciandolo nel calice a respirare, già una limitata morbidezza, una buona freschezza. Di contenuta persistenza.
Seguiva Mantellassi di Magliano in Toscana che ha proposto la sua selezione San Giuseppe Morellino di Scansano DOCG 2016 ottenuto da Sangiovese 85%, con Cabernet Sauvignon al 10% e Ciliegiolo al 5%. Durante la vinificazione passa 6 mesi in piccole botti di rovere e alcuni mesi in bottiglia. Di un colore granato profondo aveva un naso di frutta rossa matura e spezie, in bocca un sorso morbido, leggermente sbilanciato sull’alcol, di buona lunghezza.
Moris Farm cantina presente sul territorio da 200 anni ha iniziato la produzione del suo noto vino Avvoltore nel 1988. Con 400 ettari a Massa Marittima aumenta i suoi vigneti con l’acquisto, fatto dal nonno nel 1971 di 56 ettari a Poggio La Mozza di cui 36 circa di Morellino. Il vino Morellino di Scansano DOCG 2016 è composto da Sangiovese 90% e 10% tra Merlot e Syrah. La cantina che ha come consulente il noto enologo Attilio Pagli produce questo vino in acciaio con una macerazione di circa 15 giorni. Dopo 4 mesi viene imbottigliato e dopo 2 mesi di affinamento è pronto a essere messo in commercio. Ha esordito con un rosso rubino intenso, seguito da profumi di frutta rossa piccola tra cui ciliegia, lampone e mirtilli, poi con chiodo di garofano dati dalla varietà Syrah. La bocca era morbida, setosa, equilibrata.
Il quarto vino della Tenuta Pietramora di Colle Fagiano, sita in località Polveraia di Scansano, è stato Brumaio Morellino di Scansano DOCG 2015 prodotto da solo 100% Sangiovese. La vigna a 320 metri di altitudine è tenuta a bassa produzione per scelta aziendale di solo 50 quintali per ettaro con una potatura verde. Vinificato in acciaio con fermentazione spontanea, svolgimento della malolattica e permanenza per 18 mesi da un vino di un rosso rubino profondo e limpido, con sentori di frutta rossa matura, una spiccata nota balsamica e minerale. L’assaggio aveva freschezza e tannini equilibrati, morbidi con note balsamiche e minerali.
L’ultimo assaggio è stato il Morellino di Scansano Riserva DOCG 2015 di Fattoria Le Pupille di Grosseto. L’azienda che nei primi tempi era seguita da Giacomo Tachis ha cambiato la composizione del vino che oggi è Sangiovese 85% e Cabernet Sauvignon 15%. Dal 2000 non più barriques per la maturazione, ma legno grande di rovere di Slavonia. Quest’annata è stata affinata in botti da 40, 20 e 10 ettolitri. Il vino era rosso rubino intenso con un naso ancora acerbo di frutta rossa e spezie. L’assaggio già emozionante era morbido, fresco e lasciava intravvedere una grande potenzialità.
Le cinque diverse etichette assaggiate hanno evidenziato una produzione di qualità, grande piacevolezza all’assaggio, che rispecchia il territorio da cui vengono le uve e la mano del produttore.
di Giovanna Moldenhauer