Un luogo sulle colline umbre per condividere il gusto, per sperimentare ogni singolo sapore, offrendo a corpo, mente e spirito i giusti tempi per goderne. Uno spazio dove poter risvegliare la propria memoria gastronomica, ricostruendola attraverso tutti i sensi che la tenuta stimola.
E’ qui che lo chef e il suo team hanno potuto mettere in pratica ancora una volta la propria filosofia di progettazione gastronomica d’equipe, legata allo studio e alla ricerca sul territorio e alla ricerca delle “buone cose”, che passano dalla ideazione di una cucina moderna e volta alla salute alla rivalutazione del servizio di sala.
Ecco che la novità del progetto è dunque insita proprio in gioco, condivisione, personalizzazione. Tutti si possono divertire risvegliando tutti e cinque i sensi: toccando con mano le materie prime si ravviva il tatto; annusando piante e spezie l’olfatto si dimentica dello smog cittadino e riesce a cogliere i veri profumi; tra il verde della campagna e i piatti belli e colorati dello chef la vista si distende; l’udito abbandona il frastuoni della metropoli e si riconcilia con i sussurri delle piante; nuovi stimoli per il gusto a pieno contatto con l’essenzialità dei sapori.
Un progetto che quindi non si può racchiudere in un solo menù e che ha bisogno di tempo, anzi, di due. Per questo chef Campoli ha deciso di dar vita a due menù: un primo, per l’appunto il ‘primo tempo’ che termina con i secondi piatti, e un ‘secondo tempo’ che ci consente di rimanere corpo e spirito in questo paradiso dei sensi, dedicato a frutta del territorio, formaggi (abbinati con erbe, sciroppie spezie), dessert, e poi ancora le tisane, gli speciali tea blends e gli infusi, che ogni cliente ha libertà di scegliere tra quelle proposte o di prepararsi liberamente, conoscendo le erbe della tenuta.