La mostra del Bitto 2025, tenuta a Morbegno (SO) il 18 e 19 ottobre per la sua 118ª edizione, si è confermata come l’evento più atteso della Valtellina.

Una manifestazione che celebra il formaggio simbolo del territorio e le eccellenze casearie locali, in un weekend ricco di degustazioni, incontri e appuntamenti speciali.

Una tradizione centenaria

Ogni anno, dall’alba al tramonto, i casari della Valtellina lavorano con dedizione il latte crudo sugli alpeggi, dando vita al Bitto, formaggio DOP che rappresenta l’essenza della tradizione casearia di montagna. Un mestiere antico, fatto di sacrificio e passione, che si traduce in formaggi dal gusto unico e premiati a livello internazionale.

La mostra del Bitto di Morbegno nasce proprio per celebrare questa eccellenza: da oltre un secolo i casari scendono dagli alpeggi portando le loro forme migliori, pronte a essere valutate e premiate durante il concorso ufficiale.

Il concorso dei formaggi valtellinesi

Cuore della manifestazione è stato anche quest’anno il concorso organizzato dal CTCB (Consorzio Tutela Formaggi Valtellina Casera e Bitto DOP), giunto alla sua 118ª edizione. Sul podio sono saliti i grandi protagonisti: Bitto DOP, Valtellina Casera DOP, Scimudin e formaggi Latteria di diverse stagionature.

I formaggi in gara sono stati esposti nella casera aperta al pubblico, trasformandosi in occasione unica per degustazioni guidate e assaggi durante l’intero weekend.

Un’edizione speciale verso i giochi invernali 2026

L’edizione 2025 della mostra del Bitto è stata particolarmente significativa: in vista delle Olimpiadi Invernali 2026, la Valtellina ha valorizzato le proprie eccellenze gastronomiche al fianco di quelle sportive. Una combinazione di tradizione e innovazione che rende questa edizione davvero “da medaglia”.

Degustazioni, mercatini e laboratori per tutti

Il programma è stato come sempre ricco di appuntamenti:

  • produttori e mercatini a km 0 in Piazza Sant’Antonio;

  • esposizione delle forme vincitrici nella casera;

  • dimostrazioni di lavorazione del formaggio nel tradizionale calecc;

  • mercatini dell’artigianato locale e dei mestieri di un tempo;

  • attività educational nella fattoria didattica per famiglie e bambini.

Una formula che unisce enogastronomia, cultura e intrattenimento, coinvolgendo visitatori di ogni età.

Esperienze gourmet e degustazioni stellate

Erano molto attese le degustazioni stellate. Chef premiati Michelin hanno proposto piatti gourmet ispirati ai formaggi valtellinesi. Novità dell’edizione è stato l’abbinamento tra Bitto e “Ice wine”, vini rari e preziosi ottenuti da uve ghiacciate, che regaleranno emozioni sensoriali uniche.

Il percorso “Cheese…siamo!”, invece, ha offerto un’esperienza scenografica e coinvolgente dedicata al mondo del formaggio.

Degustazioni immersive nei palazzi storici

La mostra del Bitto è stata anche occasione per scoprire le bellezze storiche e architettoniche di Morbegno. Degustazioni guidate si sono tenute nei saloni affrescati e nei giardini terrazzati di Palazzo Malacrida, nelle sale capitolari e nelle cantine del Convento di Sant’Antonio.

Grazie a visori di realtà virtuale, i visitatori hanno potuto vivere l’esperienza dell’alpeggio in prima persona, entrando nel cuore della tradizione casearia.

Showcooking, ricette e abbinamenti sorprendenti

Non sono mancati showcooking e laboratori organizzati dall’Accademia del Pizzocchero, che hanno guidato il pubblico alla scoperta di antiche ricette valtellinesi reinterpretate in chiave moderna.

Tra le curiosità:

  • il “Bit-tonic”, cocktail che unisce gin artigianale e note aromatiche del Bitto;

  • i picnic tra le balle di fieno;

  • le degustazioni sensoriali bendate;

  • gli abbinamenti tra cibo, arte e territorio.

Un vero viaggio tra gusto, creatività e convivialità.

Un evento simbolo della Valtellina

La mostra del Bitto non è solo una fiera enogastronomica, ma un evento che rappresenta l’anima della Valtellina, capace di unire tradizione, innovazione e accoglienza. Un’occasione per scoprire i sapori autentici a km 0, ma anche per vivere il territorio attraverso le sue storie, i suoi paesaggi e le sue eccellenze.