A pochi km da Firenze, e precisamente a Pontassieve,  nei territori del Chianti Rùfina di Valdisieve,  si trova la Tenuta Grignano, un’azienda storica che fu anche possedimento della famiglia de’ Medici.
Formata da un palazzo storico, ma anche da un’azienda agricola di ben 600 ettari – di cui 50 coltivati a vigneto, 200 a oliveto, 100 a seminativo e 250 a bosco -,  è attualmente condotta dalla famiglia Inghirami,  una delle più importanti realtà italiane del tessile, attuale proprietaria della tenuta, acquistata negli anni ’70.

Numerosi i vini prodotti nella Tenuta Grignano, oggi guidata dal giovane rampollo della famiglia,  Tommaso Inghirami : si parte dalle tre classiche versioni del Chianti, simbolo del territorio, come  il Chianti Rùfina Ritratto del Cardinale 2020,  il Chianti Rùfina Riserva Poggio Gualtieri 2018, il Chianti Rùfina Riserva Terraelectae Montefiesole 2019, per arrivare al moderno Singersangio – nel cui nome ritroviamo quello delle iconiche macchine da cucire unito a quello del vitigno Sangiovese, la cui uva fa parte del suggestivo vino -, al IGT Toscana Sangiovese 2020, al Ricamo IGT Toscana bianco 2021, nato per ricordare nonno Inghirami e tutto ciò che è legato al mondo del tessile.

Tenuta Grignano, il regno del Chianti e del Sangiovese - Sapori News

 

Non potevano, poi, mancare le bollicine, oggi tanto di moda, ed ecco il Brut Metodo Classico Grignano, che si abbina facilmente ad antipasti e piatti di pesce ed è perfetto per un brindisi durante occasioni speciali.

 

 

Il DOC Vin Santo del Chianti Rufina “Grignano”                              Tenuta Grignano, il regno del Chianti e del Sangiovese - Sapori News

Un discorso a parte merita , poi, il DOC Vin Santo del Chianti Rufina “Grignano”, perfetto a fine pasto, come degno accompagnamento di dessert o dei  tipici cantucci toscani.

Il suo caldo colore ambrato, le  note di albicocca appassita e frutta secca, la persistenza al palato, dovuta anche ai 5 anni di invecchiamento, ne fanno un vino che si può abbinare con successo anche al gorgonzola e a formaggi erborinati in genere. 

Tutti vini che rispecchiano la specificità del territorio e rispettano l’ambiente, grazie ad una produzione sostenibile attestata fin dal 2008 con una specifica certificazione biologica.

Si prestano, inoltre, all’ invecchiamento, specialmente il Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri.

 L’alta qualità dei vini si basa sulla produzione di uve nate da vitigni tradizionali, come  Sangiovese, Colorino e Canaiolo Nero, affiancati da Cabernet Sauvignon e Merlot. 
Tra le uve bianche, invece, si annoverano il Trebbiano toscano, la Malvasia del Chianti e lo Chardonnay.

Forse qualcuno si starà chiedendo: ma da dove deriva l’alta qualità e l’unicità dei vini della Tenuta Grignano?

Sicuramente dal territorio unico di Rùfina, che, grazie ad un terreno costituito da pietre calcaree, galestro e alberese, all’esposizione solare a Sud Sud-ovest che favorisce la maturazione delle uve e al microclima che, con l’alternanza di temperature diurne alte e notti fresche d’estate, conserva ed esalta le note aromatiche.

D’altra parte, dove, se non in Toscana, dove è il vitigno più diffuso della regione,  il Sangiovese poteva dare il meglio di sé?