La storica cantina della famiglia Jacorossi rinnova la tradizione del Vino Nobile con attenzione a sostenibilità, enoturismo e innovazione.
Talosa: storia e identità del Vino Nobile di Montepulciano
Nel cuore di Montepulciano, tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, la Fattoria della Talosa rappresenta una delle realtà storiche più significative del territorio. Fondata nel 1972 da Angelo Jacorossi, l’azienda è oggi guidata da Edoardo Mottini Jacorossi, che prosegue la tradizione familiare con una visione moderna e sostenibile.
Le antiche cantine Talosa, situate sotto Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti, custodiscono un patrimonio enologico che affonda le radici nel Rinascimento. Tra volte in mattoni e botti di rovere, il Vino Nobile di Montepulciano matura e si affina, diventando espressione autentica del territorio.
Innovazione e crescita: l’impegno della famiglia Jacorossi
Nel corso degli anni, Talosa ha intrapreso un percorso di modernizzazione e crescita sostenibile. Dal 2004, il nuovo centro aziendale accoglie le fasi di vinificazione e imbottigliamento, mentre i vigneti si estendono oggi su 33 ettari nella località Pietrose, tra i 330 e i 400 metri di altitudine.
“La nostra è una storia di trasformazione continua – spiega Edoardo Mottini Jacorossi –. Negli ultimi anni abbiamo investito molto in tecnologia e sostenibilità, fino a ottenere la certificazione biologica con la vendemmia 2024”.
L’azienda ha infatti installato un impianto fotovoltaico per coprire il fabbisogno energetico e introdotto macchinari di ultima generazione, come un trattore satellitare e sistemi di monitoraggio climatico per i vigneti.
I vini: dal Rosso all’Alboreto, il carattere del territorio
La produzione Talosa è un omaggio al Sangiovese, vitigno principe di Montepulciano. Tra le etichette di riferimento figurano il Rosso di Montepulciano 2024 e l’Alboreto Nobile di Montepulciano 2021, vini che uniscono eleganza, struttura e tipicità.
Ogni fase della lavorazione segue criteri di precisione e rispetto per la materia prima: vendemmia manuale, fermentazioni controllate e affinamenti in botte grande, barrique e tonneaux, scelti in base alle caratteristiche del vino.
“Il legno è uno strumento, non una regola”, sottolinea l’enologo Michele Merola, ribadendo la filosofia dell’azienda.
Enoturismo e accoglienza: la Cantina Storica e Villa Talosa
Dal 2010, Talosa ha puntato con decisione sull’enoturismo, inaugurando percorsi di degustazione nel centro storico di Montepulciano. Nel 2021 è stata aperta la nuova sala degustazione sotterranea, realizzata in collaborazione con le Belle Arti in un ex rifugio della Seconda guerra mondiale.
A pochi chilometri dal borgo, la Villa Talosa accoglie visitatori e winelover in una residenza immersa nei vigneti, con piscina panoramica e percorsi di degustazione guidata. Qui è possibile assaporare le principali etichette della casa, dal Nobile “Filai Lunghi” al Super Tuscan “Pietrose”, fino al classico Vin Santo di Montepulciano.
Talosa oggi: un equilibrio tra tradizione e futuro
Con 15 dipendenti, una produzione annua di 100.000 bottiglie e un fatturato di 1,7 milioni di euro, Talosa esporta il 48% dei propri vini in Stati Uniti, Svizzera, Germania e Regno Unito.
“Il 2024 è stato un anno di sfide ma anche di risultati significativi, con una crescita del 10%”, commenta Jacorossi.
Radicata nel territorio toscano e proiettata verso l’innovazione, Talosa rappresenta oggi una delle voci più autentiche del Vino Nobile di Montepulciano, con un impegno costante verso qualità, sostenibilità e cultura del vino.


I vini: dal Rosso all’Alboreto, il carattere del territorio