Voiello: nuovo packaging per la pasta di Napoli - Sapori News Voiello, lo storico marchio di pasta ha un legame indissolubile con il territorio campano e lo vuole sottolineare dando quest’anno  una veste nuova al packaging dei suoi eccellenti prodotti.

Un nuovo look che si ispira a tradizione ed innovazione, coniugandoli in modo unico.  La nuova visual identity di Voiello attinge a piene mani dal territorio e dall’arte partenopea.

Nella palette cromatica troviamo l’azzurro e il blu che rimandano al cielo e al mare, ma anche l’oro che, oltre ad essere il colore del sole che nutre il grano, richiama le linee dei fregi barocchi che impreziosiscono il Teatro San Carlo di Napoli.

Ma non è finita qui.

Nella nuova veste di Voiello trova spazio anche il rosso che dona passione e veracità e rimanda al mondo del teatro e della “guarattella”, il tipico spettacolo da strada dei burattini napoletani.
Ed è proprio da questo palco del teatrino che fa capolino Pulcinella: al bianco tipico della maschera, si aggiungono degli elementi in oro, per elevarlo a sigillo di qualità.
E, per non dimenticare il forte legame con il passato e l’antica e gloriosa storia della marca, il logo Voiello riprende la tipografia usata in un’etichetta commerciale del 1902.

Ad accompagnare all’interno della Napoli più autentica, fatta di buon cibo e convivialità, non mancherà una voce narrante d’eccezione: chef Antonino Cannavacciuolo.

Chi meglio di un napoletano doc come lui può raccontare le unicità della pasta Voiello e dei suoi formati più iconici?
Sarà infatti lui il volto della nuova campagna tv che porterà il telespettatore nel cuore delle cucine campane e che farà leva sulle origini e sui valori Voiello.

Ecco che lo stile, l’estro e l’artigianalità napoletana si legano ancora più indissolubilmente a Voiello, che racchiude la migliore tradizione pastaia partenopea, quel saper fare autentico e inconfondibile.
La pasta superiore, tenace, ruvida e consistente che, per catturare i sughi come nessuna, richiede una costante ricerca fatta di cura dei dettagli, competenza e creatività.

Alla base di una pasta che è sinonimo di eccellenza c’è infatti un’accurata selezione delle materie prime, a partire dall’esclusivo utilizzo del Grano Aureo 100% italiano. 

Spighe che si nutrono della luce del sole del territorio, per conferire alla pasta un alto contenuto proteico e le caratteristiche che ne fanno un prodotto dalla consistenza subito riconoscibile, tenace e ruvida già al primo morso.

Una varietà di grano duro italiana unica, coltivata dal 2009 nei campi del centro e del sud Italia ed utilizzato esclusivamente per la produzione di pasta Voiello.

La costante ricerca e cura dei dettagli caratterizza da sempre il marchio campano e passa anche dalla selezione della materia prima migliore.

E la stessa cura dei dettagli, ricerca e competenza si ritrovano nell’intera produzione Voiello realizzata, ancora oggi, esclusivamente nell’unico stabilimento di Marcianise (Caserta). Un polo produttivo importante anche per l’occupazione dell’intero territorio campano – con oltre 100 dipendenti – e che si contraddistingue per le continue innovazioni a livello tecnologico e per la sostenibilità.

Ma il forte legame con Napoli non si esaurisce qui. Anche tutti i nomi dei formati di pasta – espressi al singolare e preceduti dall’articolo determinativo – rivelano un elemento che viene proprio dall’idioma napoletano che, nell’uso corrente, si riferisce ai piatti utilizzando la forma singolare. 

Ed ecco arrivare sulle tavole di tutta Italia Il Gran Fusillo, una versione di fusilli dalle ampie dimensioni, dalle spire grandi e avvolgenti, studiate per catturare e non lasciare scappare nessun tipo di sugo.

Tra i formati napoletani più antichi, i fusilli devono il loro nome al fuso, lo strumento usato dalle filatrici. Passando per Lo Spaghetto Scanalato: il classico italiano per eccellenza, reinterpretato da Voiello, che unisce all’antica tradizione pastaia un’inedita sezione biconcava, che trattiene sino al 20% di sugo in più, valorizzando al massimo sia i condimenti più leggeri, sia quelli più corposi.
Senza dimenticare le specialità: Il Pacchero e La Calamarata, due formati tipici della cucina partenopea che, grazie all’esclusivo Grano Aureo e alla trafilatura al bronzo, hanno una tenuta in cottura eccezionale ed esaltano al meglio le ricette della tradizione.

