Famiglia Olivini cambia volto, mantenendo comunque le sue prerogative principali. L’azienda ha ampliato la propria cantina e sta per dare un nuovo volto alle sue etichette.
La cantina gardesana ha scelto dunque di dare vita ad un piccolo restyling, non limitandosi a produrre vini di qualità, ma andando ben oltre. A 50 anni dalla sua fondazione, Famiglia Olivini cambia ancora una volta faccia, soprattutto per quanto riguarda le etichette.
Breve storia di Famiglia Olivini
Olivini è un marchio che produce vini fin dagli anni ’70 e non ha alcuna intenzione di fermarsi. La passione del suo staff viene tramandata di generazione in generazione, con un’evoluzione costante. Nel 1999, è stato intrapreso un nuovo percorso all’insegna dell’innovazione, culminato dieci anni dopo con l’arrivo delle nuove etichette e bottiglie. Queste ultime prevedevano una sequenza di righe orizzontali con lamine dorate e colori in grado di contrassegnare il relativo contenuto. Ecco gli esempi principali:
- verde per il Lugana Doc;
- marrone per il Demesse Vecchie;
- rosa e viola per il Lugana Doc Rosè;
- oro per il Lugana Doc Brut.
Un’ulteriore evoluzione tutta da considerare
A dieci anni dall’ultimo rinnovamento, Famiglia Olivini ha deciso di modificare ulteriormente le sue etichette. Un insieme di righe oblique si è aggiunto a quelle classiche orizzontali, rendendo ciascun modello sempre più esclusivo e personale. Tutto ciò senza modificare più di tanto l’identità iniziale e mantenendo l’essenza originaria delle bottiglie. Ecco cosa ha a da dire a riguardo il direttore dell’omonima cantina Giovanni Olivini:
“Siamo consapevoli di vivere in un mondo all’insegna dell’immagine e della riconoscibilità. Abbiamo così dato vita ad un’immagine innovativa, ma che ponga in evidenza un forte senso d’appartenenza. La nostra scelta di aggiungere le righe è stata dettata dal desiderio di dare vita a qualcosa di nuovo e moderno, diverso dalle solite etichette del vino.”
Come è nata Famiglia Olivini
Famiglia Olivini ha una storia che parte da molto lontano. Tutto è nato grazie alla scelta di un imprenditore bresciano di mettere la sua passione per la campagna a disposizione del pubblico. Dalla fondazione risalente al 1970 molto è cambiato e quello che era un semplice hobby si è evoluto. Nel 1999, il testimone è passato ai nipoti Giorgio, Giordana e Giovanni, portando avanti la passione dei genitori Giulio e Graziella. Il senso di appartenenza alla propria terra non viene mai lasciato in secondo piano. Al tempo stesso, l’attività in vigna e la produzione in cantina vengono gestite dall’enologo Antonio Crescini, che da oltre un ventennio continua a collaborare con l’azienda. Il risultato finale è davvero soddisfacente, anche grazie alla produzione di tre grappe e un olio.
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