Il Festival The Kode, giunto alla sua quinta edizione, invita i partecipanti a scoprire la sacralità del cibo come strumento di consapevolezza e trasformazione interiore. Il 3 e 4 maggio, al Grand Hotel Des Bains di Riccione, il festival offrirà un’esperienza immersiva dove corpo, mente e spirito si connettono attraverso pratiche sciamaniche, meditazione, e, naturalmente, un’alimentazione consapevole.
Il cibo come strumento di consapevolezza
Mangiare non è solo un atto meccanico, ma un atto di comunicazione profonda con il nostro corpo e l’universo. Diverse tradizioni, da Pitagora a Chaitanya Mahaprabhu, hanno riconosciuto il potere spirituale del cibo. In un’epoca dove il cibo è spesso visto solo come carburante, il festival The Kode, guidato da Luka Luna, ci invita a riscoprire il vero significato di nutrizione, considerando l’impatto che ciò che mangiamo ha sulla nostra energia, spirito e corpo.
Secondo la medicina ayurvedica, gli alimenti sono suddivisi in tre categorie energetiche chiamate Guna:
Sattvici: alimenti puri, come legumi e cereali integrali.
Rajasici: cibi stimolanti come spezie piccanti e caffè.
Tamasici: cibi pesanti come carne rossa e cibi processati.
L’alimentazione sattvica è la chiave per mantenere equilibrio tra corpo e anima.
Il menù del risveglio: un viaggio olistico tra gusto ed energia
Nel contesto di The Kode, il cibo del risveglio diventa un vero e proprio rito di gratitudine verso la terra e un veicolo per elevare la nostra energia. Lo chef Gerardo de Bonis ha ideato un menù vegetariano e stagionale che armonizza i sensi, tra piatti come il Finto pomodoro di burrata, i Tortelli di Raviggiolo con crema di melanzane e la Parmigiana di melanzane con bufala campana. Ogni piatto è pensato per favorire una nutrizione consapevole, dove mangiare lentamente diventa parte di un rituale di amore verso sé stessi.
Oltre il cibo: un percorso di trasformazione
Il festival non è solo una esperienza gastronomica, ma un viaggio di trasformazione personale. Tra le attività proposte ci sono:
Danza estatica per liberare il corpo.
Bagni di suoni sacri per il rilassamento profondo.
Meditazione dinamica per risvegliare l’energia interiore.
Respirazione sciamanica per riconnettersi con la natura.
Tutti questi momenti, insieme alla filosofia del Cibo del Risveglio, sono pensati per aiutare i partecipanti a nutrire non solo il corpo, ma anche l’anima, per una vita più equilibrata e consapevole.
L’invito è aperto a chiunque voglia esplorare un nuovo modo di vivere il cibo, l’esistenza e il proprio benessere. Come dice Luka Luna: “Siamo ciò che mangiamo, ma anche ciò che pensiamo, sentiamo e viviamo”.