Le polpette sono un secondo piatto semplice e facilissimo da realizzare, ma pochi sanno che le loro origini sono antichissime.

Realizzate con carne, pesce o ingredienti vegetali, aromatizzate con vari tipi di spezie, fritte in olio bollente o nel burro, oppure cotte al forno, le polpette vengono preparate in un numero praticamente infinito di modi e, a ben vedere, ogni Paese ha inventato delle varietà locali.

Eppure tutte le polpette hanno dei punti in comune, come la forma, sferica o leggermente schiacciata, e il fatto di essere fatte con ingredienti macinati o tritati molto finemente. Se vi state domandando come preparare i mondeghili oppure come fare le kufta, polpettine tipiche del Medio Oriente e del Nordafrica, potreste rimanere stupiti dal fatto che, ingredienti a parte, il metodo di preparazione è pressoché identico. Certo, i mondeghili, diversamente dalle kufta, vengono solitamente cotti nel burro, ma entrambi si presentano come delle palline un po’ schiacciate, composte da ingredienti macinati e impastati con le mani.

Quando sono nate le prime polpette? Chi le ha inventate? Seppure le origini non siano certe, possiamo affidarci alla teoria oggi più accreditata.

Le origini delle polpette: dalla Persia all’Europa

Come vi abbiamo anticipato, la data e il luogo di nascita delle polpette non sono certi, ma i più attribuiscono l’invenzione di questo sfizioso secondo piatto ai persiani. Il termine kufta o kofta, che identifica le polpette mediorientali, deriva con ogni probabilità da una parola di origine persiana che significa “carne pestata”: koofteh.

In seguito all’invasione della Persia da parte degli arabi, questi ultimi vennero a contatto con la tradizione non solo culturale, ma anche culinaria del popolo vinto; le polpette entrarono dunque nel menù arabo, prendendo il nome di bonadiq. Fu dunque grazie alla conquista della Spagna da parte degli arabi che le polpette raggiunsero l’Europa e, piano piano, arrivarono anche fino a noi.

Polpette: Paese che vai, varietà che trovi

Chi l’avrebbe mai detto che un piatto così semplice, facile e veloce da preparare, avesse una storia tanto avventurosa! Storia che, come abbiamo detto, ha permesso a tutti i popoli di sviluppare delle ricette personalizzate, entrate di diritto nella loro tradizione culinaria.

In Italia abbiamo ad esempio i mondeghili, ossia le classiche polpettine milanesi cotte nel burro, le polpette di polipo Pugliesi, le polpette emiliane con la mortadella, le granatine liguri preparate con riso e verdure e tantissime altre varietà.

Uscendo dai confini del nostro Paese, ma restando in territorio europeo, ecco le Fleischierte laibchen austriache oppure le albóndigas della Spagna, il cui nome deriva direttamente dalle bonadiq arabe.

Nel Nord Europa troviamo ad esempio le frikadeller, polpettine danesi preparate con carne di maiale e cotte nel burro, oppure le particolarissime lihapullat, il piatto finlandese preparato con carne di renna e servite con marmellata di mirtilli rossi.

Il successo di questo piatto continua anche oltre i confini del continente europeo. Spostandoci in Cina troviamo le grosse polpette di Shanghai, denominate teste di leone, insaporite con la tradizionale salsa di soia. Dalla Cina al Giappone, ecco gli hanbāgu, le polpette simili ad hamburger servite con il ketchup!