Il Colli Maceratesi Doc è un vino che affonda le sue radici nella storia. E’, infatti, è uno dei più antichi prodotti autoctoni delle Marche.

Le origini del vitigno risalgono al periodo della Magna Grecia – nel 387 a.C. – quando i greci di Siracusa fuggirono dal tiranno Dionisio insediandosi lungo la costa dell’anconetano e nella zona di Macerata.

La zona di produzione tipica della tipologia Ribona (dal dialetto ri-bona, due volte buona) è oggi situata all’interno dell’intero territorio della provincia di Macerata con un’escursione nella provincia di Ancona, limitatamente al comune di Loreto.

Nell’area dei Colli Maceratesi è sempre stato prodotto da piccole aziende agricole a conduzione familiare, che da generazioni si tramandano le conoscenze relative alla coltivazione. Ciò ha contribuito alla conservazione stessa del vitigno. 

La piccola Doc contempla le versioni rosso e bianco.
Nel primo caso il vino viene prodotto principalmente con il Sangiovese (min. 85% per il Colli Maceratesi Sangiovese e min. 50% nel Colli Maceratesi rosso anche nella tipologia novello e riserva).
Nel secondo con il Ribona, noto anche come vitigno Maceratino (min. 85% per il Colli Maceratesi Ribona, anche nella tipologia spumante e passito e min. 70% nel Colli Maceratesi bianco, anche nella tipologia spumante e passito).

Impegnandosi sulla qualità, i produttori hanno mirato alla longevità, soprattutto nella tipologia Ribona, che rappresenta oggi uno dei prodotti marchigiani più interessanti sul mercato.

 Il Colli Maceratesi Doc Ribona, infatti, col trascorrere del tempo sviluppa aromi sempre più complessi e avvolgenti e raggiunge un’elegante espressività aromatica.

E la modifica approvata del disciplinare che prevederà l’introduzione della Riserva al termine dell’iter di approvazione ancora in corso, si muove in questa direzione.

Molti produttori, infatti, basandosi sulle diverse caratteristiche del vitigno,  da tempo hanno affiancato al vino d’annata un’altra etichetta che prevede tempi di affinamento più lunghi. 

Inoltre, il successo riscosso dal mondo delle bollicine negli ultimi decenni ha spinto molti produttori a sperimentare l’attitudine del Ribona al processo di spumantizzazione.

Poiché il vitigno non possiede una spiccata acidità (caratteristica richiesta ai vini base per l’elaborazione del metodo classico), per lo spumante vengono scelte le vigne esposte a nord.
Inoltre, non si effettua la defogliazione, per proteggere i grappoli dal sole e si comincia la vendemmia abbastanza in anticipo per evitare maturazioni eccessive.

Dal punto di vista della produzione, i principali produttori scelgono versioni di metodo classico con dosaggio zero.

Dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, nel Colli Maceratesi Doc Ribona si percepiscono intensi profumi di mela, pesca e banana con note di fiori bianchi che ricordano il biancospino.

Si sposa bene con i vincisgrassi bianchi (piatto tipico della tradizione culinaria marchigiana che ricorda le lasagne), il pesce arrosto, i molluschi, i crostacei e i formaggi di media stagionatura. 

COLLI MACERATESI – NUMERI PRINCIPALI 

COLLI MACERATESI DOC (Istituita il 05.07.1975)

Superficie vitata: 250 Ha
Resa uva/Ha: 13 ton

Vitigni Colli Maceratesi Bianco (anche nella tipologia spumante e passito): Maceratino (Ribona) minimo 70%; Incrocio Bruni 54, Pecorino, Trebbiano toscano, Verdicchio, Chardonnay, Sauvignon, Malvasia bianca lunga, Grechetto per la sola provincia di Macerata, da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 30%; max 15% altri vitigni autorizzati

Vitigni Colli Maceratesi Colli Maceratesi Ribona (anche nelle tipologie spumante e passito):  Maceratino (Ribona) minimo 85%; max 15% altri vitigni autorizzati Vitigni Colli Maceratesi Sangiovese: Sangiovese minimo 85%; max 15% altri vitigni autorizzati Vitigni Colli Maceratesi Rosso (anche nella tipologia novello e riserva): Sangiovese minimo 50%; Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo, Lacrima, Merlot, Montepulciano, Vernaccia Nera, congiuntamente o disgiuntamente, fino ad un massimo del 50%; max 15% altri vitigni autorizzati

ISTITUTO MARCHIGIANO DI TUTELA VINI (IMT)

Con 519 aziende associate per 16 denominazioni di origine – di cui 4 Docg – l’Istituto Marchigiano di tutela vini (Imt) rappresenta l’89% dell’imbottigliato della zona di riferimento e incide per il 45% sull’intera superficie vitata regionale (oltre 7.500 ettari tra le province di Ancona, Macerata e Pesaro-Urbino).
Dal 1999 supporta tutti i produttori di Verdicchio e garantisce l’autenticità delle produzioni. 

Info: www.imtdoc.it