Moscato d’Asti Docg 2018, un vino di grande qualità - Sapori News

Nella zona dell’astigiano è periodo di vendemmia e quella del 2018 si preannuncia ottima, grazie alle  uve sane che permettono di  ottenere vini dal quadro aromatico complesso e ricco di profumi. Queste le principali indicazioni che giungono dalla vendemmia 2018 in pieno svolgimento, dopo che il Consorzio ha analizzato 200 campioni di uva prelevati presso i vignaioli. Ci sono dunque tutte le premesse per produrre un Asti, nelle versioni dolce e secco, ed un Moscato d’Asti Docg di assoluta qualità.

Vini dotati di un profilo organolettico unico, capace di distinguerli da qualsiasi altro vino a base moscato, grazie alla fragranza ed all’ intenso bouquet di profumi dell’uva appena raccolta che mettono in bottiglia.
Sono 52 i comuni di produzione posti a cavallo delle
 province di Asti, Alessandria e Cuneo, per un totale di 9.700 ettari di Moscato, coltivato da quasi 4.000 viticultori.

È proprio grazie a questo territorio che il Consorzio di tutela dell’Asti è salito in questi giorni agli onori della cronaca nazionale, con speciali sulla vendemmia nei telegiornali di Rai Tre, Rai News e Canale 5.

“Una vendemmia di assoluto rilievo – sostiene Giorgio Bosticco, Direttore del Consorzio – per le nostre Denominazioni che continuano il loro processo di crescita a livello mondiale.
Tre diverse tipologie, capaci di valorizzare appieno gli aspetti organolettici che hanno reso celebre ed apprezzato il Moscato d’Asti nel mondo. Vini – conclude Giorgio Bosticco – profondamente legati al loro territorio di produzione, la cui anima glamour si sposa però perfettamente con i tanti momenti di convivialità che il vino porta con sé”.

“Una vendemmia giunta al termine di un processo di maturazione lento ma completo – dichiara Guido Bezzo, Responsabile del laboratorio di analisi del Consorzio – che ha permesso alle uve di sviluppare appieno il proprio spettro aromatico, senza rinunciare ad acidità e zuccheri.
Anche la più recente analisi dei mosti conferma i dati già in nostro possesso, che parlano di un Moscato sano, capace di raggiungere picchi di qualità da molto tempo sconosciuti”.

L’immissione nel mercato è prevista a partire dal prossimo autunno: Italia, Stati Uniti, Germania, Russia, ma anche Cina e Corea del Sud, sono le principali destinazioni delle tre Denominazioni tutelate dal Consorzio, di cui annualmente si producono circa 90 milioni di bottiglie.