Il galletto livornese è una particolare razza avicola che si distingue per le carni sode e compatte, caratterizzate da un gusto saporito.

Come suggerisce il nome, la sua origine affonda le radici nella campagna toscana, in ogni caso si tratta di un prodotto noto e apprezzato in tutto il mondo: nel corso del 1800, infatti, le esportazioni ne determinarono la diffusione dapprima in Europa e poi anche oltreoceano.

Il galletto livornese fa parte di quelle carni avicole di nicchia particolarmente amate dagli appassionati di buona cucina. Naturalmente, per portare in tavola piatti prelibati è importante prediligere carni di qualità, affidandosi alle migliori aziende del settore.

Galletto livornese: un ingrediente di alta qualità

In Italia una delle realtà storiche nell’allevamento e nella produzione del galletto livornese è Europoll, nota azienda agricola del cuneese che da 75 anni si occupa di prodotti avicoli, gestendo personalmente tutte le fasi indispensabili per garantire un’elevata qualità delle carni.

Nel dettaglio, i galletti livornesi di Europoll sono allevati a terra per quattro mesi, seguendo un’alimentazione vegetale, che esclude completamente mangimi contenenti OGM e non prevede antibiotici per velocizzare la crescita degli animali.

L’azienda, inoltre, segue in modo diretto tutta la filiera di produzione degli animali, dalla selezione dei migliori incubatori italiani, passando per la nascita dei pulcini e arrivando fino all’allevamento vero e proprio.

Inoltre, proprio per garantire un prodotto eccellente sotto tutti i punti di vista, i galletti livornesi Europoll, così come tutte le altre carni dell’azienda, fanno parte di una filiera tracciata e sottoposta a monitoraggi continui da parte del personale veterinario.

Naturalmente, i prodotti Europoll sono realizzati rispettando tutte le norme igienico-sanitarie vigenti, presentano la Certificazione UnaItalia IT001EA nonché un’etichetta chiara, che permette ai consumatori di trovare agilmente tutte le informazioni richieste per legge, come per esempio il numero del lotto e l’origine delle carni.

Come cucinare il galletto livornese

Il galletto alla livornese si presta a essere protagonista di un gran numero di secondi piatti, grazie a numerose ricette della tradizione così come a proposte culinarie più contemporanee.

Una preparazione che costituisce un grande classico della cucina italiana è quella alla cacciatora, un piatto tipico dell’Emilia Romagna, che richiede di cuocere la carne in padella, con il galletto tagliato in piccoli pezzi, da insaporire

Un’altra ricetta tipica viene invece dalla Toscana che utilizza le carni sode e saporite di questo animale per dare vita al galletto in bianco, in cui si fa abbondante uso di aromi (salvia, rosmarino e aglio), i quali, mescolati insieme a una manciata di olive nere, conferiscono a questo ingrediente un sapore un aroma particolarmente intenso.

Un altro modo per preparare il galletto livornese è quello che prevede la cottura in umido, in cui, a differenza della ricetta romagnola, si utilizza il pomodoro – a pezzi o sotto forma di passata o di concentrato – per insaporire la carne. La cottura lunga e a bassa temperatura, inoltre, è in grado di donare al galletto un sapore unico.

Guardando alle ricette più contemporanee, una proposta particolarmente interessante è rappresentata dal galletto agli agrumi, nella quale il succo e la scorza del limone e dell’arancia vengono mescolati insieme per aromatizzare la carne durante la cottura, conferendole un sapore delicato ma, allo stesso tempo, nettamente percepibile.