È “Bloody Gravel” del regista iraniano Hojat Hosseini il cortometraggio che ha vinto il premio “Storie di vitae” istituito dalla Carpenè-Malvolti nell’ambito del Ca’ Foscari short film festival.

L’origine del premio Carpenè-Malvolti

Carpenè-Malvolti, la storica casa vinicola di Conegliano, ha istituito questo riconoscimento in memoria del fondatore dell’Impresa – Antonio Carpenè – riconosciuto come uno dei principali pionieri della cultura scientifica di fine Ottocento che contribuirono alla storia post unitaria del nostro Paese.

Il premio va alla migliore sceneggiatura tra quelle partecipanti al Ca’ Foscari Short Film Festival. Per questa XIII edizione del Festival ad assegnare la vittoria è stata la giuria tecnica composta da Alessandro Loprieno Founder & CEO di WeShort, dallo scrittore Eduardo Fernando Varela, dallo scrittore-sceneggiatore Roberto Tiraboschi e da Domenico Scimone per la Carpenè-Malvolti, che hanno visionato le opere in concorso e tra queste hanno designato la migliore per la sceneggiatura. 

La cerimonia, con Menzione Speciale, ha avuto luogo sabato 25 Marzo a Venezia al Teatro Santa Marta. Autore della sceneggiatura del cortometraggio Bloody Gravel (Iran, 18’14”) è il regista iraniano Hojat Hosseini, appartenente all’Iranian Young Cinema Association, studente della Tarbiat Modares University di Teheran.

Le motivazioni

In particolare, l’opera è stata premiata con la seguente motivazione: “Per la tensione del racconto ben equilibrato e senza cedimenti, per la costruzione dei personaggi e dei dialoghi e la descrizione di un confine che è anche metafora di quello mentale”.

In sintesi, alla fase finale del Concorso Internazionale sono giunte trenta opere – selezionate tra gli oltre 3.015 cortometraggi giunti da 130 Paesi di tutto il mondo.

 “La Carpenè-Malvolti, finanche per il prestigio internazionale riconosciuto all’evento, è particolarmente onorata sia per la partnership con il Ca’ Foscari Short Film Festival – ha commentato Domenico Scimone – nonché  per aver partecipato quale Sponsor all’importante kermesse, che vanta peraltro anche il primato di essere il primo festival cinematografico in Europa, interamente concepito e realizzato da una Istituzione Universitaria unitamente a Studenti di Università e Scuole di cinema di 28 Paesi del mondo.

La partnership

L’istituzione della Menzione Speciale “Storie di Vitae” conferma la strategicità di tale sponsorship nell’accordo di partnership tra l’Università Ca’ Foscari e la Carpenè-Malvolti, consolidatosi ulteriormente in occasione della XIII° edizione dello Short Film Festival. Evento, quest’ultimo, divenuto uno dei più importanti punti di riferimento per gli Studenti di cinema di tutto il mondo nel campo della ricerca sulla multimedialità e della comunicazione transmediale.

“Il livello del concorso quest’anno era altissimo e i premi hanno rispecchiato questa grande qualità – ha affermato Maria Roberta Novielli Direttrice artistica e organizzativa del Ca’ Foscari Short Film Festival. – Sono molto contenta di aver potuto istituire grazie a Carpenè-Malvolti un premio dedicato alla sceneggiatura, perchè c’erano numerosi cortometraggi con storie molto solide che trattavano anche tematiche impegnative. Bloody Gravel ne è sicuramente un rappresentante importante e riflette in pieno quell’attenzione alla questione dei migranti e dei diritti umani che era uno dei grandi temi trasversali del concorso di quest’anno.”

Ugo Dell’Arciprete