Il nome 7’s Giò, che si legge alla milanese (sèttes giò=accomodati, siediti) nasce nel 2013 in Piazza Duomo come piccolo locale che offre un servizio d’asporto sia dolce che salato. Alcuni metri quadri di bontà e genuinità per proporre al turista o al lavoratore una piacevole e rilassante pausa.
Da breve tempo il suo titolare Mario Governa ha deciso di ampliare il suo locale e di conseguenza la sua offerta. E’ sufficiente percorrere la scala che dal piano terra porta a quello superiore per ritrovarsi in una rinnovata sala da pranzo, finemente ed elegantemente arredata, illuminata da una grande vetrata che si apre direttamente su Piazza Duomo per godere di una assolutamente mozzafiato.
É proprio qui che si possono assaggiare i piatti buoni della tradizione milanese e italiana, con qualche proposta internazionale, preparati con cura e ingredienti sempre freschi, approfittando della magnifica visuale. Dalla cucina escono l’Ossobuco con Risotto alla Milanese, lo Spezzatino di Vitello, i Mondeghili serviti con quenelle di purè di patate, il Grandhamburger di Scottona, il Tiramisù e molto altro!
E per chi vuole fare un regalo o portare a casa con sé un po’ di 7’s Giò, non ha che l’imbarazzo della scelta tra le centinaia di detti milanese stampati su divertenti tazze mug in porcellana.
Tutti i giorni, dalle 7:00 alle 21:00, 7’s Giò Duomo è aperto a chi vuole rilassarsi con un buon pranzo, una cena elegante ma anche a chi cerca un rifugio tranquillo ed accogliente dove poter lavorare, leggere o studiare con una calda tazzina di caffè e qualche dolcetto fatto in casa.
Colazione o pranzo al volo è sempre e comunque una soluzione vincente. In un incrocio massacrato dal caos si conferma un locale pulito, nuovo con prodotti e servizio sempre di impeccabili qualità e cortesia. 7’s Gio’ offre anche un comodo servizio di take away, prenotando il tuo sacchetto con ciò che desideri, cucinato apposta per te, e passare a ritirarlo per avere un pasto pronto da portarti a casa.
Un altro 7’s Giò è aperto in Via Carlo Farini, 75 a Milano con la stessa formula.
di Giovanna Moldenhauer
