Massimiliano Alajmo, tre stelle Michelin, ha scelto Mymenu per portare a domicilio il suo prezioso menu, la start up italiana appena entrata nell’orbita del colosso Pellegrini, che continua la sua crescita mantenendo alta l’asticella su qualità e servizi di eccellenza per la ristorazione in ufficio.

Da questa settimana le creazioni dello chef stellato saranno disponibili anche nella versione da asporto o delivery a casa, corroborando il senso di questa nuova, inarrestabile rivoluzione, anche della cucina stellata.

Il nuovo accordo rappresenta per Mymenu il coronamento di un modus operandi che negli anni ha permesso alla società padovana di lavorare con i migliori ristoranti nelle città in cui opera per la sua attenzione nel garantire la migliore esperienza di acquisto ad ogni cliente.

«La nostra scelta è stata tecnica, abbiamo selezionato Mymenu come partner per garantire una consegna rapida e attenta dei nostri prodotti, puntando a soddisfare il più possibile le aspettative dei nostri clienti» racconta Raffaele Alajmo, che insieme a Massimiliano Alajmo è l’artefice di un successo che li colloca, insieme, in vetta alla prestigiosa guida ormai da 17 anni e che li ha spinti ad aprire il Ristorante Quadri a Venezia, il Caffè Stern a Parigi, l’Amor a Milano e ora anche l’Hostaria a Cortina.
Ed è proprio a Cortina che è nata l’idea di aprire questo nuovo dialogo con gli amanti dei loro iconici piatti: «Un altro aspetto positivo riguarda la possibilità di rivolgerci anche ad una nuova clientela che magari non ha mai considerato la nostra offerta, aprendo il dialogo con clienti che probabilmente non avremmo mai raggiunto».

“Per noi la presentazione e il mantenimento delle qualità organolettiche di ogni portata sono fondamentali: su questo abbiamo improntato la formazione ai nostri riders, espressione che spesso non rende giustizia alle professionalità che formiamo” commenta Edoardo Tribuzio, CEO di Mymenu.

“La differenza sostanziale che sappiamo assicurare nel “servire” è risultata vincente, consentendoci di avvicinare chef del calibro dei fratelli Alajmo, e, poco prima, Massimo Bottura e la sua Franceschetta58, che si sono affidati a noi nel primo lockdown.
Molti dei loro piatti richiedono una procedura precisa per affrontarli, come il celeberrimo Cappuccino di seppie al nero, definito dello stesso chef un “bianco-nero verticale”, con la crema di patate in superficie e le seppie sotto e il cucchiaio che deve arrivare fino al fondo del bicchiere per raccogliere tutti gli elementi del piatto.
I nostri strumenti consentono un trasporto sicuro, protetto e soprattutto attento al piatto. Oltretutto siamo orgogliosi di poter dare una mano, con responsabilità, ad un settore molto colpito dalla pandemia”.

I fratelli Alajmo hanno testato direttamente il trasporto dei diversi piatti che compongono il menu disponibile nella piattaforma di delivery. «Il delivery non rappresenta una soluzione sufficiente a rimediare al momento difficile e speriamo di poter presto tornare alla normalità, tuttavia, anche se non farà volare il nostro fatturato, per noi è anche un modo di testimoniare la nostra vicinanza ai nostri clienti affezionati».