Parmigiano Reggiano continua a segnare traguardi storici: nel 2024 il giro d’affari al consumo ha raggiunto il massimo storico di 3,2 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,05 miliardi del 2023 (+4,9%).
Le vendite totali sono cresciute del +9,2%, trainate da un’ottima performance in Italia (+5,2%) e da un exploit dell’export (+13,7%), che oggi rappresenta quasi la metà del mercato totale (48,7%).
Il parere di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio
A dichiararlo è stato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio, durante l’annuale conferenza stampa tenutasi a Palazzo Giureconsulti a Milano: «Il 2024 è stato un anno di grandi sfide per il Parmigiano Reggiano, ma si è concluso con risultati record.
È obbligatorio creare nuovi spazi nei mercati internazionali, perché è lì che si gioca il futuro della nostra Dop. Lavoreremo affinché l’Unione Europea avvii un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti, nostro primo mercato estero, anche per scongiurare l’aumento dei dazi: il Parmigiano Reggiano non è un semplice formaggio, ma un’icona del made in Italy, un prodotto premium che incarna valori unici, non replicabili».
I mercati esteri
I principali mercati esteri hanno registrato performance molto positive: USA (+13,4%), Francia (+9,1%), Germania (+13,3%), Regno Unito (+17,8%), Canada (+24,5%). Ottimi segnali anche da Giappone (+6,1%) e Australia (+28,2%). Per rafforzare la presenza internazionale, nel 2024 sono stati investiti 28,4 milioni di euro in attività di marketing e comunicazione, rafforzando la trasformazione del Parmigiano Reggiano in un brand iconico globale.
Le quotazioni all’origine del Parmigiano Reggiano hanno segnato incrementi significativi: il prezzo medio del 12 mesi è salito a 11,0 €/kg (+9% rispetto ai 10,13 €/kg del 2023), mentre quello del 24 mesi è passato da 11,90 €/kg a 12,5 €/kg (+5%).
La produzione si è mantenuta stabile, con 4,079 milioni di forme (+1,62% rispetto al 2023). A livello territoriale, guida la classifica Parma (1.362.226 forme, +0,87%), seguita da Reggio Emilia (1.217.128 forme), Modena (877.874, +1,96%), Mantova (507.631, +6,56%) e Bologna (114.389, +4,77%).
Per canali distributivi, la GDO si conferma prima (65%), seguita dall’industria (18%) e dal canale Horeca (7%), che offre grandi margini di crescita. Le vendite dirette dei caseifici rappresentano il 5,5% del totale, con una forte crescita (+13,0%), concentrandosi per oltre l’85% in Italia (circa 9.000 tonnellate).
Il mercato italiano del Parmigiano Reggiano
Il mercato italiano mantiene il 51,3% delle vendite totali (fonte: osservatorio Sell-In Nielsen), ma il focus strategico resta orientato all’estero. Il Consorzio punta sulla valorizzazione dell’identità della Dop, offrendo al consumatore maggiori informazioni su stagionatura, provenienza, processo produttivo e gusto, elementi che distinguono il Parmigiano Reggiano da ogni tentativo di imitazione.
In un contesto internazionale instabile, tra tensioni geopolitiche e restrizioni commerciali, il Parmigiano Reggiano si conferma una certezza per i consumatori di tutto il mondo: un prodotto che unisce eccellenza, autenticità e tradizione. Un’eccellenza italiana che guarda sempre più al futuro, con ambizione e identità forte.