La famiglia Butussi è un punto di riferimento nella tradizione vitivinicola friulana che ha saputo coniugare il rispetto della tradizione con una giusta attenzione all’innovazione fin dal 1973
Le radici della famiglia Butussi affondano nel terreno fertile del Friuli, dove per generazioni hanno coltivato la terra con amore e dedizione. Originariamente dediti a un’agricoltura variegata, hanno poi trovato la loro vocazione nella viticoltura, un percorso iniziato da Domenico, Giobatta e Valentino e portato avanti da Angelo che, nel 1969, ha guidato l’azienda verso nuovi orizzonti, culminando con il debutto delle prime bottiglie etichettate Butussi nel 1973.
Il 1988 è stato un anno di svolta con l’acquisto della particella del Santuario di Madonna D’aiuto, seguito dalla costruzione della nuova sede aziendale. La ristrutturazione di una storica villa del XVII secolo nel 2001 ha trasformato l’edificio in Villa Butussi, diventata un accogliente rifugio per ospiti e amanti del vino.
Il cambio di guardia negli anni ’90 ha visto l’arrivo di Filippo, Tobia e Matia, i quali hanno apportato scelte innovative nel rispetto del legame con il territorio, ed a partire dal 2002, la ristrutturazione dei vigneti ha favorito l’abbandono dell’uso di prodotti chimici, culminando nella certificazione biologica di tutta la produzione vitivinicola.
L’azienda ha cercato un armonioso equilibrio con l’ambiente circostante, riuscendo a distinguere parcelle uniche che hanno dato vita ai primi cru nel 2013-2014, mantenendo il design delle etichette originale del 1973. Il 2019 ha inaugurato un’era di modernizzazione volta a preservare l’integrità del processo produttivo in ogni sua fase.
I Vigneti: un mosaico di biodiversità
I vigneti Butussi coprono 26 ettari, incastonati in un tessuto di microclimi, boschi e corsi d’acqua che arricchiscono la biodiversità e mantengono l’equilibrio del vigneto. I boschi, oltre a favorire la biodiversità, riducono il rischio di erosione e agiscono come schermo naturale contro i parassiti.
L’interazione con i corsi d’acqua modella la struttura del terreno e lo arricchisce di minerali, elementi che impreziosiscono la complessità del terroir. Le notevoli variazioni di temperatura e la prossimità all’acqua offrono condizioni ottimali per la coltivazione delle viti, specialmente nei mesi estivi.
L’integrazione tra innovazione e tradizione è palpabile nelle pratiche adottate dalla famiglia Butussi, che vanno dall’utilizzo di botti in rovere di Slavonia e cemento naturale, al ricorso al torchio tradizionale per i vini rossi e macerati. Questo impegno verso l’eccellenza, nel pieno rispetto dell’ambiente, ha consolidato la reputazione dell’azienda Butussi come baluardo di qualità e sostenibilità nel panorama vitivinicolo friulano.