Consorzi alleati per tutelare l’Aceto Balsamico di Modena - Sapori News

I Consorzi si sono alleati per vigilare e tutelare al meglio uno dei prodotti nostrani più amati nel mondo: L’Aceto Balsamico di Modena.

Solo nel 2019 i Consorzi si sono occupati di un’infinità di controlli di qualità.

E nello specifico su 450 referenze e più di 300 prodotti trasformati. Più di 15 interventi ex officio con ICQRF in Italia e in altri cinque paesi dell’Europa. Questi dati rendono bene l’idea di quanto sia radicato e diffuso il fenomeno della contraffazione ed evocazione. Il settore ne è particolarmente colpito, tanto da richiedere anche la verifica di oltre 45 piattaforme di e-commerce nel mondo. Oltre a 100 verifiche on site e la vigilanza su 6000 inserzioni appartenenti a più di 2000 venditori. Senza dimenticare il controllo serrato su più di 2000 etichette. Un lavoro mastodontico. L’attività dei Consorzi è quella, prima di tutto, di salvaguardare questa eccellenza italiana. In un mercato del fake che cresce a dismisura ogni anno.

Per questo motivo gli enti devono ampliare il più possibile i loro ambiti di competenza e di operatività. Una nuova iniziativa di “monitoraggio collettivo” è stata resa possibile proprio grazie a una collaborazione. Oltre al sostegno di Mipaaf.
La nuova alleanza vede protagonisti il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e il Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Il primo nasce nel 1993 dall’idea di un gruppo di produttori intenzionati a ricevere il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta. Il loro primo regolamento, a tutela del consumatore, vede la luce nel 1998.

Consorzi alleati per tutelare l’Aceto Balsamico di Modena - Sapori News

I due enti hanno siglato un accordo di svolgimento congiunto delle attività di vigilanza.

Queste saranno portate avanti principalmente da un agente vigilatore esterno, che procederà per entrambi i Consorzi. Questa nuova unione permetterà un controllo ancora più capillare sull’intero territorio nazionale e anche all’estero.

Mariangela Grosoli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP si allea con Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Entrambi, ogni anno, presenteranno all’agente vigilatore condiviso un programma con le strategie e i criteri operativi.

Come ricorda Enrico Corsini, questa collaborazione nasce anche da più lontano. Infatti, già da un anno circa, i due enti lavorano a stretto contatto. Per attività di promozione, informazione e formazione sul mondo dell’Aceto Balsamico. Ricchezza unica del nostro paese, che merita di essere salvaguardate e protetta al 100%. La forza di questa unione ha creato la sinergia perfetta per pensare a una condivisone anche dal punto di vista della vigilanza. A questo si deve la nascita del progetto di “monitoraggio collettivo”. In questo modo l’attività di tutela fa un passo avanti, grazie a questa unione d’intenti e obiettivi a lungo termine. Un’azione pratica che risponde ad un’esigenza forte, quella di proteggere questo prodotto così particolare.

Questo tipo di Aceto è frutto delle caratteristiche uniche e particolari pedoclimatiche del territorio Modenese. A cui si aggiungono le specificità delle uve tipiche di questa zona. Fondamentale è l’arte della cottura dei mosti e le procedure di travaso, fatte di anno in anno tra le botticelle delle acetaie.