Alla stazione Leopolda di Firenze si è svolta nei giorni 27 e 28 novembre 2016, la seconda edizione di Food and Wine in Progress organizzata da Unione Regionale Cuochi Toscana, Associazione Italiana Sommelier Toscana, Confcommercio, Coldiretti Toscana.

La manifestazione ha creato una vetrina dinamica delle eccellenze toscane, del vino e del cibo. Quest’anno si festeggiano i trecento anni di tre doc toscane, Chianti Classico, Carmignano e Valdarno di Sopra.

Le doc erano ben rappresentate tra le 140 aziende vinicole che hanno portato qui i loro prodotti, 6000 sono stati i calici consegnati per le degustazioni “Food and wine in progress” un set live, dove conoscere i prodotti e i loro artefici, degustarli e farseli raccontare.

Spesso i piccoli produttori hanno difficoltà a incontrarsi tra di loro, in eventi come Food and Wine in progress si ritrovano fianco a fianco, anche operatori di settori diversi. Così tra gli stand mi ha dato all’occhio una bottiglia di olio evo in mezzo alle cioccolate artigianali.

Chiedo a Francesco Faccendi, titolare dell’omonima cioccolateria, se l’olio sia un intruso o altro e scopro che si tratta di una curiosa casualità. La Faccendi ha portato le sue “olive”, in un stand vicino è presente l’azienda olearia Solena. Il gioco è fatto, due gocce di olio evo sulle olive di pistacchio e cioccolato e la combinazione risulta ottima. Tanti sono stati gli approfondimenti aperti al pubblico per far conoscere “il cibo”. Si è parlato di celiachia, di comunicazione, si sono tenuti mini corso da sommelier, i Wine tour guidati da sommelier AIS che permettevano di confrontare vitigni e territori diverse.

Il profumo del pane caldo, sono stati sfornati 5 quintali tra schiacciate e pane dai panificatori di Assipan Confcommercio e il solletico olfattivo del vino già predispongono alla convivialità. Mentre nell’altro spazio si sono susseguiti a ritmo serrato 90 cooking show, cura della Federazione Italiana Cuochi, in passerella sono saliti 20 cuochi stellati e i sei Cuochi nominati dalla FIC Ambasciatori della cucina italiana.La Stazione Leopolda i binari del buongusto - Sapori News

Nel comparto enogastronomico cresce l’imprenditoria femminile e Food and Wine in Progress ho ascoltato tre storie diverse di donne che fanno impresa. Antonella D’Isanto produce vino a Barberino Val d’Elsa, nella azienda I Balzini, ha iniziato negli anni ’80 con il marito, ora ne ha fatto la sua attività principale, la sua immensa passione, che la porta a operazioni coraggiose. Niente etichette di Chianti Classico, la scelta radicale è stata quella di seguire la terra, per estrarre il meglio scegliendo di coltivare i vitigni che sappiano coniugarsi con quella identità. Ascoltare Antonella D’Isanto è una cascata di coraggioso orgoglio, di allegra determinazione. Altra vicenda legata alla tradizione familiare, così Beatrice Contini Bonacossi insieme alla sorella e i fratelli prosegue la gestione della Tenuta di Capezzana, che la sua famiglia possiede da un secolo. A Capezzana, a pochi chilometri da Carmignano, l’olio e il vino di producono dal 804, almeno, così attesta un documento. Soprattutto l’olio di oliva rappresenta la storia della Tenuta, un grande onere e onore proseguire l’evoluzione tenendo conto della tradizione e rinnovarsi allo stesso tempo.La Stazione Leopolda i binari del buongusto - Sapori News
Silvia Landucci, altra donna che, insieme al fratello, sta dando la sua impronta all’azienda di famiglia, siamo nel comparto della commercializzazione del tartufo. Boscovivo di Arezzo è stata fondata dai genitori, Franca Bianchini e Alfredo Landucci, che negli ’80 abbandonarono il tranquillo posto pubblico per diventare imprenditori. Il Tartufo fresco non può essere conservato a lungo. Boscovivo puntò fin da subito ad ampliare la gamma dei prodotti, con una linea di preparati in barattolo ad alta qualità. Le proposte con il tempo si sono arricchite fino a includere sughi e salse toscane, quello che rimane immutato è l’approccio artigianale.
Affianco alle aree tradizionale dell’enogastronomia ha trovato il suo spazio Mixology, la sfida dei bar tender italiani che hanno servito 6000 drinks.
Food and Wine in Progress ha mostrato e intrattenuto con tutto ciò che si muove nelle complesse galassie del buon bere e ben mangiare, con una girandola di intrecci condotte alla scoperta della qualità

Informazioni: 

Maria Luisa Bruschetini