Con un evento dal taglio innovativo il Consorzio di Tutela dei Vini della Valtellina ha presentato il progetto Obiettivo Valtellina, con tre masterlab oltre a degustazioni ed installazioni immersive: un modo coinvolgente per presentare alla ristorazione milanese, ai wine lover ed alla stampa di settore la bellezza di questo territorio e il Nebbiolo delle Alpi.

La Valtellina si presenta, a due anni dalle Olimpiadi del 2026

A poco più di due anni dal via delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, il Consorzio di Tutela dei Vini della Valtellina sbarca a Milano e presenta Obiettivo Valtellina, un evento che ha coinvolto per una giornata intera il mondo della ristorazione milanese, oltre agli appassionati wine lovers della città lombarda ed ovviamente alla stampa di settore: “obiettivo” appunto quello di promuovere la bellezza del territorio oltre che l’eccellenza di uno dei vini simbolo di questa zona ovvero il Nebbiolo delle Alpi,  coinvolgendo gli interventuti in tre masterlab, oltre che degustazioni ed installazioni immersive.

“A Milano ci sentiamo a casa – commenta Danilo Drocco, Presidente del Consorzio di Tutela dei Vini Valtellina – Tanti sono i rapporti che legano la Valtellina alla città e ai milanesi. Il Nebbiolo delle Alpi può diventare, con le altre eccellenze enologiche lombarde da proporre ai numerosi turisti che visitano Milano, il vino rappresentativo della città, capace di essere abbinato ai piatti tradizionali ma anche di saper rispondere alle necessità di una ristorazione globale. La bellezza e la naturale biodiversità della Valtellina sono direttamente espressi nelle caratteristiche organolettiche del nostro Nebbiolo: eleganza, freschezza e sapidità. “

Il Nebbiolo delle Alpi, protagonista di giornata

Ed infatti è stato il vino valtellinese  – espressione di un terroir unico ed inconfondibile – protagonista assoluto delle tre masterlab riservate agli operatori professionali ed alla stampa di settore: la prima “Valtellina Superiore: l’autentica unicità del Nebbiolo di montagna tra cambiamenti climatici, terrazzamenti, altimetria e biodiversità” e quella dedicata a “Sforzato contemporaneo – Territorio, tecnica, ricerca: capire il vino più emblematico della Valtellina” sono state condotte dal Master of Wine Gabriele Gorelli e da Danilo Drocco e animate dal consulente del Consorzio Giacomo Mojoli.

“La Valtellina oggi ha un’occasione”, commenta Gabriele Gorelli, “in un mondo che cerca rarità e vini di territorio c’è una grande opportunità da cogliere, specialmente parlando di Nebbiolo delle Alpi. Lavorare sull’originalità – o meglio, l’unicità – di una varietà reputata per vini di altissima qualità in una denominazione con un territorio irripetibile è la scelta vincente. Inoltre, la latitudine di beva dei Valtellina è particolarmente ampia e permette di soddisfare il mercato anche con l’estate alle porte”.

Gorelli poi aggiunge: “L’esercizio della masterlab ’Sforzato contemporaneo’, assaggiando quattro esempi, è stato quello di individuare le caratteristiche che lo Sforzato dovrebbe avere per presentarsi al mercato di domani. Il tema è quello di affrancarsi dal ‘vino da meditazione’ e far capire che lo Sforzato può essere il meglio dei due mondi: un appassimento avvolgente con il carattere distintivo del Nebbiolo”.

La bellezza della Valtellina a raccontata attraverso la ristorazione

La bellezza della Valtellina come atto agricolo, raccontata anche attraverso la ristorazione nella terza masterlab “Valtellina: gastronomia e futuro Il richiamo della montagna” condotta da Gabriele Gorelli, insieme a Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose, Carlo Passera, coordinatore della redazione di Identità Golose, Alessandro Negrini, chef stellato di origine Valtellinese e Giacomo Mojoli.

Per i tanti wine lovers presenti la possibilità di accedere ad una serie di assaggi proposti da  33 aziende produttrici presenti all’evento e tutte aderenti al consorzio: Agrilu, Alberto Marsetti, Aldo Rainoldi, Alessio Magi, Alfio Mozzi, Arpepe, Balgera, Ca’ Bianche, Caven, Contadi Gasparotti, Convento San Lorenzo, Coop. Triasso e Sassella, Dirupi, F.lli Bettini, Folini, Il Gabbiano, La Grazia, La Perla, La Spia, Le Strie, Luca Faccinelli, Mamete Prevostini, Marcel Zanolari, Marco Ferrari, Nicola Nobili, Nino Negri, Plozza, Rivetti & L’orco, Riter, Sandro Fay, Tenuta Scerscé, Triacca, Walter Menegola.

La sala degustazione ha ospitato tre installazioni avvolgenti, collegate da un percorso fotografico che ha regalato ai presenti l’emozione della scoperta di questa valle e la straordinarietà dell’immersione in questo magnifico territorio.