Colline Albelle, per una giovane realtà vitivinicola un nome gentile, derivante dal colore chiaro del tufo, che costituisce il territorio collinare su cui si estendono ora filari di ordinati vigneti.

Ma non è sempre stato così!
Quando nel lontano 2016 Julian Reneaud,  winemaker visionario nato a Carcassonne (Francia), ma toscano d’adozione, si innamorò di queste terre, comprendendo che era lì che doveva realizzare il suo sogno imprenditoriale, nacque l’azienda vitivinicola Colline Albelle sulla base di antiche vigne allora in abbandono. 

All’avventura si unirono fin dal principio Dilyana Vasileva e Irena Gergova, che già erano produttrici di vino in Bulgaria, insieme ai loro mariti.
Le due donne sposarono l’idea di Julian e cominciò, così, il lungo e meticoloso lavoro di reimpianto delle vigne, conservando quelle che era possibile salvare.
Sì, perchè il rispetto per la natura è alla base dell’azienda, nella quale tutelare la  biodiversità è un vero mantra.
Si pensi che solo 20 ettari sono destinati alla viticoltura, mentre il resto della proprietà è lasciato al bosco e agli ulivi, per dare piena libertà alla natura di esprimersi e di prendersi i suoi spazi.

Colline Albelle, un angolo incontaminato di Toscana 

A questo punto qualcuno si starà chiedendo: ma in quale zona delle Toscana si trova l’azienda? Siamo a pochi km da Riparbella (Pi), anticamente chiamata Ripa Albella (Ripa Bianca), in Val di Cecina, nell’Alta Maremma toscana, zona da sempre vocata alla coltivazione della vite. Ma anche a soli 10 km dal mare, che con la sua salsedine aiuta a dare al vino prodotto in zona un carattere salino e note minerali che ne esaltano la personalità.
Le vigne di Colline  Albelle, inoltre,  traggono  energia anche  dalle  profonde e vivaci acque sotterranee che attraversano la proprietà come un torrente invisibile.Colline Albelle, natura incontaminata e vini biologici e biodinamici - Sapori News

I vini biologici e biodinamici di Colline Albelle 

I vigneti si trovano in collina, a 350 s.l.m., posizione che, se da una parte li espone al vento, dall’altra permette la produzione di vini biologici e biodinamici e il controllo della peronospora con un uso limitato di rame.

A Colline Albelle i  vini vengono raccolti esclusivamente a mano, per preservare l’integrità di ogni chicco d’uva e per farli arrivare in cantina intatti, a garanzia della qualità del vino che ne deriverà. 

Nascono, così, prodotti derivati da vitigni come Sangiovese, Ciliegiolo, Merlot, Vermentino, Canaiolo Bianco, oltre al Petit Manseng, per uno squisito vino dolce. Sono  vini autentici e naturali,  che regalano emozioni.

Il progetto di Villa Albella 

Oltre il vino, però, ci sono in cantiere altri progetti, come quello di restaurare il grande casolare, Villa Albella, presente nella proprietà, trasformandola in un resort di lusso con solo 6 camere, ma dal gusto rustico-chic, per un’accoglienza  perfetta e ricca di carattere.

Nei pressi della casa padronale ci sarà in futuro anche un orto, che rifornirà il ristorante di erbe aromatiche e verdure a Km 0.
Aperto a tutti, il ristorante sarà anch’esso una chicca, perchè sarà gestito dallo chef Roberto de Franco, che ha maturato diverse esperienze in ristoranti stellati in giro per il mondo. 

Nel 2025 a Colline Albelle nuova cantina e spazio degustazione 

Ma non finisce qui! E’ previsto, infatti, per il 2024, con apertura nel 2025,  l’inizio della costruzione di una cantina con annesso uno spazio degustazione che renderà il resort ancora più completo e  permetterà agli ospiti e ai turisti  l’assaggio degli  ottimi vini di Colline Albelle.

“La bellezza è la nostra stella polare. I miei studi artistici da una parte e l’esperienza imprenditoriale dall’altra, sono stati i principali complici di questo progetto: il cielo e il paesaggio di Riparbella ci hanno incantato come un quadro rinascimentale  mentre l’assaggio dei vini che qui prendono forma ci ha fatto capire il grandissimo potenziale del territorio. Siamo felici oggi di esserne parte e speriamo che i vini di Colline Albelle possano aggiungere una loro nota personale alla qualità che già contraddistingue tutta la zona”, dice Dilyana a nome di tutti i soci.Colline Albelle, natura incontaminata e vini biologici e biodinamici - Sapori News

L’impatto ambientale e le api 

Basandosi sulla volontà di operare sul territorio in modo sostenibile, tutti i materiali usati nella produzione del vino, come. ad esempio, le capsule con base vegetale (tecnologia Polynature della azienda italiana Intercap), hanno un basso impatto sull’ambiente.

A Colline Albelle la natura esprime il meglio di sè, tanto che le api, specie purtroppo in diminuzione dappertutto, qui, invece, prosperano.
“Nel primo anno abbiamo avuto la bellissima sorpresa di vedere tre sciami arrivare nelle nostre vigne, gli abbiamo dati casa e deciso di non prendere il miele” racconta Julian. Da tre, il primo anno, siamo arrivati oggi a più di 50 arnie in azienda. A questo ritmo, arriverà presto il tempo di una piccola produzione di miele”.

Le etichette

Riparbella  è una località dove al mattino le nuvole sembrano avvolgere in un’atmosfera incantata le cime delle colline e allora…come non riproporle nelle etichette, a ricordare da dove vengono i pregiati vini dell’azienda? 

I vini principali, come Serto, Altenubi e Halis – rispettivamente Sangiovese, Ciliegiolo e Canaiolo Bianco – sono vinificati in purezza, mentre Colline Albelle Inrosso è un Merlot rivisitato con carattere ed eleganza e  Colline Albelle Inbianco un’espressione di Vermentino, anche essi in purezza.

Un’azienda giovane come Colline Albelle ha predisposto un piano di comunicazione per far conoscere i suoi vini, perciò nel mese di Novembre 2023 Serto si presenta per la prima volta al pubblico durante un press release al ristorante Atto di Vito Mollica al Palazzo Portinari a Firenze, e successivamente con due eventi a Milano, al ristorante Verso dei fratelli Capitaneo e al ristorante Andrea Aprea, entrambi appena riconosciuti 2 stelle Michelin.

Vini unici 

I vini dell’azienda hanno  proprie caratteristiche,  che li rendono inconfondibili: sono a bassa gradazione alcolica, hanno aromi delicati e distintivi e derivano dalla selezione di singoli vigneti, evitando i blend.
Sono, quindi, molto riconoscibili: un vigneto, una varietà, un’annata.

Dall’unione di natura, passione e amore per la terra… voilà i vini di Colline Albelle!

www.collinealbelle.com

Claudia Di Meglio