Ogni anno, il 1° ottobre , la Giornata Internazionale del Caffè festeggia questo simbolo di convivialità e tradizione globale, mettendo in luce le infinite varianti e i diversi significati che questa bevanda assume nei vari paesi, mantenendo sempre intatta la sua essenza.
Ogni anno, il 1° ottobre , si celebra la Giornata Internazionale del Caffè , occasione in cui il Consorzio Promozione Caffè rende omaggio a questa iconica bevanda. Simbolo del Made in Italy , il caffè riesce a esprimere lo spirito di ogni cultura mantenendo la sua essenza. Non importa dove venga gustato: il caffè rimane un’esperienza universale che unisce le persone. E in effetti, tutto il mondo… è davvero un caffè!
Ogni giorno, nel mondo si consumano ben 3,1 miliardi di tazzine di caffè , che siano di ceramica, vetro o carta. Seconda bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua, il caffè è parte integrante di innumerevoli culture e tradizioni. Dal mattino fino al dopocena, il caffè è un rito che cambia a seconda del paese, ma che resta un momento di pausa e condivisione. Il suo profumo familiare e il gusto inconfondibile celebrano ogni giorno piccoli momenti di vita, ovunque ci si trovi.
Il lungo viaggio: una filiera globale dal cuore italiano
Il caffè verde inizia il suo viaggio nelle piantagioni di Brasile , Colombia ed Etiopia , tra i principali produttori di caffè Arabica , mentre le piantagioni in Africa Occidentale , Indonesia e India coltivano principalmente Robusta . Dai luoghi d’origine, i chicchi percorrono migliaia di chilometri fino a raggiungere Europa e Nord America , i principali mercati di consumo, dove il processo di tostatura trasforma i chicchi in caffè dal sapore unico. In Italia, la tostatura è un’arte tramandata di generazione in generazione, con tempi e temperature studiati per esaltare l’aroma, l’acidità, il corpo e il sapore di ogni varietà. Questa tradizione ha reso il Belpaese il secondo esportatore mondiale di caffè torrefatto , con un valore di 2,25 miliardi di euro nel 2023, in crescita del 6,8%.
Italia: mille modi di gustare il caffè, una sola passione
In Italia, il caffè si gusta in infinite varianti, ciascuna con la propria storia e legame con il territorio. La tradizionale moka, l’espresso napoletano con la sua densa crema, il “nero” triestino o il caffè valdostano , servito nella grolla, sono solo alcune delle versioni che popolano le regioni italiane. Anche le preparazioni corrette, come la moretta di Fano o il ponce di Livorno , hanno un loro fascino particolare, mentre in Puglia è il caffè freddo leccese con ghiaccio e latte di mandorla a rappresentare un piacere estivo unico.
“Da eccellenza del Made in Italy, il caffè è il simbolo che meglio racconta il senso dell’italianità: la nostra capacità di aprirci al mondo e di interpretarlo, senza dimenticare la nostra essenza e la nostra tradizione. In occasione della Giornata Internazionale del Caffè non possiamo che celebrare la vocazione globale di questa bevanda, la sua capacità di adattarsi ai gusti più diversi, che interpretano le tradizioni dei luoghi, e agli abbinamenti più particolari, restando sempre protagonista di un momento di convivialità e condivisione. Il caffè è forse la bevanda che meglio interpreta nel mondo le nostre diversità, valorizzandole e unendole in un rito che ci fa sentire più vicini”, dichiara Michele Monzini, Presidente di Consorzio Promozione Caffè.
Caffè nel mondo: ogni paese ha il suo rito unico
Il viaggio del caffè non si ferma in Italia. Dalle torrefazioni italiane, dove viene macinato e confezionato, parte per raggiungere caffetterie e case in tutto il mondo, divenendo protagonista di usi e costumi locali. Ad esempio, in Cuba , si aggiunge zucchero di canna nel portafiltro per ottenere il dolce cafecito . In Spagna , il café bombón mescola caffè con latte condensato, mentre in Portogallo , il galão ricorda il nostro latte macchiato, ma con un tocco unico. Ognuna di queste tradizioni contribuisce a rendere il caffè un rito universale che, pur adattandosi, resta fedele a sé stesso.
Un tour globale del caffè e dei suoi metodi di preparazione
Il viaggio del caffè non riguarda solo ingredienti e sapori, ma anche i diversi strumenti utilizzati per prepararlo. Uno dei metodi più famosi è quello del cezve turco, un piccolo bricco che permette di ottenere un caffè denso, per il quale è necessaria una breve decantazione affinché i sedimenti si depositino sul fondo della tazzina. Nei paesi arabi si utilizza invece la dallah , una caffettiera decorata che dona al caffè un aroma speziato grazie all’uso di cardamomo e zucchero.
In Europa, l’alternativa alla moka è la French press , conosciuta anche come cafetière à piston, molto amata da chi preferisce un caffè lungo e leggero. In tutto il mondo, dal Nord Europa al Giappone , passando per l’ India , il caffè filtro è un altro metodo di preparazione molto apprezzato. Questo processo di estrazione, basato sulla percolazione, trasferisce lentamente gli aromi nel caffè, creando una bevanda leggera ma aromatica.
Anche le preparazioni fredde hanno trovato la loro strada. Il cold brew , ottenuto dalla macerazione del caffè con acqua fredda e ghiaccio, è diventato una delle tendenze più apprezzate negli ultimi anni, dimostrando ancora una volta la capacità del caffè di reinventarsi.
Gli abbinamenti sorprendenti del caffè nel mondo
La versatilità del caffè si esprime anche attraverso abbinamenti inusuali che riflettono le tradizioni gastronomiche locali. In Finlandia , il caffè viene abbinato al leipäjuusto , un formaggio cotto che si fonde con il calore della bevanda. In Messico , il caffè de olla è arricchito da cannella, chiodi di garofano e piloncillo, uno zucchero locale non raffinato. Tradizioni altrettanto curiose si trovano in Vietnam , dove l’ Egg Coffee è preparato con tuorlo d’uovo frullato, o a Singapore , dove il Kopi Gu You viene servito con una noce di burro che galleggia nella tazzina, creando una bevanda ricca e cremosa.