Una start up di giovani ha avuto l’idea di realizzare un progetto di “hospitality”  che unisce musica, arte e cultura gastronomica. Siamo nel centro di Pesaro, nell’antica Via del Duomo, oggi Via Rossini, appunto. Al numero 34, nella casa dove più di duecento anni fa il compositore era nato ed aveva trascorso la sua infanzia, possiamo vivere oggi un’esperienza multisensoriale che ci coinvolge in prima persona facendoci penetrare nel mondo di allora. 

Al piano terreno, con accesso libero, oltre a curiosare nello store dedicato e a gettare uno sguardo ad una scenografica bottega di barbiere, omaggio alla sua opera più conosciuta, in apposite postazioni è possibile ascoltare musiche rossiniane e scorrere un video che illustra i luoghi di Pesaro a lui legati.Che Figaro!  Rossini Gourmet - Sapori News

Per dare rilievo ai materiali esposti al primo e secondo piano, per lo più provenienti da una collezione parigina e consistenti in stampe delle opere di Rossini e dei suoi celebri interpreti, ritratti a stampa, caricature, lettere, spartiti autografi e libretti originali, intervengono tecnologie di ultima generazione che, attraverso “touch screen”, permettono l’ascolto di registrazioni sonore. Recentissime novità sono le animazioni virtuali ed i video di Art Glass che  si realizzano indossando occhiali speciali così che è Gioachino stesso a materializzarsi per raccontarci eventi della sua vita e per leggerci brani delle sue lettere, a scelta in italiano o in un inglese perfetto. Vi traspare il suo entusiasmo per i segreti di cucina da lui scoperti, la sua cura meticolosa nel redigere menù e la concezione, condivisa ai tempi con pittori e scrittori per lo più francesi, che nella convivialità e nella gastronomia usava riconoscere esperienze intellettuali ed estetiche da godere, ma anche da disquisire con dotta competenza come si fa con la musica.Che Figaro!  Rossini Gourmet - Sapori News

La sorpresa giunge inaspettata, giunti al terzo piano, dove seduti convivialmente a tavola, mentre si ascoltano con cuffie wireless, musica e narrazioni, si degustano melodie e armonie, assaggiando monodosi di “prodotti rossiniani”. A decantare le caratteristiche degli assaggi, dal “Lonzino con rosso d’uovo”, nobilitato da petali di viole, al salame avvolto in cera che ne preserva la morbidezza, al dessert di cioccolata a strati, in numero di cinque a richiamare il pentagramma, Giuditta, un’eterea cantastorie mette a fuoco la figura del maestro, raccontandone aneddoti come il suo decantare la propria scala valori, dal primo posto dedicato al Mangiare, seguito dall’Amare , dal Cantare ed infine dal prosaico digerire.

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Testo e foto di Maria Luisa Bonivento