Le chiocciole Metodo Cherasco sono un ingrediente straordinario che sta conquistando le tavole italiane. Conosciute per la loro versatilità in cucina e per le loro proprietà nutrizionali, queste chiocciole rappresentano una scelta perfetta per chi cerca un alimento sano, sostenibile e gustoso.

Utilizzate da chef stellati come Maurilio Garola, che le propone nel suo ristorante Ciau del Tornavento a Treiso (CN), le chiocciole Metodo Cherasco sono l’ingrediente ideale per ricette gourmet originali e ricche di sapore.

Chiocciole Metodo Cherasco: un superfood sano e sostenibile

Le chiocciole Metodo Cherasco sono un alimento ricco di benefici. Con un contenuto proteico del 14% e solo l’0,7% di grassi, sono perfette per chi cerca un’alimentazione sana e bilanciata.
Inoltre, sono naturalmente ricche di sali minerali, rendendole un ingrediente nutriente e naturale.
Ma non è solo la loro composizione nutrizionale a renderle speciali: queste chiocciole sono anche un’opzione ecologica.
Per produrre 1 kg di chiocciole servono solo 150 litri di acqua, un consumo decisamente inferiore rispetto ai 11.000 litri necessari per produrre la stessa quantità di carne bovina.
Inoltre, le chiocciole non creano reflui e contribuiscono a rigenerare il suolo, rendendole un’alternativa ecocompatibile alle proteine animali tradizionali.

Un ingrediente versatile per piatti gourmet

Le chiocciole di Cherasco sono molto più di un alimento sano: sono anche incredibilmente versatili in cucina. Lo Chef Maurilio Garola, Ambassador delle chiocciole Metodo Cherasco, le utilizza in un piatto raffinato: Chiocciole di Cherasco ai porri di Cervere su fondente di patate con lamelle di fois gras affumicato.
Le chiocciole vengono stufate con i porri, sfumate con vino bianco e arricchite con burro e Parmigiano Reggiano.
Il piatto è completato da un fondente di patate e delicate lamelle di fois gras d’anatra affumicato, creando una combinazione perfetta di sapori.

Un prodotto di eccellenza nel rispetto della green economy

Il Metodo Cherasco, sviluppato dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, è una pratica di allevamento naturale che rispetta i principi della green economy.
Il ciclo di vita delle chiocciole si basa su cinque principi fondamentali: inserimento delle baby snails, allevamento all’aperto, alimentazione vegetale, agricoltura simbiotica e protezione con rete Helitex.
Questo approccio assicura una qualità superiore rispetto alle chiocciole raccolte in natura, rendendo l’Italia il primo produttore mondiale di Helix per scopi gastronomici.

Le chiocciole Metodo Cherasco rappresentano un’opzione gastronomica non solo sana e sostenibile, ma anche ricca di sapori unici che variano a seconda delle zone di allevamento.
Al nord, le chiocciole hanno sentori di nocciola, mentre al centro-sud tendono al miele, offrendo infinite possibilità per gli abbinamenti culinari.

Il futuro delle chiocciole in cucina

Con una domanda in continua crescita e una produzione che copre solo il 15% del mercato, le chiocciole Metodo Cherasco sono destinate a diventare sempre più protagoniste della cucina gourmet. L’allevamento sostenibile e i benefici nutrizionali li rendono un superfood dal potenziale straordinario.Chiocciole Metodo Cherasco: il superfood della cucina gourmet - Sapori News

CHIOCCIOLE DI CHERASCO AI PORRI DI CERVERE,  FONDENTE DI PATATE, LAMELLE DI FOIS GRAS AFFUMICATO 

Ingredienti per quattro persone 

Per le Chiocciole di Cherasco stufate ai porri di Cervere
300 g di Chiocciole Metodo Cherasco spurgate e bollite in court-bouillon
50 g di porri di Cervere
40 g di vino bianco
brodo vegetale
30 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
30 g di burro
olio extra vergine di oliva
sale 

Per il fondente di patate
100 g di patate, 100 g di brodo vegetale, 100 g di latte
50 g olio extra vergine di oliva sale 

Per la presentazione
150 g di fois gras di anatra affumicato, tagliato a lamelle
30 g di pesto
sale Maldon 

Procedimento
Pulite e stufate i porri di Cervere con un filo di olio, sale e il brodo.
Aggiungete le chiocciole, quindi sfumate con il vino bianco, coprite con del brodo e lasciate cuocere per dieci minuti. Regolate di sale. Mantecate con il burro e il Parmigiano Reggiano. In una pentola, fate bollire fino a completa cottura le patate con l’olio, il brodo e il latte. Salatele e frullatele con un frullatore a immersione.
Impiattate le chiocciole con il fondente di patate a specchio e qualche goccia di pesto.
Collocate le lamelle di fois gras sopra le chiocciole e aggiungete alcuni chicchi di sale Maldon.