“Neptunia” è la nuova installazione di di Matteo Cibic, che si può ammirare in Piazza XXV Aprile, a Milano.

Rimarrà nella nota piazza milanese fino al 15 maggio per la promozione di un importante progetto di sostenibilità.

Coinvolti in esso ci sono le associazioni zeroCO2 e Worldrise, insieme a Neptunia Gin by Hendrick’s e a 8 locali di Milano.
Scopriamo di che cosa si tratta.

Milano, “Neptunia di Matteo Cibic in Piazza XXV Aprile

L’obiettivo che si prefiggono i promotori del progetto è quello di contribuire alla riforestazione di 100 m² di fondale marino in Sardegna (zona Golfo Aranci), grazie al trapianto di 2500 piante di posidonia. 
 
“L’augurio è che quest’opera possa sensibilizzare i cittadini sull’importanza della salute del mare” affermano l’artista Matteo Cibic e Miya Solo, brand ambassador Italia Hendrick’s.
 

Il nuovo Neptunia Gin by Hendrick’s e il celebre artista e designer di fama internazionale Matteo Cibic hanno deciso di “portare il mare nel cuore di Milano” attraverso un’opera d’arte sostenibile e rivoluzionaria.

Neptunia, le ragioni di un’opera

“Neptunia” prende il nome da Anfitrite, moglie di Nettuno, e protettrice dell’ecosistema marino. Secondo la mitologia greca, la divinità è caratterizzata da un’armatura verde che evoca un’alga.
Da qui le ragioni di quest’installazione, che dal punto di vista strutturale riprende le onde del mare e ripropone il tridente di Tritone, figlio proprio di Anfitrite.

L’opera è stata realizzata in parte con la plastica riciclata. I cittadini possono sedersi nello spazio interno, oppure sdraiarsi e sentire profumi e odori del mare, così da provare una sensazione di totale rilassamento che coinvolge tutto il corpo.

L’installazione d’autore a Milano comprende anche un avanzato sistema fluido di 90 litri di speciali microalghe, parte di una tecnologia green altamente innovativa in grado di consumare tanta anidride carbonica quanto 18mila mᶾ di alberi.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare concretamente i cittadini in merito all’importanza fondamentale della salute del mare, gravemente a rischio a causa dell’aumento delle emissioni di CO2. L’artista spiega: 

“Neptunia è un’opera futuristica che, attraverso il processo di fotosintesi delle microalghe, trasforma l’anidride carbonica in ossigeno.
La tecnologia che la rende innovativa è frutto di ricerche mirate nell’ambito dei bio-reattori e delle microalghe, e risulta fondamentale perché contribuisce alla riduzione dell’effetto serra. Il mio augurio è che l’installazione, oltre a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della salute del mare, possa anche stimolare i più giovani a studiare e, di conseguenza, realizzare nuove tecnologie utili a salvaguardare il Pianeta.
Neptunia è caratterizzata anche da soluzioni transmediali che, attraverso la produzione di suoni rilassanti e profumi avvolgenti e rinfrescanti, catapultano con l’immaginazione cittadini e turisti all’interno del mondo marino”.

Otto locali di Milano per Neptunia

Nel progetto di Neptunia, a Milano in Piazza XXV Aprile dall’11 al 15 maggio 2022, ci sono anche 8 locali tra i più noti di Milano, insieme ai loro bartender.

Ecco quali sono le realtà che scendono per restaurare l’equilibrio marino lungo le coste del nord-est della Sardegna

  • Carico con Dom CarellaRita con Edoardo Nono
  • Octavius con Lele e Lorenzo
  • Bob con Cesar Arujo
  • Officine con Giorgio
  • Ceresio con Abi
  • Melia Radio con Umberto
  • Bulgari con Patrick Greco.

Ad ogni bartender corrisponde un cocktail che verrà realizzato ad hoc con ricette ispirate alla bellezza, ai sapori e ai profumi del mare e caratterizzate dalla sapiente miscelazione del nuovo Neptunia Gin

I cocktail creati per Neptunia a Milano

Dom Carella propone il suo “The Sea Merchant”, nato dall’incontro tra spezie afrodisiache e sapidità dell’acqua di mare. Edoardo Nono, invece, si presenterà insieme alla sua creazione “High Tide”, cocktail che prevede anche l’utilizzo di acqua marina vaporizzata.

Uno, Neptunia, Centomila” è il drink di Lele e Lorenzo che prende forma dall’esaltazione delle note marine e costali del gin con la fresca aggiunta di agrumi.

Inoltre, Cesar Arujo porterà il suo “L’Umibozu”, il cui nome giapponese significa monaco di mare, che insieme a Neptunia genera un vero e proprio cocktail “sea centered”.

Ancora Giappone con “L’Estate Asiatica” di Giorgio, bartender che ha inserito nella sua amabile miscela il cetriolo,seguendo proprio la tradizione dei ristoranti giapponesi, i quali servono l’ingrediente come contorno.

Abi risponde ai colleghi con il “Collins del Marinaio”, il quale risulta una versione moderna ed elegante dell’acqua bevuta dai marinai sulle navi, che veniva allungata con alcol per renderla gradevole.

Infine, per concludere, ecco “Brezza Marina”, cocktail frutto della creatività di Umberto, e “Tritone”, prodotto dalla fantasia e dall’estro di Patrick Greco