A Nord del Lago di Garda, nella suggestiva Valle dei Laghi e a pochi chilometri dalla città di Trento, si trova Cantina Toblino, storica cooperativa che da oltre sessant’anni abbina l’eleganza e la genuinità di importanti vini d’autore a una filosofia attenta all’innovazione e all’ambiente.

Storia e impegno ambientale 

Fondata da un piccolo gruppo di viticoltori nel 1960 con l’intento di valorizzare proprio la Valle dei Laghi e le sue eccellenze, Cantina Toblino nasce come cooperativa basata sull’impegno e sulla solidarietà dei vignaioli per garantire la produzione sostenibile di uve e vini di alta qualità e per fronteggiare un mercato sempre più competitivo. Centrale per il salvataggio e il recupero di icone dell’ enologia trentina, quali la Nosiola e il Vino Santo, la cantina, che trova dimora a Piano Sarca, produce oggi circa 500.000 bottiglie, provenienti da vitigni autoctoni e internazionali.

La coltivazione biologica e la cura del territorio sono aspetti centrali per Cantina Toblino. Da oltre 20 anni, infatti, la cooperativa gestisce i terreni della Mensa Vescovile, un appezzamento di 40 ettari a conduzione diretta, coltivati secondo i principi della viticoltura biologica. Un esempio che oggi ha portato alla conversione di oltre un terzo dei vigneti dei soci vignaioli, dimostrando una grande attenzione all’ambiente, alle persone e alla cura della vite.Cantina Toblino, l'oro nella Valle dei Laghi - Sapori News

La valorizzazione della Nosiola

Proprio grazie alla cura e al rispetto dell’ambiente e delle tradizioni,  negli ultimi anni, Cantina Toblino è riuscita a reinterpretare la complessità e la ricchezza della Nosiola, un vitigno autoctono trentino a bacca bianca, che racconta la storia e le usanze di un intero territorio. Grazie all’impegno dei viticoltori, la Nosiola ha ritrovato la dignità che merita, smentendo il pregiudizio di un’uva ritenuta adatta solo a vini di pronta beva e assumendo oggi il ruolo di vitigno rappresentativo delle valli trentine. Attraverso tecniche di vendemmia che tengono conto della conformazione eterogenea dei grappoli e vinificazioni più complesse con macerazioni a freddo e affinamenti in recipienti di forma e materiali differenti, i produttori hanno saputo dare vita a vini capaci di distinguersi anche tra le migliori referenze di stampo internazionale.

I Vini 

Dall’impegno e dalla dedizione di Cantina Toblino per la valorizzazione della Nosiola, sono nate tre pregiate etichette da abbinare a percorsi gastronomici di terra, di mare o di lago, dall’antipasto al dessert: L’Ora, L’argiller e Vino Santo. Chiaro riferimento all’omonima brezza che dal lago di Garda soffia tra i filari della Valle dei Laghi, L’Ora è un vino rotondo dalla piacevole bevibilità, capace di interpretare il tempo e regalare al palato un’appagante freschezza. Largiller, invece, è il gioiello della linea Vènt, progetto enologico dedicato alla viticoltura biologica perpetrato con passione e coraggio dalla cooperativa trentina. Vino Santo, con il suo colore ambrato, il suo profumo fine e complesso e la sua persistenza al palato è  sicuramente, tra tutti, il prodotto principe quando si parla di Nosiola, ed è oggi anche riconosciuto come presidio Slow Food. Cantina Toblino è proprio uno dei massimi produttori di questa eccellenza, premiata al Vinitaly con l’annata del 2000 con il  premio 5StarWines come “Miglior Vino Dolce”.

Hosteria Toblino

Una curiosità. Accanto a vigneti d’eccellenza e vini sublimi, si trova un tempio dedicato all’enogastronomia trentina: Hosteria Toblino, un luogo che è connubio perfetto tra specialità del territorio e creatività culinaria, tra tradizione e modernità, tra sostenibilità e design.Cantina Toblino, l'oro nella Valle dei Laghi - Sapori News

Qui le proposte dello chef Sebastian Sartorelli reinterpretano in chiave innovativa i grandi classici di un tempo e si offre inoltre la possibilità agli appassionati di assaporare le leccornie locali in abbinamento a una superba carta dei vini, regalando un esperienza indimenticabile.

Sofia Contini