Fabio Cordella, di Arnesano, centro della provincia di Lecce, ha due passioni: il calcio e il vino.
Nel primo caso inizia come giocatore per poi continuare come allenatore e direttore sportivo tra Italia, Belgio, Costa d’Avorio, Gran Bretagna, tanto da trasformarsi quasi in un giramondo del calcio.
Lunga tradizione dei Cordella nella viticoltura
La seconda passione è una sorta di eredità di famiglia, visto che nel Salento i Cordella sono viticoltori a partire dal 1911, con decine di ettari di vigneti coltivati con l’antico sistema ad alberello e con il nonno Sebastiano che avrebbe addirittura perfezionato il sistema del salasso per il vino rosato ottenuto da uve negroamaro e malvasia nera.
Più recente, invece, la Fabio Cordella Cantine-Viticoltori dal 1911, che è datata 2008, con sede a Copertino.
La linea “The Wine of The Champions”
Da sottolineare che Cordella è riuscito ad unire le sue due passioni inventandosi la linea “The Wine of The Champions”, perché coinvolge alcuni dei volti più noti del calcio a livello mondiale con la scelta di dedicare ad ognuno di loro bottiglie con etichetta personalizzata.
I vini dedicati ad Adriano Galliani
Dopo tanti calciatori, adesso Cordella ha pensato di guardare anche, diciamo, a bordo campo e, cioè, con l’idea di inserire in questa linea produttiva anche chi non è direttamente impegnato nel campo di calcio.
Ha voluto, perciò, dare il via a questa idea puntando sul “Presidente dei nostri campioni, Adriano Galliani che “siamo felici che abbia scelto di entrare a far parte della nostra famiglia”, ha detto lo sportivo ed imprenditore pugliese.
E, così, a Milano, presso lo show-room dell’azienda piemontese Della Marta, leader nella produzione di innovative vetrine climatizzate (ideate da un altro imprenditore visionario come Massimo Della Marta), Cordella e Galliani hanno presentato un vino rosso (Negroamaro igp Salento) e uno bianco (Fiano Bianco igp Puglia), con in etichetta la denominazione “Adriano Galliani, il Condor”, nome con cui è conosciuto il noto dirigente sportivo attualmente anche Senatore della Repubblica.
Galliani si è prima commosso e poi, commentando la sua decisione di aderire al progetto di Cordella, è passato al sorriso compiaciuto affermando che “questa iniziativa mi diverte, il calcio è passione e lo è anche il vino”.
È bello coltivare le proprie passioni. Di campioni, grazie al Presidente Silvio Berlusconi, ne ho collezionati tanti nella mia carriera, prima al Milan e ora al Monza. Questa è una piacevole variazione sul tema. Non male come squadra! Un colpo da Condor…”.
Infatti, nella linea “The Wine of The Champions” ci sono etichette di – fra i tanti -, Ronaldinho, (Primitivo Salento igp e Salento chardonnay igp), Amauri, Roberto Carlos (Salento negroamato igp), Jankulowski, Marco Materazzi (Copertino dop rosso, Salento chardonnay barriccato igp, Salento Primitivo rosato igp), Frey, Diego Lugano, (Salento igp rosso).
Non mancano, inoltre, le etichette dedicate a Marcio Amoroso (Verdeca bianco igp Puglia), Ochoa, Chevanton, Barbas, Zamorano, Candela (Salento merlot igp), Marcos Cafu (Salento rosso igp), Wealey Sneijder (Salento chardonnay igp), Julio Cesar, Kuranyi.
Un progetto che fa del bene
Con Galliani, però, si aggiunge anche un tocco di solidarietà al progetto “The Wine of The Champions”: gli introiti di questa iniziativa il dirigente del Monza calcio ha deciso di devolverli interamente in beneficenza a “La Meridiana – Il Paese Ritrovato”, il primo villaggio in Italia – realizzato a Monza – dedicato alla cura di persone affette dalla sindrome di Alzheimer, rappresentata all’evento milanese dal presidente Roberto Mauri.
A margine della manifestazione, Cordella, che esporta il 95% della sua produzione di vino, che supera il milione di bottiglie, ha confidato che si sta organizzando per incentivare la distribuzione sul mercato italiano, partendo in particolare da Roma, Milano e, ovviamente, dalla Puglia.
Il viticoltore-calciatore-allenatore a Milano si è fatto accompagnare dal figliolo Oscar, che, nonostante la giovanissima età, è già pronto ad affiancare il padre nella “campagna” di conquista anche del mercato italiano.
Michele Pizzillo