Se si è appassionati del pane e si desidera risparmiare sul budget alimentare, una soluzione semplice e gustosa consiste nella preparazione del pane fatto in casa: non solo si avrà il piacere di sfornare pagnotte profumate e fragranti, ma si avrà anche la possibilità di selezionare gli ingredienti preferiti, evitando quelli industriali o di dubbia qualità. Esaminiamo insieme come realizzare il pane fatto in casa, i vari vantaggi e i consigli per ottenere un risultato perfetto.

Perché scegliere di fare il pane in casa?

Risparmio: fare il pane in casa permette di risparmiare sul budget alimentare rispetto all’acquisto presso supermercati o panetterie: con pochi euro si può ottenere una quantità di pane sufficiente per tutta la famiglia, evitando sprechi e garantendo la possibilità di conservarlo per diversi giorni o congelarlo. 

Qualità: l’autoproduzione del pane offre la possibilità di scegliere gli ingredienti preferiti, controllandone l’origine e la freschezza. Si può optare per farine biologiche, integrali o derivate da grani antichi, che presentano un maggior valore nutrizionale e una migliore digeribilità. Inoltre, è possibile arricchire il pane con semi, spezie, frutta secca o altri ingredienti per renderlo ancora più gustoso e vario.

Salute: il pane fatto in casa oltre a dare la possibilità di risparmiare è più salutare di quello industriale, in quanto non contiene additivi, conservanti, zuccheri o grassi aggiunti. È possibile inoltre regolare la quantità di sale e lievito in base alle proprie esigenze e preferenze. Il pane fatto in casa risulta anche più digeribile, grazie a una lievitazione più lunga e naturale, che favorisce lo sviluppo dei fermenti lattici e riduce i fenomeni di gonfiore e acidità.

Benessere: l’impasto del pane fatto in casa apporta benefici psicologici ed emotivi. L’attività di impastare il pane è rilassante e terapeutica, aiutando a scaricare lo stress e stimolando la creatività. Inoltre, sfornare il pane rappresenta una soddisfazione personale, che aumenta l’autostima e il senso di appartenenza familiare. Infine, il profumo del pane appena sfornato è uno dei profumi più piacevoli e accoglienti che si possano provare.

Pane fatto in casa: ricetta e preparazione

Gli ingredienti di base del pane fatto in casa sono farina, acqua, lievito e sale, ma è possibile personalizzare la ricetta con altri elementi sulla base dei propri gusti. Il procedimento può essere suddiviso in tre fasi principali: impasto, lievitazione e cottura.

Impasto

L’impasto consiste nel miscelare gli ingredienti fino ad ottenere una pasta elastica e omogenea. È possibile impastare a mano o con un impastatore planetario, ma è importante seguire alcune linee guida: prima di tutto, sciogliere il lievito in una piccola quantità di acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero. Lasciare riposare per 15 minuti, finché non si forma una schiumetta. Successivamente, versare la farina in una ciotola capiente e creare un piccolo vulcano al centro. Aggiungere il lievito sciolto nell’acqua e iniziare a mescolare con una forchetta o con le mani.

A poco a poco, aggiungere il resto dell’acqua e il sale, continuando ad impastare sino ad ottenere un composto liscio e morbido.

Una volta ottenuto l’impasto, trasferirlo su una spianatoia precedentemente infarinata e lavorarlo con le mani per circa dieci minuti, piegando e schiacciando con le nocche. L’impasto risultante deve essere elastico, senza risultare appiccicoso.

Infine, formare una palla con l’impasto e porla in una ciotola leggermente unta d’olio. Coprire con un canovaccio umido o con pellicola trasparente e lasciare riposare in un luogo tiepido, lontano da correnti d’aria.

Lievitazione

La fase di lievitazione è fondamentale per la preparazione del pane, in quanto permette all’impasto di aumentare di volume grazie all’attività dei lieviti. Questa reazione chimica produce anidride carbonica e alcool, che conferiscono al pane la sua consistenza e la sua fragranza caratteristica. È possibile distinguere due tipi di lievitazione: quella diretta e quella indiretta.

