Con Radura, il nuovo cru 2021 della cantina Pomario, i conti Spalletti, Giangiacomo e sua moglie Susanna, continuano la loro mission, che è poi quella di produrre vini che rispecchino la tradizione e che siano veramente biologici… niente di più facile, trovandosi in un territorio che si estende tra le dolci colline umbre, a 500 metri sul livello del mare, lontano dal traffico e da grandi centri abitati!

Certo, l’inizio della produzione, dopo che i conti Spalletti acquistarono la proprietà nel 2004, non fu un’impresa da poco, visto che la tenuta era in completo abbandono. Si dovettero, infatti, reimpiantare i vigneti e ristrutturare completamente la tenuta e, con l’aiuto di Federica De Santis, agronoma, e Mery Ferrara, enologa, si partì poi con i primi esperimenti in cantina, che dettero vita a due vini straordinari, Sariano e Ariale, vere espressioni di un territorio suggestivo ed incontaminato.

«I vini buoni sono tantissimi. Noi cerchiamo di dare loro una personalità, legando la produzione ad un filo conduttore che parla di questo territorio. Amiamo questo posto e vogliamo che i nostri prodotti trasmettano l’amore per questa terra» afferma infatti  Giangiacomo Spalletti Trivelli.

La tenuta Pomario si estende  nel comune di Piegaro, in provincia di Perugia per 230 ettari, di cui nove a vigneto, suddivisi tra Vigna Vecchia, Vigna Nuova, entrambe con uve Sangiovese, Trebbiano e Malvasia.

Inoltre, per la produzione del vino muffato, si coltivano Sauvignon Blanc e Riesling renano su terrazzamenti che si estendono per 8.000 metri. 

Proprio al confine con Pomario, poi, si trovano quattro vigneti, tre dei quali – Il ventaglio, la Selva piana e  il Ghiro – si trovano  su un territorio scosceso che produce  Grechetto, Trebbiano, Vermentino, Incrocio Manzoni e Chardonnay.
Il quarto, il Radura,  è l’unico podere pianeggiante della tenuta Pomario, esteso per due ettari e mezzo a 500 metri sul livello del mare, una radura circondata dal bosco. Con il suo mix di  terreni tufacei, vulcanici e argillosi, permette di produrre un ottimo vino, di cui il Radura 2021 è  una notevole testimonianza.Radura, il nuovo cru della cantina Pomario - Sapori News

I vini in degustazione 

 Durante la degustazione, oltre al Radura 2021, sono stati proposti:
Ciliegiolo 2022, un vino corposo a base di Ciliegiolo 100%, dopo la fermentazione in acciaio matura per un anno in tonneaux, assumendo, oltre ad un aroma fruttato, una piacevole sapidità che lo rende adatto all’abbinamento con secondi piatti di carne a base di pollame e coniglio e gratinati di verdure.
Sariano 2020, un vino rosso Umbria IGT prodotto dal vitigno Sangiovese che conserva tra i suoi profumi quello del legno di rovere in cui viene invecchiato. Perfetto in abbinamento a carni e formaggi come il parmigiano, ma anche a molte ricette di pasta fatta in casa.

Arale 2022, un vino bianco Umbria IGT derivato da vitigni Trebbiano  e Malvasia, dal gusto fresco e minerale che si abbina bene a piatti di pesce e a vari tipi di formaggi, stagionati e non.
Muffato delle streghe Umbria Bianco Dolce IGT 2022, un vino biologico derivato da Reisling e Sauvignon Blanc, ha un accattivante colore giallo dorato e presenta aromi di miele, frutti canditi e caramello, dovuti alla presenza della muffa nobile, Botrytis cinerea, ma non solo: ha anche un gusto piacevolissimo, che può accompagnare, oltre ai dessert, foie gras o formaggi stagionati e piccanti.

Per immergersi in un mondo che si credeva perduto, fatto di silenzio e contatto con una natura davvero incontaminata, ritrovando se stessi più di quanto possa fare un ben più costoso viaggio alle Maldive … basta fare una visita alla Cantina Pomario, da dove si possono ammirare splendidi scorci sui colli del Lago Trasimeno e la città di Cortona e, tra la primavera e l’estate, farsi inebriare dal profumo inconfondibile del roseto che può vantare anche alcune varietà antiche altrove perse. 

 Quale migliore scenario per degustare in pieno relax gli splendidi vini firmati Pomario, biologici e … buonissimi?