Questi sono solo alcuni esempi dei 35 formati distintivi di Voiello che, oltre alla linea classica, aggiunge anche quella integrale.

Anche la gamma integrale si rifà il look e si veste di cromie organiche e calde: un marrone scuro e caldo per evocare naturalità, un beige chiaro per comunicare autenticità e maggiore presenza di oro per illuminare e ricordare il colore del grano maturo.

Voiello, una storia di pasta tra passione e tradizione.Voiello: nuovo packaging per la pasta di Napoli - Sapori News

La storia di Voiello  

Voiello è di Napoli, e quando nasci in un posto come Napoli, lo spirito del territorio te lo porti addosso, per sempre. Una storia intensa, nata dal sogno di due giovani innamorati e dal loro desiderio di fare la pasta migliore di Napoli.
Tutto ebbe inizio a Torre Annunziata, una città piena di pasta stesa al sole ad asciugare. August Vanvittel, ingegnere di origini svizzere, arrivò in Campania nel 1839 per prendere parte alla costruzione della ferrovia Napoli – Portici.
Qui avvenne anche il suo incontro con l’arte bianca: si innamorò di Rosetta Inzerillo, figlia di un piccolo pastaio della zona e con lei iniziò ad occuparsi della gestione del piccolo negozio del suocero.
Nel 1861 – con l’annessione di Napoli al Piemonte e con la nascita del Regno d’Italia – la famiglia Vanvittel decise di modificare il cognome in Vojello che, successivamente prese la forma attuale di Voiello.
Fu il nipote Giovanni, nato dal figlio Teodoro, a fondare nel 1879 l’Antico Pastificio Giovanni Voiello in un vasto terreno in Contrada Maresca.
All’inizio del ‘900 Voiello si affermò come la marca preferita di pasta dell’aristocrazia napoletana e si diffuse in tutta Italia raggiungendo numeri record. Anche se lo stabilimento fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, l’impegno della famiglia non si arrestò.
E, nell’immediato dopoguerra, vide la luce un nuovo stabilimento che, per l’epoca, adottava tecniche produttive all’avanguardia.
Nel 1973, mentre la crisi economica colpiva l’Italia, ad aiutare l’antico pastificio Voiello arrivò un’azienda emiliana, Barilla, che rilevò le quote societarie e subentrò nella gestione, ma sempre rispettando l’autonomia e l’indipendenza dei processi produttivi che avevano coniato la qualità del prodotto.
Ancora oggi Voiello – prodotta nello stabilimento di Marcianise (Caserta) – continua a perfezionarsi e ad elevare gli standard produttivi e qualitativi, puntando su materie prime eccellenti e trafilatura al bronzo, con Grano Aureo 100% Italiano.

Il Gruppo Barilla
Barilla è un’azienda di famiglia non quotata in borsa, presieduta dai fratelli Guido, Luca e Paolo Barilla. Venne fondata dal loro bisnonno Pietro Barilla, che nel 1877 aprì una bottega di pane e pasta a Parma, oggi famosa in Italia e nel mondo per le sue eccellenze gastronomiche.
Con i suoi marchi – Barilla, Mulino Bianco, Pan di Stelle, Gran Cereale, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina e Vesta, Misko, Voiello, Cucina Barilla – promuove un’alimentazione gustosa, gioiosa e sana, ispirata alla Dieta Mediterranea e allo stile di vita italiano.
Quando apre la sua bottega oltre 140 anni fa, Pietro Barilla ha come parole d’ordine: fare cibo buono. Oggi, questo è diventato il modo di fare impresa di Barilla: “Buono per Te, Buono per il Pianeta”, che rappresenta l’impegno quotidiano delle oltre 8.000 persone che lavorano nel Gruppo e di una filiera che ne condivide valori e passione per la qualità.
“Buono Per Te” significa migliorare continuamente i prodotti, incentivare l’adozione di corretti stili di vita e favorire l’accesso al cibo delle persone. “Buono Per il Pianeta” significa promuovere filiere sostenibili, ridurre le emissioni di CO2 e i consumi di acqua nella filiera produttiva.
Per saperne di più, visitare: www.barillagroup.com; Twitter: @barillagroup