Noelia Ricci celebra il decimo anniversario di Godenza, il suo vino più emblematico, con un’edizione speciale che segna un traguardo importante nella storia della cantina di Predappio. La nuova etichetta, creata dall’artista Gianni Politi, dà nuova vita al Godenza 2022, un Sangiovese che da dieci anni racconta l’autenticità del territorio romagnolo, unendo l’artigianalità del vino a una visione contemporanea e originale.
Noelia Ricci è un progetto di riscoperta e valorizzazione della tradizione vitivinicola di Predappio, un luogo storico per la produzione del Sangiovese. La cantina nasce dalla volontà di Marco Cirese di riportare in vita il Sangiovese in questa zona, un vitigno che ha sempre avuto una forte vocazione, ma che, nel tempo, si era perso. Marco, nel 2010, torna nella casa di campagna dei nonni e avvia un progetto di zonazione innovativo, che si sviluppa tra i 200 e i 340 metri sul livello del mare, in un territorio che guarda verso il mare Adriatico, ricco di sabbie color ocra e minerali sulfurei. Qui, tra vigneti e boschi, prende vita una delle cantine più interessanti e autentiche della regione.
La nascita del Godenza di Noelia Ricci e l’identità del territorio
Nel cuore della cantina Noelia Ricci, il Godenza rappresenta il vino più intimo e prezioso, frutto di un lungo processo di vinificazione che mira a esaltare le caratteristiche del Sangiovese di Predappio. Le uve destinate al Godenza provengono da un piccolo cru situato nel crinale delle colline, sopra la linea dei calanchi, in una zona particolarmente favorevole. La fermentazione è spontanea e l’affinamento avviene in vasche di cemento crudo, dando vita a un vino che si distingue per eleganza, freschezza e una notevole mineralità.
A dieci anni dalla sua nascita, Marco Cirese ha voluto celebrare il Godenza con una nuova etichetta, affidando a Gianni Politi la realizzazione di un’opera d’arte che racchiudesse l’essenza del vino e la sua evoluzione nel tempo. Il risultato è una etichetta unica, che rinnova l’iconica immagine della scimmia con un design più colorato e stratificato, simboleggiando anche il passare degli anni e la continua ricerca dell’eccellenza. La scimmia, che compare da sempre sull’etichetta del Godenza, è un simbolo di legame con la natura e con la tradizione, ma anche di una continua evoluzione.
Un progetto che valorizza il territorio e il vitigno autoctono
Il progetto Noelia Ricci si distingue per la sua attenzione al territorio e alla qualità. Sin dal principio, Marco Cirese ha scelto di vinificare solo vitigni autoctoni, prima il Sangiovese e poi il Trebbiano, per creare vini che raccontano in modo autentico la terra da cui provengono. L’azienda è impegnata in un processo di vinificazione naturale, utilizzando solo lieviti indigeni, fermentazioni spontanee e un basso uso di solforosa, per preservare la purezza e la tipicità dei suoi prodotti.
Nel 2013 nasce ufficialmente Noelia Ricci, con una produzione di tre vini distintivi: Godenza, un cru di Sangiovese; Il Sangiovese, un Sangiovese superiore d’annata; e Bro, un Trebbiano. Vini che si contraddistinguono anche per il massimo impegno e rispetto per l’ambiente, che vengono prodotti con il minimo impatto possibile, grazie alla certificazione biologica che la cantina ha ottenuto a partire dall’annata 2021. La filosofia di Noelia Ricci è quella di produrre vini che siano una vera e propria espressione del territorio, e che portano con sé tutta la passione, l’amore e la cura con cui vengono realizzati.
L’identità e la storia delle etichette
Una delle caratteristiche più interessanti di Noelia Ricci è la scelta di utilizzare immagini evocative per le etichette, ispirate al mondo degli animali e alle illustrazioni storiche di fine Ottocento: ogni vino infatti ha la sua figura simbolica, che racconta un aspetto particolare del vino e della sua filosofia. La scimmia dell’etichetta del Godenza rappresenta la radice e la continuità della tradizione, un vino che ha i piedi ben piantati nella terra. Il Sangiovese invece è rappresentato da una vespa, simbolo di protezione della biodiversità, mentre il Trebbiano è rappresentato dalla balena, che nella simbologia orientale rappresenta la memoria, la famiglia e l’esperienza.
Predappio è una terra dalle caratteristiche uniche, dove il Sangiovese trova il suo habitat naturale. I terreni argillosi, che salendo di quota diventano più leggeri e minerali, sono perfetti per la crescita di questo vitigno, che qui trova una delle sue espressioni più autentiche. La cantina Noelia Ricci si trova a San Cristoforo, una piccola zona vitivinicola sui crinali delle colline, un luogo che gode inoltre di una grande escursione termica e di un clima continentale che favorisce la maturazione delle uve, donando loro freschezza e mineralità.
La qualità dei vini di Noelia Ricci
Ogni vino di Noelia Ricci è una testimonianza di qualità e passione, a partire dalle Schede Tecniche dei vini più importanti:
- BRO: 100% Trebbiano, vinificato in acciaio con una piccola quota di bucce in macerazione. Affina per 6 mesi in acciaio e 4 mesi in bottiglia.
- IL SANGIOVESE: 100% Sangiovese, vinificato separatamente per cloni. Fermentazione spontanea e affinamento per 8 mesi in acciaio e cemento.
- GODENZA: 100% Sangiovese, fermentato spontaneamente e affinato per 12 mesi in cemento crudo e 9 mesi in bottiglia.
Noelia Ricci non è solo una cantina, ma un vero e proprio progetto di riscoperta delle radici e del potenziale del Sangiovese di Predappio, con una visione moderna e sostenibile che guarda al futuro della viticoltura e del vino.