Il mondo del vino italiano è rinomato come terreno fertile per la comunicazione, soprattutto quando visuale. 

Aziende vinicole, nuove frontiere del marketing

Tra immagini e opere d’arte, le aziende vinicole del nostro paese si sono spesso rivelate abili pioniere di nuove tecniche di marketing, riuscendo a conciliare l’amore per la tradizione enologica con uno sguardo al mondo artistico.

Le aziende vinicole italiane continuano a crescere, tra maggiore attenzione alla sostenibilità, presenza sui social media in aumento e incremento dell´e-commerce: questo quanto emerge dagli ultimi dati Omnicom sullo stato delle aziende italiane.

Non sorprende quindi che sia proprio il mondo del vino a dimostrarsi all’avanguardia per quanto riguarda le strategie di comunicazione, che oggi vedono al centro un dialogo unico tra tradizione del vino e mondo dell’arte.

Dalle rappresentazioni pittoriche di Bacco nel periodo romano, fino alle opere del ´600 di artisti come Mengs o Vermeer, il vino è sempre stato presente nell’arte così come l’arte nel vino.

In Italia, questo è visibile fin dall’architettura: alcune tra le più celebri cantine del nostro paese sono infatti delle vere e proprie opere d’arte, come la scultura-architettura realizzata da Arnaldo Pomodoro per la Tenuta Castelbuono della famiglia Lunelli, in Umbria, o la cantina-museo di Ca´ del Bosco, in Lombardia, che vanta opere di artisti come Igor Mitoraj o Stefano Bombardieri.

Il vino sempre più polo di attrazione turistica

Secondo Tiqets, piattaforma di prenotazione online leader a livello mondiale per musei e attrazioni turistiche, nel 2022 la richiesta di mete legate al mondo del vino è duplicata rispetto all´anno precedente, tra degustazioni, mostre, cantine e borghi sul territorio italiano.

Un evento creato con questo spirito è ad esempio “In arte Veritas”, al Museo Bagatti Valsecchi di Milano, il cui primo appuntamento si è tenuto lo scorso novembre.
I prossimi incontri saranno il 25 gennaio e il 1° marzo 2023, per due serate di degustazione che, in occasione della mostra “La seduzione del bello. Capolavori segreti tra ‘600 e ‘700”, puntano a creare un ponte tra conoscenza enologica e arte pittorica.

Il legame tra vino ed arte

Ma non è solo il vino ad andare a trovare l’arte, e spesso sono proprio le cantine italiane a prendere in prestito opere di artisti italiani per comunicare al meglio le proprie bottiglie: è così che un’etichetta può diventare una vera e propria opera d’arte.

Ne è un esempio il packaging delle aziende siciliane di Assovini, pensato da artisti locali per celebrare la tradizione dell´isola, o il “Barolo della Speranza” di Fontanafredda, la cui etichetta è firmata dalla giovane pittrice piemontese Elisa Talentino, acclamata a livello internazionale.

La bottiglia è in effetti la prima di una collezione di dieci sentimenti che nella storia della civiltà hanno dato origine a rinascite collettive, narrati e disegnati da grandi scrittori e illustratori italiani: la seconda bottiglia, dedicata alla Fiducia, è già preordinabile online e sarà sul mercato a partire da marzo 2023.
Oggi, investire nella stampa di un’etichetta di qualità diventa così un importante strumento di marketing, che le aziende italiane non stanno affatto sottovalutando.
Ma non solo: l´espressione artistica può allargarsi anche a casse e cofanetti, come nel caso di ARTIFERA, che per il Natale 2022 ha riproposto un progetto dello scorso anno, nel quale sono state prodotte cinque cassette di vino d´artista a tiratura limitata,coniugando ancora una volta l´amore per l´arte con la passione per il vino.

Il connubio tra arte e vino diventa quindi oggi il fulcro delle ultime tendenze in termini di comunicazione, declinabili in spazi e modalità diverse, dall’architettura all’illustrazione, nel mondo digitale di e-commerce e social network così come nella dimensione tangibile di degustazioni e incontri.
Un connubio che, forte di secoli di sodalizio, promette di continuare a stupirci e dare vita a idee sempre nuove per il mondo delle cantine italiane.