La lievitazione diretta prevede l’utilizzo esclusivo del lievito di birra, fresco o secco, che permette all’impasto di lievitare in una volta sola. Sebbene questo tipo di processo sia più rapido, è importante sottolineare che il pane ottenuto è meno aromatico e meno digeribile. Il tempo necessario per la lievitazione dipende dalla quantità di lievito utilizzata, dalla temperatura e dall’umidità dell’ambiente: solitamente, si lascia l’impasto lievitare per circa due ore, fino a quando non raddoppia di volume.

D’altra parte, la lievitazione indiretta prevede l’utilizzo del lievito madre, un impasto di farina e acqua che viene periodicamente rinnovato e che contiene fermenti lattici naturali. Il lievito madre permette all’impasto di lievitare in due fasi distinte: la prima è il rinfresco, durante il quale si aggiunge il lievito madre all’impasto base e si lascia riposare per alcune ore; la seconda fase, chiamata forma, prevede la creazione della forma del pane e una successiva lievitazione fino al raggiungimento del volume desiderato. Nonostante la lievitazione indiretta richieda più tempo, il pane ottenuto sarà più profumato e più digeribile.

La cottura

Una volta completata la fase di lievitazione, è fondamentale procedere con la cottura del pane. Questa fase finale permette di ottenere una crosta croccante all’esterno e una mollica morbida all’interno. Ecco alcuni consigli per una cottura perfetta:

1. Preriscaldate il forno a 250 °C e posizionate al suo interno una pietra refrattaria o una leccarda con un po’ d’acqua. Questo creerà il colpo di calore e il vapore necessari per una cottura ottimale.
2. Trasferite l’impasto lievitato sulla pietra refrattaria o su una teglia foderata con carta da forno. Praticate dei tagli sulla superficie del pane utilizzando un coltello affilato o una lametta: questo permetterà l’eliminazione dell’anidride carbonica in eccesso e creerà quelle crepe caratteristiche.
3. Infornate il pane e abbassate la temperatura a 200 °C. Cuocete per circa 40 minuti, facendo attenzione a controllare la doratura della crosta. Per verificare la cottura, è possibile bussare sul fondo del pane: se il suono che si ottiene è vuoto, significa che il pane è pronto.
4. Sfornate il pane e lasciatelo raffreddare su una gratella prima di procedere al taglio.

Alcune varianti gustose del pane fatto in casa

Preparando il pane fatto in casa è possibile risparmiare con gusto arricchendo la ricetta basa con ingredienti a nostro piacimento, ecco alcuni esempi:

Pane integrale: sostituire la farina bianca con farina integrale o utilizzare un mix di entrambe le farine. Questo tipo di pane è ricco di fibre, minerali e vitamine, ma richiede una maggiore quantità di acqua e un tempo di lievitazione più lungo.
Pane ai cereali: aggiungere cereali cotti, come orzo, farro, avena o quinoa, all’impasto di base. Questo tipo di pane è ricco di proteine, amidi e antiossidanti, ma richiede una cottura più lunga e precisa.
Pane ai semi: aggiungere semi oleosi, come girasole, zucca, sesamo o lino, all’impasto di base. Questo tipo di pane è ricco di grassi buoni, acidi grassi essenziali omega-3 e omega-6, ma richiede una maggiore attenzione nella conservazione.
Pane alle olive: aggiungere olive nere o verdi, snocciolate e tagliate a pezzetti, all’impasto di base. Questo tipo di pane è ricco di sapore, sali minerali e polifenoli, ma richiede una minore quantità di sale.
Pane alle noci: aggiungere noci tritate grossolanamente all’impasto di base. Questo tipo di pane è ricco di calorie, proteine e acidi grassi essenziali, ma richiede un’umidità maggiore e una cottura più dolce.