Il Buco è uno dei più importanti salotti di Roma.
Celebre la saletta
“pirandelliana”, scelta appunto nel 1934 da Luigi Pirandello per festeggiare il Premio Nobel, oggi ripensata come «covo» artistico-gastronomico e Teatro di “piccoli Spettacoli dal grande Sapore”, dove si tengono mostre, concorsi letterari ed eventi.

Attualmente vi si svolge il ‘TEATRO DEL GUSTO” il nuovo format esperienziale che unisce ARTE, BUON CIBO e BUON BERE nato da un’idea e dalla collaborazione tra ANPA – Accademia Nazionale Professioni Alberghiere.

La Direttrice Artistica del Progetto e Presidente ANPA Cristina Ciferri, coordina un nuovo viaggio emozionale nella meravigliosa vita di Giacomo Puccini, in un crocevia di suggestive e coinvolgenti esperienze immersive, sensoriali e gustative.

Con 3 appuntamenti mensili, riservati a 30/35 ospiti nel rispetto della filosofia del format artistico del “TEATRO DEL GUSTO”, regala dunque la suggestione di deliziarsi con l’ascolto live delle più celebri arie del repertorio pucciniano tratte dalle memorabili opere “Madama Butterfly, “La Bohème”, “La fanciulla del West” “Turandot”, “Tosca”, “Manon Lescaut”.

In un alternarsi di Gusto e Melodia si possono gustare, quindi, gli straordinari piatti rigorosamente lucchesi prediletti dal Maestro, in particolare i saporiti taglieri di salumi di cinta, formaggi e crostini toscani, i fagioli al fiasco che Puccini prediligeva gustare nel Monastero di Vicopelago dove viveva sua sorella Iginia (Suor Giulia Enrichetta), le zuppe di funghi e cavolo nero, il cinghiale in agrodolce che adorava cacciare da grande appassionato di arte venatoria, le pappardelle al ragù di lepre, il coniglio al tartufo, il tutto condito con olio extravergine d’oliva lucchese e annaffiato dai pregiati vini Toscani celebrati in tutte le sue opere.

 

Il Teatro del Gusto presso Il Buco 

Questo è e vuole essere il “TEATRO DEL GUSTO”!
Un piccolo Paradiso
culturale, quindi, rifugio per artisti affermati ed emergenti, appassionati di arte e buongustai, luogo dove l’anima trova ristoro e si rinnova, avvolta dal fascino dell’arte e dalla delizia del buon cibo, nell’atmosfera senza tempo de Il Buco, da 125 anni scrigno della memoria storica della nostra Capitale.

Il ristorante viene fondato in Via Sant’Ignazio, 8 a Roma per iniziativa dei Marchesi Frescobaldi con lo scopo di diffondere la cultura enogastronomica Toscana nella capitale.

Un salotto letterario ed artistico 

In pochi anni Il Buco diventa salotto letterario e artistico, il punto di riferimento degli intellettuali a Roma.

Ungaretti, Pirandello, Petrolini e Trilussa sono fra gli ospiti illustri che hanno fraquentato e animato le sale del ristorante.

Dal 1910 il ristorante Il Buco diventa punto di riferimento dell’arte, della cultura e della politica, il salotto buono dei 1930 ruggenti anni ‘20.

E numerosi sono gli aneddoti che ancora oggi è possibile scoprire durante un pranzo o una cena grazie ai racconti del Maitre Massimo Gaudenti e dei proprietari Melissa e Francesco uniti dalla vita nell’amore e nella passione per la storia del ristorante.

Un ristorante storico che custodisce  con tenacia la tradizione gastronomica toscana 

In una Roma che cambia Il Buco e’ rimasto sempre un’oasi di sicurezza, dove trovare rifugio da una modernità a volte invadente.

Nonostante i suoi 124 anni Il Buco rimane sempre fedele a se stesso.
Melissa Fontana ne e’ attenta custode, combattendo ogni giorno perche’ questo piccolo mondo antico non venga sommerso dalla globalizzazione commerciale che tanto scempio ha fatto del centro storico della città eterna.

Il Buco apre tutti I giorni le proprie porte per offrire lo stesso rifugio, lo stesso conforto a chiunque voglia trovarlo.  E qui, aldilà delle mode passeggere, e’ possibile ritrovare nel cuore di Roma, la Toscana piu’ autentica.

Abbiamo la fortuna di poter custodire un tesoro, e vogliamo condividere la bellezza e la tradizione’ il proprietario Francesco Cipriano.