Il Perù abbonda di superfoods, cibi nutrienti, ricchi di sostanze benefiche e antiossidanti che da millenni i contadini peruviano coltivano, sfidando le avversità del clima e dell’orografia del Paese. Una fatica che vale la pena, però, perchè dà vita a piatti deliziosi, a base di ingredienti naturali e derivati dalla tradizione.
Eccone alcuni:
La quinoa è certamente uno dei simboli del Perù: è uno pseudocereale privo di glutine e ricchissimo di proteine, perfetto quindi per vegani, vegetariani e celiaci; contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco, oltre a tutti gli amminoacidi essenziali e a grassi in prevalenza insaturi e pare che abbia un’azione anti invecchiamento e anti tumorale: un autentico toccasana! In antica lingua quechua la quinoa è chiamata “chisiya mama”, che significa ‘madre di tutti i semi’.
Le Fave di cacao, salutari e subito pronte, è forse uno dei superfood più apprezzati: il cacao è ricco di ferro, magnesio, fibre, vitamina C e antiossidanti; è noto anche per la sua capacità di aumentare i livelli di serotonina e, grazie all’alto tasso di polifenoli, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo e favorisce la salute cardiaca … e il bello è che sono anche buone! Unica accortezza: deve essere consumato crudo, sotto forma di polvere o di granella.
La Maca delle Ande è una pianta della famiglia delle Brassicaceae; la sua radice è ricca di principi nutritivi essenziali per l’organismo, come proteine, sali minerali, fibre, vitamine A, C e del complesso B, calcio, ferro e zinco. È anche conosciuta come “ginseng peruviano” ed è un ottimo energizzante naturale. Si consuma in polvere e aiuta a combattere lo stress, a sciogliere le tensioni e a dare la carica; se assunta regolarmente, si dice favorisca la fertilità.
Il camu camu è un arbusto spontaneo che cresce nella zona della foresta amazzonica e che produce un piccolo frutto rosso porpora, poco più grande di una ciliegia o di un acino d’uva. Questo frutto è ricchissimo di vitamina C ma, per il suo sapore molto acido, non viene consumato crudo, bensì sotto forma di polvere. Nella medicina tradizionale peruviana il camu camu viene utilizzato per molti scopi: per alleviare i dolori, debellare le infezioni, per curare i reumatismi e le ferite e anche per tenere sotto controllo il diabete.
La lucuma è un frutto oblungo dal sapore dolciastro, davvero delizioso. Può essere mangiato sia crudo che cotto e, se ridotto in polvere, viene chiamato l’oro degli inca per le sue straordinarie proprietà: è infatti ricco di betacarotene, di vitamine B1, B2, B3 e B5, di sali minerali come potassio, ferro, calcio e fosforo, fibre e carboidrati; alcuni studi hanno evidenziato il suo potente effetto antiossidante e antinfiammatorio, utile nella guarigione delle ferite e anche nel ritardare l’invecchiamento cutaneo. La polvere di lucuma ha un indice glicemico basso, che la rende perfetta anche per i diabetici, è priva di glutine, e, grazie alla presenza di niacina, aiuta a regolare i livelli di colesterolo e trigliceridi; si può utilizzare come dolcificante, ed è quindi molto indicata per la preparazione di creme, torte, dessert (come sostituto dello zucchero), o come farina, in particolare per addensare, grazie all’alto contenuto di amidi.
Il sacha inchi, o arachide dell’Inca, è una sorta di nocciolina originaria della foresta pluviale amazzonica peruviana. Conosciuta e apprezzata già in tempi antichissimi, viene oggi consumata principalmente sotto forma di olio dalle proprietà straordinarie: l’olio di sacha inchi è infatti ricco di acidi grassi polinsaturi, di omega-3, omega-6 e omega-9, oltre che di proteine e vitamine E e A, che lo rendono un ottimo antiossidante naturale.
Consumare regolarmente quest’olio offre benefici al sistema cardiocircolatorio, perché favorisce la riduzione del colesterolo cattivo e mantiene entro livelli normali la pressione arteriosa, e anche all’autostima: il sacha inchi è anche un prodotto di bellezza, perché rende luminosi e setosi sia la pelle che i capelli!