Entri e fai un salto indietro nella storia. Di cento anni per l’esattezza. Ma qui non è cambiata l’atmosfera e i profumi, deliziosi e gourmand, del cioccolato.
Siamo stati alla storica Pasticceria Pfatisch, inaugurata nel 1915 dal famoso maestro di origine bavarese Gustavo Pfatisch. Ospitata in uno splendido edificio Liberty firmato dal famoso architetto Pietro Fenoglio, in stile Art Dèco, si trova a pochi passi dalla stazione di Torino Porta Nuova.
Qui, dal 2020, Francesco Ciocatto con il suo Team (la moglie Stefanella Bergamotto e i figli), ha riportato alla luce un marchio che ha segnato la Storia del cioccolato e della pasticceria artigianale di Torino, riscoprendo la tradizione delle antiche ricette.
Un locale che ha fatto la storia
Dichiarata Locale Storico d’Italia e patrimonio culturale, la pasticceria è membro dell’Associazione Locali Storici d’Italia. Infatti, rappresenta un esempio quasi unico di locale rimasto intatto dalla fondazione “Fornitori della Real Casa” e frequentato in passato da personalità come i principi e le principesse Savoia, il Duca d’Aosta, la contessa Calvi di Bergolo, la contessa di Mirafiori, Cesare Pavese, Primo Levi, Mario Soldati, Indro Montanelli, Norberto Bobbio e molti altri.
Non solo. Diverse sono state anche le produzioni cinematografiche girate al suo interno, quali la fiction “Il grande Torino” con Michele Placido e Beppe Fiorello, “Enrico Mattei” e “Luisa Spagnoli” interpretato da Luisa Ranieri.
Gianduiotti e non solo…..
Il laboratorio di pasticceria sforna quotidianamente come una volta gianduiotti, tavolette, creme da spalmare e pralineria; oltre alla pasticceria salata, ideata all’inizio anni ’50. Fiore all’occhiello “Il Festivo”, l’intramontabile torta nata agli inizi degli anni ’60, composta da due dischi di meringata al cacao farciti di crema chantilly al cioccolato e ricoperti da granella di cioccolato, guarnito dal caratteristico ciuffo di cioccolato sfoglia..… Disponibile anche in versione mini da gustare con una cioccolata calda o con il classico bicerin!
La filosofia Pfatisch non guarda solo al passato, ma propone anche novità. Tra i dolci tipici, il gianduiotto. Simbolo della città, il gianduiotto Pfatisch è da sempre considerato un prodotto d’eccellenza, il primo cioccolatino della storia impacchettato singolarmente. Classico, al caffè, pralinato, oggi in una nuova versione realizzata da un cuore di cioccolato gianduia ricoperto da un finissimo strato di cioccolato Ruby, che dà vita a un raffinato cioccolatino ripieno dal colore rosa antico. Il mix dei due cioccolati sprigiona un gusto avvolgente e fruttato. Tocco finale, alla base del Gianduiotto Ruby le foglie dorate in stile liberty.
Un tempio dedicato al cioccolato e al gianduia
E dopo la dolcezza vera e propria…. Nel seminterrato, si scopre un vero gioiello, la fabbrica per la produzione del cioccolato del secolo scorso. Qui si entra davvero in un luogo magico dove la passione per il cioccolato e per il Gianduja si mescola alla storia e alla cultura della città:
Il Museo del Cioccolato e del Gianduia.
Attraverso un percorso appassionante, si parte dalle origini della coltivazione del cacao, con le prime ricette dei Maya e degli Aztechi, all’importazione in Europa, fino alla nascita della tradizione artigianale a Torino e in Piemonte. Oltre 700 oggetti della collezione testimoniano questo viaggio straordinario: molinillos, metate, strumenti per la lavorazione dello zucchero, tazze. Stupende le tazze per baffi e le cioccolatiere, le confezioni in latta delle grandi cioccolaterie torinesi e piemontesi e le macchine dell’antico laboratorio della Pasticceria Pfatisch.