Dal 24 ottobre al 1° novembre a Bellagio torna il “Toc”: lo chef Luigi Gandola celebra il piatto simbolo del Lago di Como con un festival che unisce gusto, tradizione e filiera corta

Il ritorno del piatto identitario di Bellagio

Tra le colline e le sponde del Lago di Como, dove la cucina di lago incontra la montagna, il “Toc” torna a essere protagonista assoluto. Dal 24 ottobre al 1° novembre 2025, lo chef Luigi Gandola, patron del ristorante Salice Blu di Bellagio, dedica nove giornate al piatto più rappresentativo della tradizione bellagina, con il Festival del Toc: un evento gastronomico e culturale pensato per riscoprire i sapori autentici e la convivialità di un tempo.

Il Toc non è soltanto una ricetta: è una memoria collettiva che racconta 150 anni di storia locale, fatta di gesti lenti e ingredienti semplici. A renderlo unico è il suo carattere rituale: una polenta ricca e morbida, cotta a lungo nel paiolo di rame, arricchita con burro e formaggi locali e servita al centro della tavola, da gustare con le mani in un gesto comunitario che unisce le generazioni.

La farina gialla di mais Scagliolo: una riscoperta del territorio

L’edizione 2025 del Festival introduce una novità significativa. Per la prima volta, la celebre polenta verrà preparata con la farina gialla di mais Scagliolo di Carenno, coltivato a Garlate, un prodotto che valorizza la filiera agricola cortissima e l’identità contadina del territorio lecchese e comasco.

«È un ritorno alle origini, ma con un ingrediente nuovo che parla di territorio e sostenibilità» spiega lo chef Gandola.

La farina, macinata a pietra, restituisce il profumo e la consistenza del granoturco lombardo autentico, rendendo il Toc ancora più aromatico e intenso. La scelta sottolinea l’attenzione crescente verso la materia prima locale, elemento distintivo della cucina di Luigi Gandola, da sempre impegnato nel valorizzare i piccoli produttori.

La preparazione: tra rito e maestria

Nel paiolo, la ricetta resta fedele alla tradizione: un’ora di lenta mescola manuale, con l’aggiunta di burro e formaggio della Latteria Sociale di Bellagio, fino a ottenere una consistenza setosa e avvolgente. Il risultato è una polenta cremosa, lucente e saporita, pronta per essere condivisa in tavola secondo l’antico rito collettivo.

Il Toc, per secoli, è stato il piatto dei giorni di festa: preparato durante le ricorrenze, nelle case e nelle osterie, come simbolo di abbondanza e condivisione. Accanto al paiolo fumante, la tradizione vuole la presenza dei salumi dei produttori locali, dei missoltini, della gallina fredda ripiena, del ragèl – il digestivo tipico – e della miascia, la torta rustica di pane, frutta e latte che concludeva ogni pranzo festivo.

Un festival tra gusto e cultura

Il Festival del Toc sarà più di un semplice appuntamento gastronomico: si trasformerà in un viaggio esperienziale attraverso la cultura del cibo, la manualità e le storie tramandate nelle famiglie del lago. Per nove giorni, il ristorante Salice Blu accoglierà comitive, famiglie e visitatori curiosi, invitandoli a condividere un momento di convivialità fuori dal tempo.

Ogni degustazione sarà accompagnata dai racconti dello chef e da approfondimenti sulle materie prime locali, con l’obiettivo di preservare la memoria gastronomica e trasmettere ai più giovani il valore della lentezza e dell’artigianalità.
La manifestazione vuole essere anche un’occasione per riflettere su un tema sempre più attuale: il legame tra cucina e territorio, e la necessità di riscoprire il significato autentico del cibo come identità culturale.

Tradizione e innovazione nella cucina di Luigi Gandola

Lo chef Luigi Gandola, noto per la sua formazione internazionale e per le collaborazioni con grandi maestri della cucina italiana, guida il Salice Blu da oltre quindici anni, trasformandolo in un punto di riferimento per chi cerca l’essenza della gastronomia lariana reinterpretata in chiave contemporanea.
Attraverso il Festival del Toc, Gandola conferma la sua filosofia: coniugare tradizione, sostenibilità e innovazione, restituendo valore alla cucina come forma di racconto del territorio.

Un invito a riscoprire il Lago di Como attraverso il gusto

Bellagio, con il suo fascino sospeso tra acqua e montagna, diventa così il palcoscenico di un evento che unisce gastronomia, cultura e turismo. Partecipare al Festival del Toc significa vivere un’esperienza autentica, che parla di sapori antichi e di comunità.
In un periodo in cui il turismo enogastronomico cresce e si trasforma, iniziative come questa contribuiscono a rafforzare l’immagine del Lago di Como come destinazione di qualità, capace di offrire esperienze genuine e legate alla stagionalità.