Protezione e risanamento dell’ambiente, miglioramento dei mezzi di sussistenza degli agricoltori e benessere delle comunità agricole tra gli obiettivi del piano

Il sistema alimentare rigenerativo potrebbe aiutare il nostro territorio, fino al punto di ridurre quasi a zero le emissioni prodotte nei campi, a causa della produzione industriale.

Il primo progetto di rigenerazione parte grazie alla collaborazione di Steriltom con Nestlè Italia.

La grande azienda vuole partire dalla tradizione del pomodoro al 100% italiano per passare da un tipo di produzione industriale invasiva a un sistema alimentare rigenerativo.

Grazie a questo non poi così tanto innovativo sistema, gli agricoltori saranno in grado di risparmiare fino al 40% di acqua impiegata per l’irrigazione dei campi di pomodoro.

In cosa consiste di preciso questo piano di risanamento?

Miglioramento del benessere delle comunità agricole e dei mezzi di sussistenza degli agricoltori, protezione e risanamento dell’ambiente. Nestlé si è messa al lavoro in maniera ardita per riuscire a raggiungere questi obiettivi. Il primo compito da raggiungere è riuscire a proteggere l’ambiente. Lo si potrà fare soltanto cambiando i metodi e le tecniche di produzione. Bisogna effettuare un passaggio molto importante. Ossia trasformare la produzione industriale invasiva attraverso un sistema alimentare rigenerativo.

I piani per favorire questa importante transizione non potranno essere effettuati lentamente. Al contrario, è necessario che l’intervento venga fatto il prima possibile. Poiché ormai il pianeta non ha troppo tempo da perdere.

Siamo purtroppo nelle mani delle grandi aziende come la Nestlè. Ed è una fortuna che alcuni dei più grandi imprenditori del pianeta si stiano svegliando e sensibilizzando riguardo a temi di così tale portata.

Sono centinaia di migliaia i operatori del settore che lavorano per questi imponenti brand. Quindi, la popolazione che si trova nelle mani di industrie potenzialmente dannose risulta vastissima.

Anche noi consumatori dobbiamo ritenerci in una certa misura responsabili di ciò che sta accadendo, oltre che del futuro della Terra.

Grazie al cambiamento di rotta della Nestlè e a questo “New Deal”, possiamo ben sperare che il nostro futuro, soprattutto riferito a nostri consumi, potrebbe rivelarsi maggiormente responsabile, maturo e quindi roseo.

L’annuncio di questa transizione a un sistema alimentare rigenerativo arriva in concomitanza con il vertice delle Nazioni Unite riguardo appunto i sistemi alimentari di New York. In questa occasione, l’azienda si ripromettere di raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità entro e non oltre il 2030.

L’incredibile impegno di Nestlè che combatte per l’ambiente

Sistema alimentare rigenerativo: Nestlè annunzia la transizione - Sapori News

Business Ambition for 1.5°C”, così si chiama il piano firmato, tra gli altri, anche da Nestlè. In questo programma sono definiti degli obiettivi a breve e a medio termine, che culmineranno appunto con l’avvento del 2030. Entro quest’anno tutte le aziende firmatarie si impegnano a ridurre drasticamente il livello delle loro emissioni e dello spreco che causa il deperimento degli ecosistemi.

Il CEO di Nestlè Mark Schneider si è detto molto ottimista riguardo a questa difficile transizione. Desidera che avvenga in tempi brevissimi. Ed è per questo che promette, a nome di tutta l’azienda, di aiutare fattivamente tutti gli agricoltori e gli addetti ai lavori, affinché il passaggio non rappresenti per loro un impegno troppo opprimente.

In effetti, adottare un sistema alimentare rigenerativo potrebbe comportare un alto dispendio di denaro. E quindi l’impiego di ingenti investimenti, che non tutti sono in grado di permettersi.

Il primo passo sarà, per la Nestlè, impiantare delle tecnologie intelligenti nei campi destinati alla coltura di pomodori per la Buitoni. Grazie a questi aggeggi disposti in mezzo alle piante, gli agricoltori potranno misurare il livello di umidità del terreno e tenerlo costantemente monitorato. In questo modo, il pomodoro verrà irrigato solo all’occorrenza. Oltre che un risparmio, questo permetterà la crescita di piante maggiormente sane.

Sistema alimentare rigenerativo: prima di tutto bisogna rimediare al consumo eccessivo di acqua

Sistema alimentare rigenerativo: Nestlè annunzia la transizione - Sapori News

Una maggiore efficienza: ecco cosa può davvero rappresentare il passaggio a un sistema alimentare rigenerativo.

Il Presidente e Amministratore Delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta Marco Travaglia ha dichiarato che le aziende che operano in questo settore hanno l’opportunità, oltre che il dovere, di contribuire a un cambio di regime. Questo nuovo indirizzo risulta indispensabile, affinché le future generazioni possa avere un mondo ancora abitabile e degno di essere chiamato “casa”.

Sono già tanti i soldi impiegati perché il cambiamento avvenga. La cosa più importante, però, è che Nestlè ha promesso di impiegare oltre un miliardo di dollari per lo sviluppo dell’agricoltura rigenerativa in tutto il mondo.

Ecco i tre step principali che verranno percorsi dalla compagnia al livello internazionale:

  • Pagare un sovrapprezzo per prodotti provenienti dall’agricoltura rigenerativa
  • Offrire sostegno agli investimenti
  • Applicare la scienza e le tecnologie più all’avanguardia, fornire assistenza tecnica

Le tappe maggiormente rilevanti per il raggiungimento dello sviluppo del sistema rigenerativo sono:

  • l’integrazione del bestiame
  • la rigenerazione dei cicli dell’acqua
  • la conservazione del suolo
  • la valorizzazione della biodiversità

Supportare le comunità agricole attraverso il sistema alimentare rigenerativo

Sistema alimentare rigenerativo: Nestlè annunzia la transizione - Sapori News

Nel programma “Generation Regeneration”, che è stato formulato da Nestlè per favorire la transizione, sono compresi anche gli aiuti concreti ed economici a favore dei loro lavoratori.  In particolare, questi aiuti si rivolgono agli agricoltori e agli operatori delle filiere impegnate nel rinnovamento delle industrie e dei campi.

Dal momento che per attuare il cambio in favore dell’ambiente, bisognerà investire soldi, il gruppo sosterrà i piccoli imprenditori partner e tutti i loro dipendenti.

Chi lavora nelle industrie Nestlè non dovrà sentire il peso di questo importante passaggio.

Nessuno dei 400 mila agricoltori dovrà pentirsi della decisione presa e degli impegni sottoscritti con altre nazioni.

La protezione dell’ambiente e impedire che il cambiamento climatico renda impossibile la sopravvivenza del genere umano deve passare attraverso delle scelte umane e sensibili.

Per questo motivo, l’azienda cercherà di fare tutto quello che è in suo potere per non causare danni collaterali, nel tentativo di raggiungere alti livelli di qualità nella produzione e distribuzione dei suoi prodotti.