Per il terzo anno consecutivo gli storici gestori de La BotteGaia di Pistoia, Alessandro e Carlo,  sono stati premiati da Slow Food con il simbolo più prestigioso: quello della “Chiocciola”.  La premiazione è avvenuta a Bra (CN) sul palco di Cheese, il festival internazionale dedicato alle forme del latte.

Il simbolo della “Chiocciola” racchiude in sé tutta la filosofia di Slow Food, l’Associazione internazionale che dal 1986 si adopera per promuovere l’interesse legato al cibo come portatore di piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali. La “chiocciola”, infatti, nel contesto attuale, dominato dall’omologazione dei gusti e dei consumi, simboleggia la lentezza con cui si dovrebbe assaporare la vita a partire dai momenti di convivialità da trascorrere a tavola, in compagnia, gustando prodotti “buoni, puliti e giusti”.

Sono state tre le segnalazioni per Pistoia, unica “chiocciola” per La BotteGaia, alla quale è andato anche il riconoscimento sia per l’Osteria che per il negozio “I Sapori de La BotteGaia” come “Locale del buon formaggio”, l’eccellenza nella selezione di produzioni di qualità.

Il primato dei locali chiocciolati va quest’anno alla Toscana con 25 osterie, seguita da Piemonte e Veneto con 23, Campania con 19, Lazio e Lombardia con 18, Emilia Romagna con 14, Sicilia e Friuli Venezia Giulia con 13, Puglia con 10, Liguria con 9, Trentino con 7, Abruzzo e Alto Adige con 6, Basilicata e Marche con 5, Sardegna e Umbria con 4, Calabria e Cantone Ticino con 3, Molise con 2 e Valle d’Aosta con una sola chiocciola.

E’ doveroso condividere questo prestigioso riconoscimento con tutto il nostro gruppo, dalla brigata di cucina, guidata dallo chef Cristian Ercolini, alla squadra di sala. – dicono con soddisfazione gli osti Alessandro e Carlo.  “Il motto di Slow Food è buono, pulito e giusto. Tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere il cibo. Essere riusciti ad abbracciare tutta la complessità del mondo del cibo che coinvolge le nostre vite e le vite di tutti in un intreccio di saperi e sapori che non riguardano soltanto il cibo, ma che da esso sono strettamente dipendenti.”