Pilsner Urquell ritorna alle origini proponendo una nuova bottiglia per la sua birra di qualità. Per ricordare il suo heritage, risalente al 1842, anno in cui dette vita alla  prima birra dorata, la birra che ha dato origine a tutte le “chiare”, ecco la nuova bottiglia in vetro marrone, simile alle  prime bottiglie Pilsner Urquell, la cui etichetta riprende cromatismi e simboli storici presenti nell’archivio di Plzen e che caratterizzano da oltre 170 anni la storia di questo brand.
Il mastro birraio bavarese Josef Groll realizzò l’inimitabile birra Pilsner Urquell con una ricetta speciale che prendeva il meglio della produzione locale: il prezioso luppolo Saaz, probabilmente il più pregiato al mondo, l’orzo moravo, tra i prodotti d’eccellenza della Repubblica Ceca, e l’acqua purissima della fonte di Plzen.
È proprio a Plzen, città boema di grande importanza e quest’anno Capitale Europea della Cultura, che nasce Pilsner Urquell e, da sempre, viene prodotta solo lì, nello stesso stabilimento, con la stessa ricetta e lo stesso processo produttivo.
Nel birrificio ha sede una scuola per mastri bottai, realizzata al fine di non far scomparire una sapienza artigiana di grande tradizione  e di insegnare  a costruire le famose botti di legno in cui fermenta e riposa la birra nelle cantine della fabbrica.
La bottiglia ha un nuovo design e le spalle larghe che la differenziano ulteriormente dalle altre. Porta a rilievo, con orgoglio, data e luogo di nascita e l’etichetta, bislunga, è di pergamena con fondo color ecrù.
Infine il tappo che porta proprio il richiamo ai mastri bottai: una botte stilizzata in cui sono disegnati i cancelli della fabbrica, uno dei simboli più forti del birrificio. La brown bottle di Pilsner Urquell, oltre all’Italia, sarà disponibile solo nei mercati USA e UK.
Nell’ottica di richiamare il passato di Pilsner lo scorso anno sono state realizzate  le “limited edition cans”, lattine vintage da 50 cl, ispirate alle vecchie etichette utilizzate nei diversi paesi del mondo.