Il Brunello di Montalcino Montosoli 2007 di Altesino un’annata di successo - Sapori News Antesignana nella ricerca dell’eccellenza, Altesino per prima in tutto il territorio ilcinese introdusse il concetto di “cru” nel 1975 proprio con il “Montosoli”

Un vigneto di 5 ettari di Sangiovese piantato nel 1973 su quella che ancora oggi rimane una delle colline più suggestive di Montalcino, a nord ovest della cittadina, ad  un’altitudine di circa 350/400 metri sul livello del mare.  Guardandolo da Palazzo Altesi, questo vigneto perfettamente curato è un’icona nel panorama naturalistico della zona.

Il vino che se ne ricava, una selezione accurata della produzione delle vecchie vigne, viene commercializzato esclusivamente nelle annate giudicate migliori. La collina dove è impiantato il vigneto, situata a Nord Ovest della cittadina, ha un’altitudine che varia dai 350 ai 400 metri con un terreno di origine eocenica formatosi tra i 100 e i 50 milioni di anni fa, costituito da calcarei marnosi e silicei e ricco di frammenti litoidi.

Il noto giornalista statunitense James Suckling, per anni corrispondente in Italia dell’autorevole Wine Spectator, è senza dubbio un grande estimatore del Montosoli, a cui in passato ha attribuito ottime valutazioni anche per i millesimi 1990 e 1997.

“Il miglior Montosoli dal 1997 – si legge nelle pagine del sito www.jamessuckling.com. “Aromi di confettura di prugna e ciliegie accompagnano un gusto pieno e corposo, tannini vellutati e finale fruttato. Puro frutto. La purezza di questo vino è impressionante.    Perfettamente bilanciato fra struttura e frutto. Da provare nel 2014.”

Il Montosoli 2007 è dunque per James Suckling un’architettura perfetta: il corpo non sovrasta il frutto che, anzi, si sprigiona in tutta la sua fragranza aromatica con note eleganti di grande purezza. Con un punteggio di 98/100 ha così guadagnato l’ottava posizione tra i primi 100 vini italiani del 2012.

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