“Il Gelato nel Piatto con Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e prodotti Dop” e “La Giornata mondiale delle Cucine regionali italiane nel segno dell’Expo 2015” sono le due kermesse internazionali promosse da INformaCIBO fino al 28 luglio, tenutesi in oltre cento tra migliori ristoranti di tutto il pianeta, tutti piatti di alta gastronomia made in Italy: Singapore, Venezia, Hong Kong, Milano, Parma, New York, Bangkok, Seoul, Ankara, Shanghai, Pechino, Tokio, Dubay, Mosca, Montecarlo, Roma…..
L’evento ha ricevuto il patrocinio di EXPO 2015 e dell’ENIT (Ente Nazionale per il Turismo) per “l’alta valenza turistica della manifestazione”, oltre al sostegno di Alma, (il più autorevole centro di formazione della Cucina Italiana a livello internazionale diretto da Gualtiero Marchesi), di Parma Alimentare, (la società della Camera di commercio per la promozione dei prodotti agroalimentari di Parma nel Mondo) e delle Fiere di Parma che organizza Cibus, (il più accreditato Salone internazionale dell’Alimentazione), nonché l’appoggio di l’UIR (Unione Italiana Ristoratori), il CIM (Chef Italiani nel Mondo), Ciao Italia (Ristoranti italiani all’estero). Main sponsor il Consorzio del Prosciutto di Parma, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Fabbri 1905 e l’ Ente Fiere Isola della Scala.
Felice il debutto delle due kermesse a Milano nell’affascinante cornice del Salone delle Feste dell’hotel Enterprise con la partecipazione di oltre 200 persone, tra giornalisti, fotografi e numerosi blogger.
Il clou della festa è stato il dibattito sul legame tra ristorazione, turismo ed Expo 2015 al quale hanno partecipato, Donato Troiano, direttore di INformaCIBO, Savino Vurchio, direttore Unione Italiana Ristoratori, Giampietro Comolli, Advisor UnPOxExPO e Alfredo Zini, Presidente dell’Ente bilaterale nazionale Turismo.
“Per noi di INformaCIBO -ha affermato Donato Troiano- l’obiettivo di questa serata è legare strettamente l’Esposizione milanese del 2015, (lo ha definito “il più grande evento di richiamo internazionale di questo decennio anche a livello economico”), alla valorizzazione del Made in Italy alimentare. Dobbiamo trasformare l’Expo in una “acchiappaturisti”, una vera calamita per il turismo internazionale per far ritornare l’Italia sul podio delle destinazioni turistiche più ambite nel mondo. Abbiamo due asset formidabili da valorizzare al meglio -ha aggiungo il direttore di INformaCIBO- da una parte l’enogastronomia e dall’altra i Beni culturali: per far ciò, superando i ritardi e gli errori del passato, urge elaborare una strategia che coinvolga tutta l’Italia, tutte le Regioni italiane, nel segno dell’Expo. Un appuntamento importante in questo senso sarà l’assemblea nazionale dei sindaci annunciata per il prossimo settembre”.
Alfredo Zini, ristoratore e autorevole esponente della Fipe, ha sollevato una serie di criticità sulla gestione dell’ Expo da risolvere al più presto “se non vogliamo perdere un’occasione importante e vedere Milano con i suoi esercizi commerciali penalizzata”.
Savino Vurchio, direttore dell’Unione Italiana Ristoratori, associazione nata 41 anni fa e che proprio sotto la sua direzione sta avendo un nuovo impulso, da quest’anno infatti la UIR, ha deciso di “cambiare pelle”, aprire le porte dell’Associazione a molti più ristoratori (obiettivo: arrivare a 1.000 iscritti per il 2015, proprio in questi giorni si sono iscritti decine di nuovi ristoratori da tutta Italia compreso il pluristellato Claudio Sadler), con il preciso scopo di dare vita a un “Movimento” della ristorazione tradizionale italiana, atto a tutelare maggiormente il patrimonio della VERA ristorazione italiana, ha confermato non solo l’impegno a lavorare per la riuscita dell’Expo, ma ha annunciato che “da parte nostra -ha sottolineato nel suo intervento Vurchio- stiamo già approntando alcune iniziative autonome per far risaltare il ruolo della ristorazione tradizionale italiana durante tutti i sei mesi dell’Esposizione internazionale milanese”.
Da parte sua Giampietro Comolli, il papà delle bollicine italiane, si è soffermato sul progetto, nato da una sua idea, “UnPOxExPO2015”, che vuole essere un Fuorisalone complementare e supplementare alle iniziative che si terranno nell’area espositiva dell’Expo.
“Vogliamo mettere in rete -ha detto Comolli- le eccellenze alimentari ed enogastronomiche di un’area vasta come la Food Valley Padana, per valorizzare il fiume Po e tutto quanto lo circonda: agricoltura, gastronomia, accoglienza, moda, qualità e stile di vita”.
Prima del dibattito, agli ospiti della soirée sono stati offerti i rinomati cocktail “Amarena Amore Mio”, della Fabbri 1905 di Bologna, sinonimo di qualità in tutto il mondo, presentati in una flûte con il Pignoletto Spumante Righi, che da sempre connota l’identità enologica dei colli dell’Emilia.
E’ seguita una apprezzata degustazione di Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano e poi non poteva mancare il piatto gastronomico simbolo della cultura milanese reinterpretato dallo chef Fabrizio Barontini dell’Unione Italiana Ristoratori: Il Risotto alla milanese con gelato allo zafferano. Preparate anche altre portate e infine una torta preparata dagli chef dell’Uir con le Amarene Fabbri.
Da segnalare che era aperta la degustazione di pregiati prodotti calabresi, come Pecorino Crotonese e salsicce calabre su un banco di assaggi di prodotti tipici di eccellenza alimentare a cura del GAL Kroton di Crotone.
Una ventina di blogger hanno invece seguito una degustazione guidata sulle caratteristiche dei vini calabresi sotto la direzione di un riconosciuto Maestro della sommellerie dell’AIS di Reggio Emilia, Gaetano Palombella. Ambedue le iniziative sono state curate dal Comitato di Promozione Culturale Calabrese, Calabresi di Parma, sotto la direzione di Raffaele D’Angelo, Marco Abbruzzese e Maurizio Scrivano.
La serata si è svolta sotto la regia di Carlo Alberto Polo e Paolo Petracca, Maitre del Sophia’s Restaurant dell’Hotel Enterprise.